
Chi lavora in casa può avere 1.300 euro in più - greenstyle.it
I lavoratori domestici potrebbero beneficiare di 1.300 euro in più. Ecco quello che c’è da sapere e come ottenerli.
Chi lavora in casa – ci riferiamo ai cosiddetti lavoratori domestici – può recuperare il bonus IRPEF da 100 euro al mese, detto anche trattamento integrativo, presentando il modello 730. Il datore di lavoro domestico – generalmente l’anziano assistito dalla badante o la famiglia presso cui l’eventuale colf o baby sitter presta servizio – non funge infatti da sostituto d’imposta.
In altre parole i lavoratori domestici ricevono uno stipendio lordo, senza ritenute dalle tasse in busta paga, come avviene di norma per i lavoratori dipendenti (per i quali è l’azienda a fare da sostituto d’imposta e a fare le trattenute). Questo anche nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice domestica siano assunti regolarmente e a tempo indeterminato, con regolare busta paga.
A mettersi in regola con il fisco deve essere dunque il lavoratore domestico stesso. Senza pagare l’IRPEF in busta paga, sarà lui stesso a doversi fare carico del versamento nel momento di presentare la dichiarazione dei redditi annuale. Tenuto conto che oltre al trattamento integrativo (100 euro mensili) sarà possibile riavere il bonus Natale da 100 euro, ecco che presentando il 730 il lavoratore domestico avrà diritto a recuperare 1.300 euro.
Lavoratori domestici, come recuperare 1.300 euro col 730
Ci sono naturalmente dei requisiti da rispettare per recuperare attraverso la presentazione del modello 730 il trattamento integrativo da 100 euro mensili e il bonus natalizio (una tantum) da 100 euro. In totale, come anticipato, si potranno ottenere 1300 euro. I requisiti necessari per poter recuperare le due agevolazioni sono tre, vediamo di cosa si tratta.

Il primo requisito per ottenere il bonus IRPEF – l’ex bonus Renzi – e il bonus Natale sono un reddito complessivo che nel 2024 non abbia superato il tetto massimo di 28 mila euro. C’è poi il secondo requisito: quello della capienza fiscale (l’imposta lorda deve essere superiore alla detrazione spettante per il lavoro dipendente). Infine, terzo requisito, avere almeno un figlio fiscalmente a carico.
Il trattamento integrativo, meglio noto anche come bonus IRPEF o ex bonus Renzi, è un beneficio fiscale riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. È stato introdotto allo scopo di rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori. Il bonus IRPEF consiste in un’integrazione economica fino a 1.200 euro annui. Di solito il bonus viene erogato direttamente in busta paga.
L’agevolazione spetta ai contribuenti con un reddito complessivo fino a 15 mila euro. In alcuni casi, possono averne diritto anche i lavoratori che guadagnano fino a 28 mila, nel caso di determinate detrazioni fiscali. Salvo eccezioni – come nel caso dei lavoratori domestici – l’erogazione del trattamento integrativo avviene generalmente in automatico.