
Il Comitato di Controllo dell’Istituto di Autosciplina Pubblicitaria (IAP) ha recentemente dichiarato ingannevole la pubblicità dell’integratore alimentare Melachron Vitabasix. Questa decisione, formalizzata con l’Ingiunzione n. 6/25 il 4 e il 14 febbraio 2025, ha colpito le inserzioni pubblicate tra gennaio e febbraio su testate prestigiose come La Nazione e La Repubblica Milano. L’IAP ha ritenuto che tali messaggi violassero gli articoli 2 e 23bis del Codice di Autodisciplina Pubblicitaria, in quanto promettevano effetti che superano le reali capacità di un integratore alimentare.
Ma c’è di più: il prodotto in questione, commercializzato a un prezzo elevato online, contiene solo 3 o 5 mg di melatonina, un dosaggio che, per legge, è riservato ai farmaci. Tuttavia, poiché Melachron non è registrato presso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e non presenta alcuna autorizzazione alla pubblicità da parte del Ministero della Salute, l’IAP ha optato per considerarlo come un integratore.
Le pubblicità contestate
Le inserzioni oggetto di contestazione hanno utilizzato affermazioni decisamente problematiche. Una di esse sosteneva che Melachron potesse alleviare i disagi legati alla menopausa, mentre un’altra prometteva supporto per chi lavora di notte. Tuttavia, tali affermazioni superano i limiti stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) riguardo alla melatonina, che può essere pubblicizzata solo per alleviare gli effetti del jet lag e per contribuire a ridurre il tempo necessario per addormentarsi. Non è consentito, invece, menzionare la qualità del sonno, come nel caso dei claim che parlano di “sonno rigenerante” e di “minore senso di fatica e maggiore vitalità”, presenti nelle pubblicità in questione. Anche i riferimenti alla funzione tiroidea e all’osteoporosi, sebbene formulati come ‘aiuto’, non trovano giustificazione.
Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’affidabilità delle pubblicità relative agli integratori alimentari, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso per proteggere i consumatori da affermazioni fuorvianti. L’attenzione su questo tema è più che mai attuale e fondamentale per garantire che i prodotti sul mercato rispettino le normative vigenti e non ingannino i consumatori.