Mandarino: calorie, proprietà e differenze con le arance
Il mandarino è un agrume molto amato: ecco le sue calorie, le proprietà nutritive e le principali differenze con le arance.
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Tra tutti gli agrumi disponibili per il consumo alimentare, il mandarino è certamente fra i più amati: con il suo sapore dolce e non eccessivamente aspro, e le sue peculiarità benefiche per l’organismo, hanno saputo conquistare sia gli adulti che i bambini. Ottimo per il consumo fresco, in macedonia o come ingrediente per le più svariate ricette, il mandarino trova oggi degli usi anche molto creativi in cucina. Ma quali sono le sue calorie, le proprietà nutrizionali e le principali differenze con le arance?
Quando si pensa al mandarino – e, più in generale, a tutti gli agrumi – la prima proprietà che balza alla mente è l’abbondanza di vitamina C, utile soprattutto per il sistema immunitario. Eppure le peculiarità di questo gustoso frutto sono molto più estese, di seguito qualche indicazione utile.
Mandarino: calorie e proprietà nutrizionali
Il Citrus reticolata – comunemente noto come mandarino – è un albero da frutto della famiglia delle Rutacee. Originario dell’Asia, e in particolare della Cina, si è poi diffuso in tutto il mondo. Alta dai due ai quatto metri, la pianta si caratterizza per un portamento cespuglioso, ricco di rami e di foglie, quest’ultime allungate e di un intenso verde scuro. A scopo alimentare è importante il suo frutto, un agrume di piccole o medie dimensioni, dalla buccia di intenso colore arancione e spicchi interni facilmente separabili. La polpa è morbida, ricca di semi e dall’intenso sapore zuccherino, una caratteristica che rende questo frutto uno degli agrumi più amati di sempre. Oltre che per il consumo all’interno della dieta, dal mandarino si ricava anche un olio essenziale, dato l’intenso profumo della pianta e della buccia.
Il profilo nutrizionale del mandarino è molto interessante. Il consumo di 100 grammi di agrume assicura all’incirca 72 calorie, si tratta quindi di un alimento adatto a qualsiasi tipo di dieta – anche dimagrante – dato l’elevato contenuto in acqua. Per lo stesso peso, si contano all’incirca 18 grammi di carboidrati, 0.95 di proteine, 0.3 di grassi e un apporto di fibre di circa 1.70 grammi. Il frutto offre numerosi sali minerali – potassio, ferro, calcio, fosforo e sodio fra tutti – nonché un buon apporto di micronutrienti come vitamine A, B1, B2, B3 e C.
Questa configurazione nutrizionale trasforma il mandarino in un vero e proprio alleato per la salute. È innanzitutto un alimento idratante e rimineralizzante, dato l’elevato contenuto di acqua e sali minerali, ma anche e soprattutto utile all’apparato digerente. Le fibre del mandarino, infatti, aiutano nella regolarizzazione del transito intestinale, favorendo l’assorbimento delle sostanze nutritive e aiutando a ridurre l’accumulo di aria e gonfiore. È però il profilo vitaminico ad aver reso il mandarino così famoso: l’abbondanza di vitamina C offre un effetto antiossidante e rinforzante per il sistema immunitario – non a caso il frutto è consumato soprattutto in autunno e in inverno, le stagioni dei classici malanni da raffreddamento – mentre la A combatte i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare, migliora pelle e capelli e aiuta la vista.
Mandarino: differenza con l’arancia
Il mandarino è un frutto abbastanza differente dalle comuni arance e, come facile intuire, non solo per le dimensioni più contenute. Si tratta infatti di uno dei tre “agrumi originali” – ovvero le piante del genere Citrus da dove hanno poi avuto origine tutti gli altri agrumi – insieme al cedro e al pomelo, seppur molto più dolce rispetto a questi stretti parenti. L’arancia, cioè il Citrus sinensis, è invece un antichissimo ibrido proprio tra il mandarino e il pomelo.
Oltre a una grandezza molto più generosa, così come già accennato, le arance si differenziano dai lontani progenitori anche sul fronte del profilo nutrizionale. Con circa 35 calorie per 100 grammi di agrume, le arance rappresentano la scelta di punta per una dieta ipocalorica: a parità di peso, i mandarini apportano più del doppio delle calorie. Non ultimo, è più ridotto il contenuto in carboidrati, proteine e grassi, rispettivamente da 7.9, 0.7 e 0.2 grammi. La presenza di sali minerali e micronutrienti è invece pressoché identica, sebbene con quantità leggermente diverse. A partire dall’abbondanza di vitamina C, anche del 15% più elevata rispetto all’agrume più piccolo. Infine, anche il sapore è assai differente: le arance tendono a essere più intense e aspre, un fatto dovuto a una maggiore concentrazione di succo e di acqua.