La pigrizia è una malattia: combatterla con esercizi e dieta sana
Secondo uno studio dei ricercatori dell’Accademy of Medical Royal College la pigrizia è una vera malattia e può portare anche alla morte.
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La pigrizia non è solo una cattiva abitudine, ma può diventare una vera e propria malattia. A dirlo sono i ricercatori dell’Accademy of Medical Royal College. Una patologia che gli esperti inglesi hanno ribattezzato Sindrome della morte da sedentarietà e che potrebbe essere curabile se individuata nei tempi giusti.
Secondo lo studio dell’Accademy of Medical Royal College, la pigrizia può degenerare in un comportamento patologico, fino a portare la morte. Gli atteggiamenti di un soggetto frustrato e perennemente annoiato possono cristallizzarsi in una sorta di “tunnel” dell’ignavia e aumentare i rischi di decesso precoce.
La cristallizzazione dei comportamenti pigri può essere causa di diverse patologie, da quelle cardiovascolari a malattie come diabete o tumori. Non è la prima volta che si collega la pigrizia alla possibilità di decesso, da anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato studi monografici su casi specifici.
Lo studio, pubblicato sul British Medical Journal, naturalmente pone come soluzione principale l’attività fisica costante. Non è necessario però, spiegano i ricercatori, sottoporsi a massacranti sessioni di esercizio per combattere la pigrizia. La soglia di 150 minuti a settimana fissati dall’OMS potrebbe scoraggiare le persone particolarmente sedentarie. Gli autori dello studio hanno spiegato:
Dovremmo focalizzarci di più su chi è del tutto inattivo, per spronarlo a muoversi almeno un po’, sottolineando i benefici che apporta una, se pur piccola dose di esercizio fisico. Alcune ricerche indicano che anche con un’ora di attività moderata o vigorosa a settimana si ha una minima riduzione della mortalità. Non proponiamo una marcia indietro dalla quantità di moto raccomandata, ma per chi non ci arriva possiamo tentare traguardi intermedi.
Per evitare di aumentare i rischi di insorgenza di malattie come il diabete o le patologie cardiovascolari non è necessario quindi cambiare completamente il proprio stile di vita, ma basta una dieta equilibrata e un moderato, seppur costante, esercizio fisico.