Greenstyle Ambiente Animali Koala: dove vive e cosa mangia

Koala: dove vive e cosa mangia

Il koala è un mammifero marsupiale originario dell'Australia, dall'aspetto originale e morbido. Si nutre di foglie e solitamente dorme sopra agli alberi.

Koala: dove vive e cosa mangia

Quante cose sai sui koala? Si tratta di un animale molto noto, ma di cui, in realtà, molte persone sanno pochissime cose. Il suo aspetto buffo e sonnacchioso, infatti, fa spesso passare in secondo piano altre caratteristiche più interessanti (e strane talvolta) di questa specie.

Capiamo meglio i koala, andando a vedere dove vivono, cosa mangiano, curiosità sui cuccioli, che carattere hanno e perché sono a rischio estinzione.

Classificazione scientifica del koala

koala animale

Questa è la classificazione scientifica del koala:

  • Dominio: Eukaryota
  • Regno: Animalia
  • Sottoregno: Eumetazoa
  • Superphylum: Deuterostomia
  • Phylum: Chordata
  • Subphylum: Vertebrata
  • Infraphylum: Gnathostomata
  • Superclasse: Tetrapoda
  • Classe: Mammalia
  • Sottoclasse: Theria
  • Infraclasse: Metatheria
  • Superordine: Australidelphia
  • Ordine: Diprotodontia
  • Sottordine: Vombatiformes
  • Famiglia: Phascolarctidae
  • Genere: Phascolarctos
  • Specie: P. cinereus

Dove vive?

I koala in natura vivono solo ed esclusivamente in Australia. E anche qui non sono diffusi su tutto il continente: li si trova lungo la costa orientale, da Adelaide andando fino alla Penisola di Capo York.

Questo anche perché per sopravvivere hanno bisogno delle foreste di eucalipto che, a loro volta, richiedono territori con abbondanti piogge.

Caratteristiche del koala e cenni di biologia

koala cucciolo

Il koala, lo trovate anche scritto come coala, o fascolarto o “piccolo orso”, è un mammifero marsupiale che vive solo in Australia, ma ci sono diversi esemplari sparsi negli zoo di tutto il mondo. È l’unico rappresentante ancora vivente del genere Phascolarctos e della famiglia Phascolarctidae.

L’aspetto del P. cinereus è abbastanza peculiare. Ha orecchie tonde e pelose, una testa decisamente più grossa rispetto al corpo, muso largo e naso schiacciato. La pelliccia ha un colore grigiastro, con piccoli ciuffetti di pelo bianco sul petto.

Il mantello ha un pelo lungo, morbido e lanoso che profuma di eucalipto. La pelliccia è impermeabile, cosa che gli permette di rimanere tranquillo sugli alberi anche quando piove, senza bagnarsi troppo. Il corpo è tozzo e tondeggiante, non ha coda e i piedi hanno cinque dita prensili dotate di artigli che gli consentono di aggrapparsi meglio agli alberi.

Hanno pollici opponibili sia su mani che piedi, mentre sui piedi hanno due dita fuse insieme che usano per pettinare la pelliccia. Il peso di un koala maschio si aggira sui 14 kg, le femmine sono più piccole. I maschi sono dotati di una ghiandola toracica con cui marcano gli alberi per attirare le femmine.

Riproduzione del koala

La stagione riproduttiva dei P. cinereus è fra dicembre e marzo, cioè durante l’estate australe. Ricordatevi che vivono in Australia, lì le stagioni sono il contrario rispetto noi. Le femmine di koala partoriscono un solo cucciolo per volta, raramente due. Il che è un bene visto che nel marsupio ci sono solo due capezzoli.

La durata della gravidanza di un koala va dai 25 ai 30 giorni. I cuccioli di koala alla nascita pesano solo 5 grammi e sono alti 2 cm: escono dal grembo materno e entrano nel marsupio. Qui rimangono per circa sei mesi, allattati dalla madre.

Durante questa fase crescono anche orecchie e pelo. Intorno alle 24-30 settimane, si nutrono anche di feci liquide, in modo da ottenere i batteri necessari per digerire le foglie di eucalipto. I piccoli diventano indipendenti a un anno circa. Fino a quel momento, praticamente vivono aggrappati sulle spalle della madre.

La maturità sessuale arriva intorno ai 3-4 anni, con i maschi che creano dei veri e propri harem.

Comportamento e abitudini

I koala non è che abbiano una vita molto attiva. Praticamente passano quasi tutto il loro tempo sugli alberi di eucalipto. Sono animali notturni, quindi appena fa sera cominciano a mangiare foglie e gemme di eucalipto.

