Mandorle, fanno bene al cuore e alla linea
Mandorle un aiuto per il cuore e la forma fisica secondo alcuni studi presentati durante le American Society of Nutrition Scientific Sessions.
Mangiare mandorle aiuta a proteggere il cuore e a mantenersi in forma. A sostenerlo sei studi scientifici presentati durante le American Society of Nutrition Scientific Sessions a San Diego, che sottolineano come i benefici offerti da questa frutta secca col guscio comprendano anche patologie come il diabete e l’obesità.
Grassi monoinsaturi, vitamina E e sali minerali fanno delle mandorle uno degli “spuntini” più salutari oltre che graditi. Un beneficio che aiuterebbe anche a prevenire l’invecchiamento del cervello e garantirebbe un’azione preventiva nei confronti dell’Alzheimer. Secondo quanto ha affermato la Dr.ssa Karen Lapsley, a capo dello Science Officer for the Almond Board of California, la presentazione presso l’American Society of Nutrition ha rappresentato un punto cruciale:
Presentare una nuova ricerca a questo pubblico di scienziati e professionisti della salute è cruciale per trasformare questi risultati in applicazioni pratiche e raccomandazioni. Questi risultati aiutano a far progredire la nostra comprensione degli effetti delle mandorle come parte di una dieta salutare.
Secondo uno degli studi ad esempio, quello della Dr.ssa Carol O’Neil della Louisiana State University, l’assunzione di mandorle favorirebbe un generale miglioramento della qualità dei cibi assunti e un relativo aumento del numero di nutrienti. Inoltre è risultato, sulla base ai dati raccolti grazie ai 24.808 volontari, come anche lo stato fisiologico generale dei “consumatori” sia migliore rispetto a coloro che non mangiano questa frutta secca.
Nello studio condotto dal Dr. Richard Mattes, Purdue University, l’assunzione di mandorle è stata confrontata con un corrispettivo calorico basata sui carboidrati. I 137 partecipanti (età minima 19 anni) allo studio hanno assunto per un mese spuntini corrispondenti a 250 calorie, con risultati che indicherebbero come il consumo di questa frutta secca (secca e leggermente salata) favorisca l’assorbimento di vitamina E, grassi monoinsaturi e il controllo delle concentrazioni di glucosio nel sangue.
I partecipanti che hanno consumato circa 40 grammi di mandorle al giorno non hanno inoltre mostrato alcun guadagno di peso corporeo. Un analogo consumo di questa frutta secca è stato preso in esame dalla Dr.ssa Penny-Kris Etherton, Pennsylvania State University, per il suo studio.
Durante la ricerca condotta dalla Dr. Etherton gli effetti del consumo di 40 grammi al giorno di mandorle sul peso corporeo e i livelli di colesterolo “cattivo” dei 52 partecipanti (adulti) sono stati confrontati con uno spuntino ad alto contenuto di carboidrati. I volontari sono stati suddivisi in due distinti gruppi.
Il gruppo che ha seguito l’integrazione a base di mandorle ha registrato, dopo sei settimane, una generale riduzione del “giro vita” rispetto a chi aveva assunto spuntini a base di carboidrati. Tra gli effetti registrati la riduzione complessiva della massa addominale e del grasso addominale, a cui andrebbero ad aggiungersi, secondo la ricercatrice, i benefici di prevenzione della sindrome metabolica (la presentazione contemporanea di diabete, ipertensione e obesità).