
Nel 2025, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente confermato l’uscita del paese dall’Accordo di Parigi, una decisione che rappresenta un significativo passo indietro nella lotta contro il cambiamento climatico. Tuttavia, questa scelta potrebbe anche aprire nuove opportunità per le negoziazioni internazionali durante la Cop30.
<section>
<div aria-labelledby="featured-image-caption" role="figure">
<picture>
<source media="(max-width: 736px)" srcset="https://cdn.lifegate.it/R52Z62GpZVZwo_uLHwbWp_5F0eM=/360x180/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/trump-clima.jpeg, https://cdn.lifegate.it/cQgggH-XA-jw2I143LLG7JfbUlE=/720x360/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/trump-clima.jpeg 2x"></source>
<img alt="C’è un lato positivo nell’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi" height="490" srcset="https://cdn.lifegate.it/N_TX-IqIZc9ue06ytWFxDz7L_9c=/980x490/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/trump-clima.jpeg, https://cdn.lifegate.it/oznCwg9kzXjJ7U7INqERn0ig9rQ=/1960x980/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/trump-clima.jpeg 2x" width="980"></img>
</picture>
<p><span id="featured-image-caption">Il Presidente Donald Trump durante un evento alla Casa Bianca per presentare modifiche al National Environmental Policy Act, il 9 gennaio 2020 a Washington © Drew Angerer/Getty Images</span></p>
</div>
</section>
<div>
<ul>
<li>Gli Stati Uniti, sotto la guida di Donald Trump, si ritireranno formalmente dall'Accordo di Parigi nel 2026.</li>
<li>La loro assenza alla prossima conferenza sul clima, la Cop30, potrebbe essere vista come un'opportunità per fissare obiettivi più ambiziosi.</li>
</ul>
<p>Il 21 gennaio, nel suo primo giorno di nuovo mandato, Trump ha notificato ufficialmente l'uscita degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi, definendo il trattato una “truffa iniqua e unilaterale”. Questa decisione ha suscitato entusiasmo tra i suoi sostenitori, ma rappresenta anche un duro colpo alla cooperazione globale sul clima. Gli Stati Uniti, secondi solo alla Cina per emissioni di gas serra, hanno un ruolo cruciale nella lotta contro i <strong>cambiamenti climatici</strong>.</p>
<p>Paradossalmente, la loro uscita potrebbe portare a esiti inaspettati: la presidenza di Trump ha ostacolato la transizione ecologica, e la sua permanenza nei negoziati internazionali avrebbe potuto compromettere ulteriormente gli sforzi collettivi. Con gli Stati Uniti fuori dal tavolo, i paesi partecipanti potrebbero lavorare senza timori di sabotaggi o pressioni per indebolire le misure più ambiziose.</p>
<figure aria-describedby="caption-attachment-469776" id="attachment_469776">
<img alt="manifestazione-clima" data-src="https://cdn.lifegate.it/04lMz_egvv5oTBH-ZV9_ZsbQ3kY=/768x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg" height="1280" sizes="(max-width: 880px) 100vw, 640px" src="https://cdn.lifegate.it/04lMz_egvv5oTBH-ZV9_ZsbQ3kY=/768x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg" srcset="https://cdn.lifegate.it/EZIBmfWjZPm5c8NHZ66v_bradBk=/1920x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg 1920w, https://cdn.lifegate.it/aanmaP5YFV8C38-UBh-PnADmQZs=/300x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg 300w, https://cdn.lifegate.it/04lMz_egvv5oTBH-ZV9_ZsbQ3kY=/768x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg 768w, https://cdn.lifegate.it/yISY7u3QUKMHxx_sfOFUXXu_BL4=/1536x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg 1536w, https://cdn.lifegate.it/baO5QsRZkD1R10PZMRuPYIRv3bo=/150x/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2025/02/manifestazione-clima.jpeg 150w" width="1920"></img>
<figcaption id="caption-attachment-469776">Una manifestazione per il clima © Markus Spiske/Unsplash</figcaption>
</figure>
</div>
<h2><strong>Più possibilità di far avanzare i negoziati alla Cop30</strong></h2>
<p>L'<a href="https://www.lifegate.it/accordo-di-parigi-analisi">Accordo di Parigi</a>, firmato nel 2015 da 196 paesi, è stato il primo grande trattato internazionale per affrontare la crisi climatica. Il suo scopo è mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali, puntando idealmente a limitarlo a 1,5 gradi. Superare questa soglia comporterebbe conseguenze catastrofiche, come ondate di calore più intense e eventi meteorologici estremi più frequenti.</p>
<p>I paesi firmatari hanno promesso di presentare piani nazionali per la riduzione delle emissioni (NDC, <em>nationally determined contributions</em>). Gli Stati Uniti, che erano rientrati nell'accordo sotto l'amministrazione Biden all'inizio del 2021, vedranno ora il loro ritiro effettivo tra un anno. <strong>Gli Usa</strong> si troveranno, insieme a Iran, Libia e Yemen, tra le poche nazioni al di fuori del trattato.</p>
