Greenstyle Sostenibilità La sostenibilità dal campo alla macinazione in molino: il report di Molini Pivetti

La sostenibilità dal campo alla macinazione in molino: il report di Molini Pivetti

Molini Pivetti ha presentato il primo report di sostenibilità che illustra il percorso di crescita sostenibile intrapreso dall'azienda.

La sostenibilità dal campo alla macinazione in molino: il report di Molini Pivetti

Sostenibilità è una parola chiave per il futuro del pianeta. Da cittadini siamo sempre più attenti a ridurre il nostro impatto sull’ambiente facendo attenzione a ciò che consumiamo, a come ci spostiamo e a quello che compriamo. Questo significa anche informarsi sulle aziende da cui arrivano i nostri prodotti preferiti e scegliere quelle che hanno deciso di guardare al futuro del pianeta e delle persone. La trasparenza è fondamentale per instaurare un rapporto di fiducia coi consumatori e sempre più aziende stanno sposando questo concetto.

L’azienda Molini Pivetti, con la sua storia secolare di produzione di farine iniziata nel 1875 a Renazzo, in provincia di Ferrara, ha fatto ormai da tempo della sostenibilità una vera e propria dedizione in tutti gli aspetti della produzione, dal campo alla macinazione in molino.

Con due sedi principali, quella di Renazzo e quella di San Giovanni, e 75 dipendenti in totale, Molini Pivetti è in grado di produrre fino a 265.000 tonnellate di grano macinato all’anno. Il 70% circa della farina prodotta è destinata alle industrie, mentre il 27% della produzione annuale finisce ai professionisti del settore come pizzaioli, panettieri, pasticceri, ristoratori e chef. Una piccola parte, il 3% circa, arriva direttamente ai consumatori.

La particolare attenzione dell’azienda a produrre in maniera sostenibile, rispettando l’ambiente in cui viviamo e la salute di tutti noi, oggi trova anche riscontro nel primo report di sostenibilità che Molini Pivetti ha presentato il 22 giugno per condividere col pubblico il percorso di crescita sostenibile intrapreso da anni, spiegando i valori che orientano ogni giorno le decisioni dell’azienda, i progetti, i risultati raggiunti fino a questo momento e gli obiettivi per il futuro.

I quattro pilastri: Squadra, Agricoltura, Territorio e Responsabilità

Farine Molini Pivetti

L’idea di sviluppo sostenibile che guida ogni giorno Molini Pivetti si basa su quattro pilastri: Squadra, Agricoltura, Territorio e Responsabilità.

Agricoltura. La filiera Campi Protetti Pivetti

La sostenibilità inizia dalla terra e da chi la coltiva. Nel 2016 Molini Pivetti ha dato vita alla filiera Campi Protetti Pivetti per identificare la filiera tracciata e controllata in tutte le sue fasi, garantendo la totale italianità dei grani utilizzati per la produzione della gamma di farine, dal campo fino alla macinazione in molino. Nel dettaglio, spiega il report, la materia prima viene coltivata solo in campi selezionati nelle province di Ferrara, Bologna e Modena e solo dagli agricoltori interessati a progetti innovativi usando in semina soltanto le varietà presenti nella lista del disciplinare Campi Protetti Pivetti, rispettando le pratiche colturali stabilite.

Gli agricoltori effettuano trattamenti soltanto a seguito della riscontrata necessità e impiegano unicamente prodotti e strumenti di difesa ammessi nella lista positiva del disciplinare. Gli agronomi di Molini Pivetti, inoltre, visitano periodicamente le aziende agricole e valutano l’idoneità delle coltivazioni.

Territorio. Un percorso condiviso di crescita sostenibile

Adotta un campo di grano_maggio 2021

Molini Pivetti favorisce la promozione della nostra terra e lo sviluppo integrato con il territorio collaborando con le comunità locali, diffondendo il concetto di gestione sostenibile delle attività produttive e proponendo eventi ed attività didattiche a livello locale.

