Greenstyle Ambiente Animali Leoni a rischio estinzione, -90% negli ultimi 100 anni

Leoni a rischio estinzione, -90% negli ultimi 100 anni

I leoni stanno rischiando l'estinzione, il numero degli esemplari in natura è diminuito drasticamente e la cifra potrebbe ridursi ancora.

Leoni a rischio estinzione, -90% negli ultimi 100 anni

Fonte immagine: Unsplash

Sono bastati venticinque anni per ridurre il numero di leoni selvatici in Africa fino a dimezzarne le presenze, un dato fortemente allarmante che incide sulla stessa sopravvivenza di questi bellissimi felini. Secondo le stime riportate da WWF attualmente solo il 10% di questi esemplari riesce a sopravvivere a fatica allo stato brado, tanto che il leone africano (Panthera leo) ha ridotto drasticamente le sue presenze in natura. In un secolo il numero è passato da 200mila e 20mila, una cifra preoccupante e fortemente allarmante.

Le motivazioni di questo declino sono riconducibili a una serie di problematiche causate dall’uomo, come il degrado continuo e la perdita degli habitat naturali, ma anche dal bracconaggio e dal commercio illegale. Se l’uomo non interrompe questa circolarità negativa il numero dei leoni in natura potrebbe ulteriormente diminuire fino all’estinzione, i prossimi decenni potrebbero vedere una perdita ulteriore pari al 50%. Per questo gli esperti richiedono a gran voce un intervento deciso, un’azione reale che impedisca la perdita di questo predatore così importante.

Leoni, felini a rischio estinzione

Il leone da tempo è presenza fissa nella Lista Rossa delle specie a rischio estinzione nella categoria Vulnerabile, nonostante nel tempo siano stati creati programmi di salvaguardia e protezione. I successi si sono rivelati discontinui, ma hanno portato a miglioramenti importanti: ad esempio la popolazione di leoni dell’Africa occidentale è considerata in Pericolo Critico, mentre la popolazione orientale è considerata in Pericolo. Nell’Africa meridionale la diminuzione di esemplari si è rivelata più significativa, anche se le opere di conservazione hanno assicurato piccoli segnali di ripresa.

Le aree protette non bastano più a preservane l’esistenza, la forte urbanizzazione sta incidendo anche sul numero di prede disponibili per gli stessi leoni. Per questo gli esperti invitando ad azioni più incisive che potrebbero mettere al sicuro l’esistenza di questi animali esotici, fonte importante anche per il turismo locale.

Non solo ridisegnare i confini del loro habitat naturale fermando l’urbanizzazione indiscriminata, ma impedendone l’abbattimento, la caccia e il commercio. In loro difesa è sceso in campo anche il WWF che ha creato la campagna SOS Leone, dal 9 al 23 maggio basta donare con un minimo di 2 euro attraverso il numero 45585 con un SMS o chiamando da rete fissa.

Fonte: WWF

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