Letargo e cambiamenti climatici possono essere collegati? Sì, ma in negativo. Nel senso che fra i tanti effetti disastrosi che il climate change sta avendo sui nostri animali, c’è anche l’impatto sulle abitudini di letargo. Molti animali stanno modificando queste abitudini per adattarsi alle mutazioni climatiche, ma non è detto che questo sia salutare per il loro metabolismo. E c’è anche chi, a causa dei caldi fuori stagione, esce dal letargo troppo presto, salvo poi essere colto di sorpresa dalle improvvise e tardive gelate fuori stagione.
Con il termine di letargo o ibernazione si intende una condizione nelle quali gli animali riducono al minimo le loro funzioni vitali (battito cardiaco, frequenza respiratoria, metabolismo e temperatura corporea). Alcuni animali adottano tale comportamento per superare i mesi invernali, quelli più freddi dove non riuscirebbero a trovare abbastanza nutrimento per sopravvivere.
Sia alcuni mammiferi che rettili adottano questo stato di letargo in cui le loro funzionali sono ridotte veramente al minimo. Per poter sopravvivere a un letargo, però, è necessario che nei mesi prima l’animale si sia nutrito a sufficienza in modo poi da sfruttare queste sostanze nutritive durante i lunghi mesi del letargo. Interessante il fatto che negli animali che vanno in letargo, il sangue ria ricco di urea, acido urico e sali, tutte sostanze che impediscono alla parte liquida del sangue (il plasma) di congelare durante l’inverno.
Proprio durante i mesi invernali gli animali che sono andati in letargo consumano gradualmente queste scorte che gli permetteranno, se sufficienti, di risvegliarsi in primavera. Il che è il motivo per cui i veterinari, prima di mandare in letargo una tartaruga di terra, consigliano sempre una visita. Questo serve per essere sicuri che la tartaruga abbia mangiato a sufficienza e che non abbia parassitosi intestinali che potrebbero “rubargli” il cibo ingerito come scorta, causandone così la morte durante il letargo.
Esistono poi delle forme intermedie. Per esempio, si dice sempre che gli orsi vanno in letargo in inverno. In realtà il loro non è un vero e proprio letargo, quando una specie di lungo sonno invernale dal quale, però, possono tranquillamente risvegliarsi durante le giornali invernali più calde. In queste giornate, infatti, gli orsi tornano in piena attività, andando a cercare altro cibo, salvo poi tornare a dormire quando il clima diventa più freddo.
Ci sarebbe poi anche la brumazione, altro meccanismo messo in atto da animali eterotermi o ectotermi come rettili e anfibi che consiste in lunghe fasi di torpore quando la temperatura esterna non è per loro ottimale.
La controparte del letargo è l’estivazione, meccanismo difensivo che alcune specie animali mettono in atto in estate per sopravvivere quando le temperature sono troppo calde.
Ecco alcuni degli animali più famosi che vanno in letargo:
I cambiamenti climatici possono causare problematiche drammatiche per gli animali che vanno in letargo:
Fonti: