Leone: vita e abitudini del re della foresta
Il leone è il re della foresta: è l'animale più forte dopo l'uomo, ama vivere in grandi branchi a larga presenza femminile ed è un abile cacciatore.
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Il leone, re indiscusso della foresta, è il secondo animale più grande del gruppo dei felini a cui appartiene, dopo la tigre. Tecnicamente noto come Panthera leo, è un mammifero carnivoro completo, che ama vivere in estesi branchi dove la prevalenza femminile è piuttosto netta su quella maschile. Un tempo particolarmente diffuso, ora il suo habitat è piuttosto limitato e, di conseguenza, anche il numero di esemplari liberi.
A oggi la sua dimora ufficiale è l’Africa subsahariana, dove il numero delle presenze si è ridotto nel tempo. Un fatto preoccupante, se si considera come in passato l’animale sia stato uno fra i più diffusi sulla Terra, tanto che si rilevano segni del suo passaggio sin dal Pleistocene. L’invadenza dell’uomo, l’impoverimento dell’habitat naturale e la mancanza di cibo stanno incidendo sull’esistenza di questo animale così importante. Oggi la sua sopravvivenza è affidata a strutture di salvaguardia, come aree protette e parchi naturali o zoologici, dove è difeso anche dalle azioni di bracconaggio.
I branchi vivono in spazi molto vasti, che i maschi delimitano con l’urina e attraverso gli scontri per il possesso del territorio. I maschi solitamente sono pochi, al massimo due, mentre il resto del gruppo è composto da leonesse. I ruoli sono specifici e si sviluppando anche attraverso una gerarchia: i leoni difendono il gruppo dagli intrusi e proteggono i piccoli mentre le femmine cacciano. Spesso un branco è costituito da consanguinei e l’accoppiamento genera altri cuccioli che, se di sesso maschile, dopo la maturazione verranno allontanati dal branco d’origine. Questi in età adulta cercheranno di scacciare l’esemplare alfa per prendere il suo posto o, ancora, si limiteranno a creare nuovi gruppi.
Abitudini e curiosità
Il leone è un animale sociale e il cibo, procacciato dalle femmine, viene ridistribuito tra tutti gli appartenenti al branco a seconda della gerarchia. Soggetto pigro, il leone impiega buona parte del tempo sonnecchiando, mentre la digestione appare lenta e può durare anche qualche giorno. Non beve quando mangia ma è solito stazionare accanto a fonti d’acqua. Fisicamente è possente, poiché è il più alto tra i felini: il maschio può pesare dai 150 ai 250 chili e la femmina dai 120 ai 182 chili. A dispetto della stazza, è un esemplare molto agile e scattante, come dimostrano le battute di caccia dedicate alle antilopi. Fisicamente è ricoperto da pelo corto biondo e la coda appare molto lunga: ciò che differenzia il maschio dalla femmina è la presenza di una grossa, voluminosa e vaporosa criniera.
Non ha rivali, se non l’uomo e qualche volta i coccodrilli, poiché ai vertici della catena alimentare. In libertà può raggiungere i sedici anni di vita, in cattività può arrivare anche a ventisei anni. La salute appare forte, anche se zecche, cimurro e peritonite infettiva felina possono incidere sulla loro sopravvivenza. Il virus dell’immunodeficienza felina, che attacca i gatti, non appare dannoso per i leoni ma gli esemplari in cattività vengono protetti da questa malattia. Durante il momento dell’accoppiamento le femmine sincronizzano il periodo di fertilità, così da poter gestire la presenza di più maschi all’interno del branco senza scatenare conflitti. I leoni sono animali molto affettuosi tra loro, infatti passano il tempo a coccolarsi, pulirsi e a scambiare effusioni, senza distinzione di sesso.