L’iniziativa Adotta un campo di grano, lanciata nel 2018, ad esempio, racconta ai bambini e alle bambine della scuola primaria e d’infanzia come dal seme spunti la spiga e attraverso diversi accorgimenti e specifiche tecniche agricole si possa continuare a coltivare nel rispetto della natura. Grazie anche ad esperienze dirette “sul campo”, i bimbi scoprono il tema della semina e l’importanza della biodiversità toccando con mano la terra, seminando come si faceva un tempo e, accompagnati da un apicoltore esperto, ascoltando tutti insieme dal vivo la musica di un alveare.

Dal 2019 l’azienda è entrata anche a far parte del progetto INGREEN Bio-based Industries Joint Undertaking Horizon 2020, che ha come obiettivo quello di unire le competenze e creare collegamenti innovativi tra settori diversi, come quello alimentare, mangimistico, farmaceutico, cosmetico, nutraceutico e packaging.

E, sempre nel 2019, Molini Pivetti sta investendo nella riqualificazione, all’interno dello stabilimento di Renazzo, di un’area verde visibile dal Parco dei Gorghi, con l’obiettivo di integrarsi al meglio con le aree che circondano le attività produttive.

Di fondamentale importanza è anche il contatto diretto tra l’azienda e i suoi stakeholder, coinvolti nel lavoro che ha portato alla stesura del report diffuso in questi giorni. L’indagine si è sviluppata in 3 fasi con l’obiettivo di individuare e rappresentare i temi più rivelanti per Molini Pivetti e gli stakeholder.

Nella prima fase è stata l’azienda a selezionare le tematiche di maggior interesse per il settore molitorio e per tutti gli altri attori coinvolti nella filiera. Successivamente sono stati coinvolti gli stakeholder per indagare il valore attribuito da ognuno di essi ai vari temi individuati tramite questionari elaborati ad hoc. Infine, nella fase 3, si è arrivati alla sintetizzazione dei risultati in una matrice con lo scopo di rappresentare le tematiche ritenute da stakeholder interni ed esterni più significative e prioritarie, fornendo così all’azienda un riscontro concreto per orientare i propri passi del presente e del futuro.

Responsabilità. I valori di sostenibilità nelle scelte di tutti i giorni

L’impegno di Molini Pivetti non si limita soltanto a rendere più funzionali i processi produttivi, ma anche a innovare in termini di sostenibilità e rispetto dell’ambiente, attraverso l’utilizzo di buone pratiche e metodiche sperimentali. Il Centro “R&D” di Molini Pivetti, ad esempio, ricerca e propone costantemente soluzioni innovative, prodotti esclusivi e processi all’avanguardia: i due laboratori di ricerca dell’azienda sono dotati di strumentazione avanzata e di 8 tecnici esperti al lavoro ogni giorno per condurre analisi e garantire i massimi standard sia sul prodotto finito che in tutte le fasi di produzione.

Ad oggi questa attività di ricerca e miglioramento ha portato Molini Pivetti a proporre oltre 500 referenze per ogni tipologia di utilizzo tra le farine dedicate all’industria, quelle per il Food Service e la Grande Distribuzione, ma anche per i consumatori. Dalla Linea Professional per la panificazione alla linea Pasticceria, dalla linea per la pasta fresca a quella Gran Riserva con farine 100% emiliane prodotte con solo grani selezionati nelle province di Bologna, Modena e Ferrara, passando per la Linea Triticum, frutto di una collaborazione con l’Università di Bologna.

Questa importante collaborazione ha portato alla definizione di una tecnica di macinazione innovativa, la tecnologia DECORTEC di Molini Pivetti che permette di ottenere una migliore selezione degli strati più preziosi del chicco, ricchi in vitamine, proteine, minerali, antiossidanti e fibre.

Nel vasto catalogo di Molini Pivetti figurano anche una linea di farine gluten free e il nuovo preparato proteico PROTE+, un prodotto innovativo ad alto contenuto proteico adatto per realizzare pane, pan bauletto, focacce e grissini. Alcune delle linee per i professionisti sono state indirizzate dall’azienda anche al mondo dei consumatori, dalla già citata Gran Riserva alla linea Sostenibile e la linea Triticum, senza dimenticare la linea Biologico italiano.

