Il latte di avena è una bevanda vegetale che può essere considerata una valida alternativa al latte vaccino, sia per chi segue una dieta vegana che per chi ama portare avanti un’alimentazione sana e variegata. La ricetta per fare il latte di avena in casa è semplice, nonostante lo si trovi in commercio già pronto da gustare.
Ma perché bere il latte d’avena e quali sono i valori nutrizionali ed i benefici della bevanda? Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il latte di avena è una bevanda adatta a numerosi soggetti e a differenti esigenze alimentari. Si ottiene dai chicchi di avena interi dai quali il materiale vegetale viene estratto grazie all’acqua. Ha una consistenza cremosa (maggiore rispetto al latte vaccino e a numerose altre tipologie di latte vegetale) ed il suo sapore è piuttosto delicato: ricorda, appunto, quello della farina di avena che gustiamo a colazione.
In commercio è reperibile in diverse varietà, da quelle fortificate a quelle zuccherate e non zuccherate o perfino aromatizzate.
La sua nascita è piuttosto recente e risalirebbe agli anni ‘90. Ma è negli ultimi anni che la sua popolarità è cresciuta, permettendogli di affiancarsi al latte di soia e a quello di mandorle in quanto a vendite. Rispetto al latte vaccino ed altre varianti vegetali, ha un impatto ambientale relativamente basso.
Ciò in quanto la produzione di avena richiede poca terra e acqua.
I valori nutrizionali possono variare in base all’azienda produttrice e al tipo di latte di avena che abbiamo deciso di comprare. Tuttavia, in via generale, 100 ml di bevanda contengono:
Di norma non contiene calcio, ma le versioni reperibili in commercio sono spesso fortificate con l’aggiunta di preziosi nutrienti, e non è difficile poter godere di un latte di avena contenente minerali quali questo o magnesio e ferro.
Le proprietà del latte di avena degne di nota sono diverse.
Tra i benefici del latte di avena, si annoverano i seguenti.
Il latte d’avena non è nutriente come l’avena intera. Spesso, però, quello commerciale viene arricchito con sostanze nutritive. Tali versioni sono di certo più nutrienti rispetto al latte di avena fatto in casa. Il latte di avena in commercio contiene spesso olio di girasole aggiunto, per cui è bene leggere attentamente l’etichetta prima di procedere all’acquisto.
Da preferire è, semmai, quello realizzato con olio di girasole biologico e spremuto a freddo. Chi non può bere il latte d’avena? Il suo consumo è sconsigliato a chi abbia un’allergia al nichel o ai cereali.
Grazie alla sua grande popolarità, si trova facilmente in commercio, sia nella maggior parte dei negozi di alimentari che online. Tuttavia è inutile chiedersi quale latte di avena sia migliore quando è facilissimo da preparare anche in casa. Ecco ingredienti e procedimento.
Per rendere più gradevole il sapore potete unire dello sciroppo d’acero o frullare insieme un paio di datteri. Potete anche aromatizzarlo al cacao unendo uno o due cucchiaini di quello amaro in polvere.
Quando bere il latte d’avena? Innanzitutto, così come il latte vaccino, va bene con tutto. Lo si può bere sia da solo che dolcificato a piacere. Si può usare per realizzare numerose ricette dolci e salate, come ad esempio una besciamella, creme di ogni tipo, riso al latte, clafoutis, panini e brioches, torte, crepes, pancake e frittelle.
Il latte di avena con caffè è ottimo a colazione. Ma si può ingolosire anche con il cioccolato, con il miele o con altre deliziose aggiunte. Può essere usato per fare una allettante cioccolata calda. Come base per i cereali, per i muesli o per la granola. Per fare un frullato, un budino e diversi altri dolci al cucchiaio.
Ciò dipende da una serie di fattori, in particolare dal proprio fabbisogno calorico giornaliero. Nell’ambito di una dieta equilibrata non si dovrebbe abusare di nessun ingrediente. Per cui, una tazza da 250 ml di latte di avena al giorno potrebbe essere una buona quantità per diverse persone.