Qual è la vegetazione della macchia mediterranea?
La macchia mediterranea è un bioma straripante di biodiversità. Suddiviso in macchia alta, bassa e macchia mediterranea in senso stretto, questo ecosistema comprende piante a portamento arboreo, ma anche arbusti e cespugli.
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Fra i numerosi ecosistemi che arricchiscono il nostro pianeta, la macchia mediterranea, con la sua tipica vegetazione forte e resistente, rappresenta senz’altro uno dei biomi più affascinanti e suggestivi. Di certo si tratta di uno dei più diffusi nel nostro Paese, e più in generale, uno degli ecosistemi maggiormente presenti nel bacino mediterraneo. In realtà, però, la “macchia” si estende anche a ben altre aree del mondo.
Ma quali saranno le specie vegetali prevalenti della macchia mediterranea?
Questo bioma è perlopiù caratterizzato da una fitta presenza di piante sempreverdi, a crescita bassa o alta, perlopiù composte da specie arbustive e arboree. Si tratta però di un ecosistema estremamente vario, per cui al suo interno potresti ammirare sia specie vegetali di grandi dimensioni che arbusti piccoli e cespugliosi.
Come nasce la macchia mediterranea?
Essenzialmente, la macchia mediterranea sorge oggi dove un tempo verdeggiavano boschi e rigogliose foreste. Questi ecosistemi sono infatti stati spazzati via quasi del tutto dalle attività umane, in particolar dall’agricoltura e dall’allevamento del bestiame. Al loro posto, oggi si intrecciano fitti grovigli di piante a portamento arboreo, arbustivo e cespuglioso, perlopiù sclerofille (sempreverdi con foglie coriacee, dure e resistenti) che caratterizzano la vegetazione della macchia mediterranea.
Al pari di altri ecosistemi, come la foresta tropicale e la foresta boreale, o come le aree più calde e secche del pianeta, ovvero la savana o il deserto, anche la Macchia mediterranea rappresenta uno dei più noti e primari biomi terrestri, una culla di biodiversità con caratteristiche uniche nel suo genere.
Se però ti stai domandando dove si trova la macchia mediterranea, come abbiamo visto nell’approfondimento dedicato, questo particolare bioma è diffuso perlopiù nelle aree del bacino mediterraneo (da qui deriva, per l’appunto, il nome di “macchia mediterranea”).
Oltre al bacino mediterraneo, però, anche altre aree geografiche presentano medesime caratteristiche, come alcune zone della California, l’Australia, il Cile e il Sudafrica.
Il clima della macchia mediterranea
Il bioma si sviluppa soprattutto nelle aree con clima caldo-arido. Gli inverni sono tendenzialmente miti o mediamente piovosi, mentre le estati sono roventi e perlopiù secche.
Qual è la vegetazione tipica della macchia mediterranea?
Tornando alla vegetazione tipica della macchia mediterranea, questa si caratterizza di mille specie differenti. La “macchia” è un ambiente in cui specie arboree si mescolano con arbusti e cespugli, in una sorta di piccolo tesoro di biodiversità terrestre.
Le specie tipiche di questo bioma sono accomunate dalla loro proverbiale resistenza ai venti costieri. Si tratta di piante perlopiù a crescita bassa, con tronchi e fusti forti e foglie resistenti. Andando più nello specifico, possiamo distinguere tre diverse tipologie di macchia mediterranea, ovvero macchia alta, quella bassa e la macchia in senso stretto.
Macchia alta
Alla macchia mediterranea alta appartengono perlopiù alberi e specie a portamento semi arboreo, la cui altezza di solito supera i 4 metri.
La macchia alta è considerata un tratto di passaggio tra la macchia mediterranea e il bosco, e vede perlopiù lo sviluppo di specie come lecci, corbezzoli, lentisco, la quercia da sughero e il ginepro, ma anche di piante rampicanti e liane, che rendono ancor più fitto e impenetrabile questo ambiente.
Macchia in senso stretto
Da un punto di vista floristico, a questa categoria appartengono perlopiù piante e alberi alti meno di 2,5 o 3 metri. Si tratta di un ambiente in cui la macchia è stabile e matura.
In questo bioma sono maggiorente diffusi alberi e piante come l’olivo selvatico e il ginepro, il corbezzolo e l’erica.
Macchia bassa
Infine, si distingue la macchia bassa, caratterizzata perlopiù da specie a portamento arbustivo e cespuglioso, con piante che non superano 1-2 metri in altezza.
Il più delle volte, la macchia bassa rappresenta in realtà uno stadio di passaggio verso la gariga, uno stadio involutivo che descrive un ambiente arido, caratterizzato per l’appunto da arbusti e cespugli, una conseguenza del processo di deterioramento della macchia a causa dell’erosione del suolo, del disboscamento, del pascolo eccessivo del bestiame, degli incendi e di altre attività umane dannose per l’ambiente. In questo bioma si sviluppano perlopiù piante a portamento arbustivo, come il lentisco, la ginestra, l’erica, il rosmarino, il corbezzolo e il mirto.
Fonti