Squadra, il valore umano al centro del percorso

Non si può davvero parlare di sostenibilità senza mettere le persone al centro. E infatti uno dei quattro pilastri di Molini Pivetti è proprio la Squadra, intesa come gli agricoltori e tutti coloro che sono coinvolti nei progetti dell’azienda e che devono sentirsi parte di una stessa squadra. Le azioni di Molini Pivetti sono molteplici su questo aspetto, dall’organizzazione di corsi a libero accesso per lo sviluppo o l’aggiornamento delle competenze a corsi sul team working e aggiornamenti periodici sulla situazione nei campi e nei processi produttivi.

Essere sostenibili significa anche supportare una corretta informazione e farsene promotori. Molini Pivetti si impegna a diffondere cultura e informazioni autentiche e fondate sia in ambito ambientale sia, in quanto impresa alimentare, nell’ambito del cibo e della nutrizione. Come? Da un lato con tavole rotonde in cui il parere e le esperienze di autorevoli esperti, scienziati, agronomi, imprenditori e chef vengono messi a confronto. Dall’altro con Pivetti LAB, un percorso digitale di formazione professionale sull’arte bianca con cui l’azienda supporta il mondo dei professionisti offrendo loro un percorso di specializzazione e favorendo la formazione di nuove figure professionali.

Questa piattaforma formativa è nata dalla volontà di Molini Pivetti di mettere a disposizione dei professionisti, attuali e futuri, la sua lunga esperienza nelle farine. I corsi, fruibili online e in presenza, hanno l’obiettivo di insegnare le competenze e i “trucchi” del nobile ingrediente a pastai, pizzaioli, panificatori e pasticceri con uno sguardo alle innovazioni in atto e alle nuove figure di esperti del food che si vanno sviluppando.

Gli obiettivi raggiunti da Molini Pivetti

Ogni fase del processo produttivo è sottoposta ad attente verifiche e interventi in ogni stadio produttivo, dalla materia prima al confezionamento fino al trasporto e alla consegna. Le materie prime vengono stoccate nei silos di proprietà dell’azienda tra Renazzo, Alberelli, San Giovanni e San Felice sul Panaro, mentre la farina dal 2019 è conservata in un magazzino automatizzato in grado di contenere 6.000 posti pallet e movimentarne 150 ogni ora.

La stessa cura viene riservata anche al trasporto. Una parte della logistica e dei trasporti delle farine sono affidati a una società interna al gruppo, G.P.S Trasporti, mentre lo stabilimento di San Giovanni è dotato di una linea ferroviaria che arriva all’interno del molino e permette così la massimizzazione dei carichi e minori emissioni di CO2 rispetto al trasporto su camion.

Grazie all’analisi del ciclo di vita Molini Pivetti è stata in grado di definire il carbon footprint del loro prodotto – pari a 0,5 kg di CO2 equivalente per kg di farina – e ha compreso come la fase di coltivazione sia una di quelle più rilevanti, permettendo così all’azienda di focalizzare la propria attenzione sulla fase agricola delle filiere, in maniera diretta e indiretta. È stata anche creata una linea di farine sostenibili, con emissioni di CO2 controllate e monitorate, certificate da un ente esterno, CSQA, con l’obiettivo di favorire nuovi modelli di consumo, orientati a salvaguardare il futuro delle prossime generazioni.

La linea di farine da agricoltura sostenibile oggi è disponibile sia per uso domestico che per professionisti, con prodotti 100% italiani lavorati nel rispetto del pianeta e limitando il più possibile l’impatto sull’ambiente. Molini Pivetti si impegna a misurare ogni anno le proprie emissioni e ad investire costantemente energie per abbassarne il livello il più possibile.

Poche settimane fa, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, Molini Pivetti ha anche avviato un progetto di digitalizzazione per migliorare la filiera agroalimentare attraverso la tracciabilità, la sostenibilità e l’efficienza della produzione, dal campo alla tavola. Il progetto, sviluppato in collaborazione con xFarm Technologies, implementa la filiera del grano tenero “Campi Protetti Pivetti Sostenibile” per le stagioni colturali 2022 e 2023 e mette a disposizione delle 20 aziende agricole coinvolte l’applicazione xFarm che permette di avere un riscontro immediato del proprio impatto, ottenere resoconti annuali sull’eventuale miglioramento dei parametri di sostenibilità e, quindi, capire dove e quando intervenire per mitigare il proprio impatto e migliorare i parametri.

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