Lota Neti: la tradizione dell’irrigazione nasale
Neti Lota per l'irrigazione nasale, come praticare questa tecnica e alcuni consigli utili.
Il Neti Lota è un contenitore utilizzato per la pratica dell’irrigazione nasale. Fa parte della millenaria tradizione indiana ed è soprattutto indicata per meglio seguire la pratica della respirazione prevista dallo Hatha Yoga.
L’utilizzo del Neti Lota per l’irrigazione nasale si rivela tuttavia indicato anche per il benessere di tutti i giorni, specialmente durante i mesi invernali. Nei periodi freddi il naso e le vie respiratorie alte sono spesso attaccate da sbalzi di temperature, batteri e virus, che ne mettono a rischio il normale funzionamento.
Una corretta pulizia delle vie nasali è di grande aiuto per trascorrere in maniera serena e con minore rischio di malanni il periodo autunno-inverno. In caso di utilizzo di Neti Lota è quindi importante seguire le semplici regole previste da questo rimedio naturale e condurre uno stile di vita sano.
Come eseguire i lavaggi
Per l’utilizzo di questo rimedio naturale occorre innanzitutto riempire il contenitore con dell’acqua tiepida salata. La temperatura dovrà essere di circa 35-37 gradi, simile quindi a quella corporea, mentre il sale richiesto è di un cucchiaino raso per ogni 500 ml circa (di solito la capienza massima del Neti Lota.
Una volta pronto infilare il beccuccio in una delle narici, piegando il capo dal lato opposto fino a portarlo in orizzontale rispetto al lavandino (al di sopra del quale è consigliato avvenga l’operazione). Tenendo le gambe leggermente piegate e respirando con la bocca, trascorsi alcuni momenti la forza di gravità spingerà l’acqua salata tra le vie nasali portandola a fuoriuscire dalla seconda narice.
Terminata questa prima fase occorre eseguire il procedimento anche partendo dalla seconda narice. Solo una volta concluso anche il secondo lavaggio si potrà procedere con la pulizia e l’asciugatura conclusiva delle narici.
Per fare questo si procederà tappando la prima narice ed eseguendo rapide alternanze di espirazione e inspirazione, per un numero di volte non inferiore a 5 (10 quello consigliato). Terminata anche questa parte passare alla pulizia e asciugatura della seconda narice.
Consigli utili
Durante i primi tentativi è possibile che il corpo possa reagire in maniera inusuale per via del lavaggio salino e della temperatura dell’acqua. Il consiglio è quello di procedere ai primi lavaggi con una temperatura inferiore (da aumentare in maniera progressiva) a quella indicata come corretta, così da abituare l’organismo a tale forma di calore.
Non deve preoccupare un leggero arrossamento oculare dopo l’esecuzione del Nota Leti, in quanto stimolato dall’introduzione del liquido salino nelle vie nasali. Possono inoltre presentarsi alcune difficoltà nell’esecuzione, dovute a secrezioni inspessite all’interno del dotto nasale o allo schiacciamento della cartilagine alare della narice.
Nel primo caso si consiglia di introdurre una ridotta quantità di liquido nella narice e attendere qualche secondo, dando molto all’acqua salata di attaccare l’ostruzione. A quel punto soffiare a bocca chiusa, senza alcuna pressione sulle narici, avvicinando un fazzoletto in prossimità del naso. Terminata questa operazione riprendere con l’irrigazione nasale come descritta in alto.
Qualora si verifichi, come nel secondo caso, lo schiacciamento della cartilagine alare sarà possibile risolvere il problema semplicemente sollevando leggermente con un dito la parete della narice.
Si sconsiglia l’utilizzo di acqua non salata per l’esecuzione dell’irrigazione nasale, in quanto provoca in genere una sensazione poco gradevole. L’impiego del Neti Lota è infine potenzialmente dannoso, quindi non indicato, per coloro che risultano soggetti a epistassi o perdita di sangue dal naso.