<p>Nonostante ciò, gli Stati Uniti rimarranno formalmente parte dell'accordo fino a gennaio 2026 e potrebbero quindi partecipare alla Cop30 di Belém, in Brasile, prevista per novembre 2025. Questo incontro sarà cruciale per la revisione degli NDC, ma la presenza di una delegazione statunitense sotto la guida di Trump “<strong>potrebbe rivelarsi più dannosa che utile</strong>”, avverte Rebekkah Markey-Towler, dottoranda in legge all'Università di Melbourne e membro della rete Melbourne Climate Futures.</p>
<p>“Se gli Stati Uniti partecipassero ai negoziati senza un reale impegno climatico, rischierebbero di destabilizzare gli equilibri diplomatici e ostacolare le decisioni più ambiziose”, spiega Markey-Towler, ricordando come già avvenuto con l'<strong>Arabia Saudita</strong>, che alla Cop29 di Baku ha cercato di indebolire il testo finale dei negoziati. “In assenza degli Stati Uniti, invece, <strong>gli altri firmatari hanno più probabilità di far avanzare i negoziati</strong>”.</p>
<h2><strong>Meno trasparenza, più determinazione</strong></h2>
<p>Naturalmente, l'uscita degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi <strong>non sarà priva di conseguenze negative</strong>. Una delle più significative sarà la perdita di trasparenza: Washington non sarà più obbligata a fornire aggiornamenti regolari sulle proprie emissioni, rendendo più difficile monitorare i progressi globali. Inoltre, l'amministrazione Biden aveva previsto finanziamenti per supportare i paesi più vulnerabili nella transizione energetica e nell'adattamento climatico, ma con Trump questi contributi potrebbero essere ridotti, aggravando ulteriormente le sfide delle nazioni più colpite dagli effetti del riscaldamento globale. C'è anche la preoccupazione che <strong>altri paesi possano seguire l'esempio di Trump</strong>: sia la <a href="https://www.bloomberg.com/news/articles/2025-02-12/trump-s-era-of-climate-retreat-is-already-on-show-in-new-zealand?utm_source=cbnewsletter&utm_medium=email&utm_term=2025-02-14&utm_campaign=Daily+Briefing+13+02+2025&embedded-checkout=true" rel="noopener" target="_blank">Nuova Zelanda</a> che l'<a href="https://www.batimes.com.ar/news/argentina/milei-says-hes-considering-taking-argentina-out-of-paris-agreement.phtml" rel="noopener" target="_blank">Argentina</a> hanno già manifestato l'intenzione di ritirarsi dall'Accordo di Parigi.</p>
<p>Tuttavia, se si guarda al lato positivo, il primo ritiro di Trump nel 2017 ebbe un impatto limitato grazie all'impegno di stati, città e aziende americane, che continuarono a perseguire politiche climatiche ambiziose, sostenute dal magnate <strong>Mike Bloomberg</strong>. Un simile scenario potrebbe ripetersi oggi: gli investimenti nelle energie rinnovabili stanno già superando quelli nei combustibili fossili e molte amministrazioni locali continueranno a implementare misure per ridurre le emissioni, indipendentemente dalle decisioni del governo federale.</p>
<h2><strong>Trump lascia un vuoto, chi lo colmerà?</strong></h2>
<p>Se da un lato il ritiro degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi rappresenta un passo indietro nella lotta contro il cambiamento climatico, dall'altro <strong>potrebbe favorire una maggiore coesione tra i restanti firmatari</strong>, liberati dall'ostacolo di un'amministrazione negazionista. Il vuoto lasciato da Washington potrebbe essere colmato da altri attori internazionali, come l'Unione Europea e la Cina, che sono determinati a guidare la transizione ecologica. Inoltre, questa decisione potrebbe essere facilmente revocata da un futuro presidente più orientato verso l'azione climatica.</p>
<p>In sintesi, l'uscita degli Stati Uniti potrebbe avere effetti negativi nel breve termine, ma paradossalmente potrebbe anche rafforzare gli sforzi globali, aprendo spazi a chi è realmente impegnato nella lotta contro il riscaldamento globale. A questo punto, <strong>la vera domanda è chi sarà pronto a raccogliere questa sfida</strong>.</p>
<p>
<i>Siamo anche su WhatsApp. <a href="https://whatsapp.com/channel/0029VaLy7oE2v1Ivm5K4NF3E" target="_blank">Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornato</a> sulle ultime notizie e sulle nostre attività.</i>
</p>
<p><a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/" rel="license"><img alt="Licenza Creative Commons" height="31" src="https://i.creativecommons.org/l/by-nc-nd/4.0/88x31.png" width="88"></img></a><br></br>Quest'opera è distribuita con Licenza <a href="http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/" rel="license">Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale</a>.</p>
</div>