Lince
Animale carnivoro della famiglia dei felini, la lince è un esemplare discreto e schivo, che preferisce muoversi con attenzione in particolare durante le ore notturne. Dal carattere fiero e dalla fisicità affascinante, questo gattone con le orecchie a ciuffo è stato citato anche da Dante, che gli ha conferito un ruolo anche all’interno del primo canto dell’Inferno come emblema della lussuria. Identificato con il termine di lonza, un tempo veniva allevato nei pressi delle corti della Repubblica Fiorentina, come simbolo di fasto e magnificenza. La lince è nota anche come gattopardo, Lynx o lupo del Cerviere: è purtroppo a rischio di estinzione a causa dell’uomo e del bracconaggio indiscriminato.
La caratteristica di questo affascinante mammifero è data dalla presenza di orecchie appuntite con ciuffi di pelo sulle punte, quindi peli lunghi ai lati della testa che ricordano due basette. Il manto e la sua colorazione possono variare in base alla zona di appartenenza, così da garantire un perfetto mimetismo, tecnica molto utile per sfuggire ai predatori. Cacciatrice da crepuscolo e notturna, possiede una coda piuttosto corta a differenza degli altri appartenenti alla famiglia dei felini: un’evoluzione fisica imposta dal suo metodo di caccia che non implica aggrapparsi ai rami con la coda stessa. Il formato non è imponente perché infatti raggiunge gli ottanta centimetri di altezza massima, con un peso che varia dai 15 ai 40 chilogrammi in base al sesso di appartenenza.
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La famiglia delle linci è composta da una serie di gruppi, alcuni a forte rischio estinzione o con una scarsa diffusione.
Come anticipato è un felino molto attento a non esporsi troppo, preferendo cacciare durante le ore del tramonto o la notte: le uscite diurne sono associate solo alle necessità legate all’accoppiamento. Esemplare solitario, predilige cibarsi di selvaggina come caprioli, camosci, marmotte, volpi, lepri, conigli o uccelli, che cattura con molta destrezza, grazie anche all’olfatto e alla vista molto sviluppate.
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Animale molto adattabile, vive sia nelle aree a clima freddo che in quelle più calde, sia nelle zone montane che ne sottobosco, tra le rocce o nelle grotte dove si nasconde quindi nelle aree desertiche. L’area con maggiore diffusione è sicuramente l’Europa centrale e meridionale ma la presenza dell’uomo, il bracconaggio e la pressante urbanizzazione hanno ridotto gli spazi del suo habitat naturale quindi la disponibilità di cibo e prede, mettendo a rischio la sua sopravvivenza.