
Assegno sociale(www.greenstyle.it)
Nel panorama previdenziale italiano, il tema della pensione assume un’importanza cruciale, soprattutto in un periodo di cambiamenti.
Molti si trovano nella situazione di non aver mai lavorato o di aver versato pochi contributi, ma esistono misure specifiche che possono garantire un sostegno economico. Nel 2025, ci sono tre principali opzioni per ricevere una pensione o un’integrazione economica, anche senza un passato lavorativo consolidato.
Queste misure sono: la pensione di invalidità civile, l’assegno sociale e la pensione per casalinghe e casalinghi. Vediamo in dettaglio quali sono i requisiti, i limiti e le modalità per fare domanda.
Pensione di invalidità civile
La pensione di invalidità civile è una prestazione economica riconosciuta a chi presenta una menomazione fisica, psichica o intellettiva che comporta una incapacità lavorativa permanente di almeno un terzo. La legge di riferimento, la L. n. 118 del 1971, stabilisce che l’accertamento dell’invalidità avviene tramite una Commissione medica dell’ASL, la quale valuta il grado di invalidità e determina il diritto a specifici benefici.
Nel 2025, chi ha una disabilità riconosciuta tra il 74% e il 99% ha diritto a un importo mensile di 336,00 euro, ma è fondamentale rispettare un limite di reddito che non deve superare i 5.771,35 euro. Per coloro che risultano totalmente inabili, ovvero con una percentuale di invalidità del 100%, l’importo mensile sale a 739,83 euro, con un limite di reddito di 19.772,50 euro. Inoltre, gli invalidi non autosufficienti possono ricevere un’indennità di accompagnamento pari a 542,02 euro, che viene erogata indipendentemente dal reddito.
È importante notare che, secondo le recenti disposizioni della legge di bilancio 2025 e del D.Lgs. 62/2024, l’INPS ha semplificato il processo di revisione delle prestazioni assistenziali. In particolare, per i soggetti con patologie oncologiche, le revisioni possono essere effettuate tramite valutazione degli atti, evitando la necessità di una visita diretta, a meno che non sia espressamente richiesta dall’interessato.
Un’altra opzione per chi non ha mai lavorato è l’assegno sociale, una prestazione economica minima di natura assistenziale. Per poter accedere a questo beneficio, è necessario avere almeno 67 anni e non aver maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia. L’importo mensile dell’assegno sociale nel 2025 è fissato a 538,68 euro per 13 mensilità.
I requisiti per richiedere l’assegno sociale includono:
- Cittadinanza italiana o, per gli stranieri, il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo.
- Residenza effettiva in Italia.
- Rispetto di determinati limiti di reddito: per il richiedente individuale, il reddito non deve superare i 7.002,97 euro annui; per i coniugi, il tetto è fissato a 14.005,94 euro complessivi.

Le domande per l’assegno sociale possono essere presentate esclusivamente online, utilizzando il sito web dell’INPS con le credenziali SPID, CIE o CNS, oppure tramite il Contact Center dell’INPS o presso i patronati. È necessario allegare un’autocertificazione dei dati personali, una dichiarazione della situazione reddituale e, se applicabile, una dichiarazione di eventuale ricovero in istituto. In caso di diniego della domanda, è possibile presentare ricorso al Comitato provinciale dell’INPS entro 90 giorni dalla comunicazione.
Pensione per casalinghe e casalinghi
Un’altra misura di sostegno è rappresentata dalla pensione per casalinghe e casalinghi. Chi si dedica a lavori domestici e di cura non retribuiti può versare contributi volontari al Fondo pensione specifico, garantendosi così una rendita mensile futura. I requisiti per accedere a questa pensione includono:
- Un contributo minimo mensile di 25,82 euro, corrispondente a 309,84 euro annui.
- Un’età minima di 57 anni con almeno 5 anni di contributi versati.
La pensione per casalinghe e casalinghi è accessibile a una vasta gamma di persone, inclusi caregiver familiari, uomini e donne che si occupano della cura dei membri del nucleo familiare e lavoratori part-time che non possono versare contributi sufficienti per la pensione.