Quando non sono intenti a mangiare, stanno accovacciati nelle biforcazioni dei rami degli alberi, sonnecchiando.

Ogni tanto si ricordano di scendere a terra o per cambiare albero o per mangiare terra, sassolini e corteccia per aiutare la digestione. Durante il periodo riproduttivo, parte del tempo non dedicato all’alimentazione, viene speso per l’accoppiamento.

Potresti aver sentito parlare di koala killer. Beh, diciamo che questi animali tranquilli ogni tanto possono manifestare dei comportamenti insospettabilmente aggressivi. Di solito si vedono aggressioni fra maschi rivali, con morsi sulle spalle. Tuttavia, raramente, un koala infastidito può aggredire anche l’uomo, mordendolo e serrando la presa.

Dieta e alimentazione

koala albero

La dieta del koala è unica nel suo genere: praticamente mangia solo foglie e gemme di eucalipto. Strategia evolutiva non vincente, a dire il vero: se le piante di eucalipto dovessero diminuire, i koala non avrebbero più nulla da mangiare. Comunque sia, il fatto è che l’eucalipto è una pianta tossica per i mammiferi.

I P. cinereus riescono a mangiarlo solo perché nell’intestino presentano alcuni microrganismi che permettono di digerire la cellulosa.

Senza questi microrganismi, infatti, i koala non riuscirebbero assolutamente a digerirla. In particolare l’intestino cieco dei koala funziona come una specie di camera di fermentazione, ritardando il passaggio delle foglie e digerendo la cellulosa.

Così facendo, il koala riesce a eliminare in maniera efficace gli effetti velenosi dell’olio presente nelle foglie di eucalipto, anche grazie al fegato. Tuttavia i cuccioli di koala non hanno sin dalla nascita la flora intestinale giusta capace di digerire la cellulosa, motivo per cui ingeriscono i batteri indispensabili per la digestione mangiandosi le feci delle madri. I cuccioli di koala sono dediti alla coprofagia.

Ogni giorno un P. cinereus in media mangia circa mezzo kg di foglie e gemme di eucalipto. Il processo di masticazione è molto lungo: gli animali inghiottono le foglie solo dopo averle ridotte in bocca sotto forma di pasta molto fine.

Altra particolarità: in realtà le foglie di eucalipto sono povere di proteine e grassi, mentre sono ricche di fenoli e terpeni tossici. Un’alimentazione così povera ha richiesto che il koala si adattasse con un metabolismo molto basso, motivo per cui rimane fermo immobile anche per 18-19 ore al giorno, dormendo. Come animale, beve pochissimo, ricavando l’acqua di cui ha bisogno dalle foglie che mangia.

Curiosità sul koala

Ecco alcune piccole curiosità sul koala:

  • La durata di vita media di un koala in natura è di 13-18 anni, ma in cattività può arrivare anche a 20 anni
  • Il suo nome scientifico deriva dalla parola greca phaskolos che vuol dire marsupio, dalla parola greca arktos che vuol dire orso e dalla parola latina cinereus che vuol dire grigio. Il nome comune, invece, deriva dalla parola gula, un dialetto australiano noto come lingua daruk che ormai è estinto
  • In Australia sono stati trovati fossili di koala giganti estinti
  • Il koala è uno dei pochi mammiferi dotati di impronte digitali
  • Secondo l’IUCN, lo stato di conservazione del koala è classificato come “vulnerabile”
  • Quando sulle parole crociate trovate la definizione “Ne sono ghiotti i koala”, la risposta è “eucalipto”
  • Esiste il Pokémon koala: è Komala, Pokémon di tipo Normale di settima generazione che non si evolve da o in nessun altro Pokémom

Un koala come animale domestico?

Il koala, nonostante il suo aspetto pacioso, non è un animale domestico. È un animale selvatico, non da compagnia, impossibile da addomesticare. Inoltre in Australia è illegale detenere un koala come animale da compagnia a meno di non essere un’associazione di protezione o un rifugio per questi animali, con apposite autorizzazioni di detenzione.

 

Fonti

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare

Specie migratorie a rischio, sono fondamentali per il pianeta
Animali

Sono tante le specie migratorie a rischio di estinzione e questo potrebbe avere conseguenze devastanti sul nostro pianeta. Purtroppo proteggere questi animali non è semplici, proprio per la natura stessa della migrazione. C’è una Convenzione, siglata 40 anni fa da molti Paesi del mondo, che pone delle linee guida, che non sempre vengono rispettate. Come sempre, sono le attività umane a mettere a rischio la sopravvivenza di tanti animali migratori.