Kevin Richardson, l’uomo che sussurrava ai leoni
Kevin Richardson è conosciuto per la sua capacità di interagire e comunicare con i leoni, tanto da essere chiamato "Lion Whisperer".
Kevin Richardson ha trascorso buona parte della sua vita in Africa creando un canale comunicativo con le iene, e con quelli che sono dei veri e propri grossi gattoni: leopardi e ghepardi. Ma è con i leoni che la sua capacità empatica si è sviluppata e ampliata, tanto da garantirgli l’appellativo di The Lion Whisperer. La sua predisposizione alla comprensione del comportamento felino, ottenuta dopo anni di studio e anni di vita sul campo, ha del sorprendente e del meraviglioso.
Le immagini che lo immortalano insieme a leoni accoccolati tra le sue braccia, mentre giocano oppure lo abbracciano e si fanno grattare la pancia, è il segnale di come un atteggiamento positivo possa annullare le distanze linguistiche. Lo zoologo si è specializzato nell’interazione con i leoni bianchi, ospiti del parco di Broederstroom nei presi di Johannesburg, spartendo con loro spazi e ambiente. Tanto da entrare in confidenza e guadagnandosi la fiducia e da garantirsi un giaciglio tra il branco; una sorta di onore e rispetto da parte del Re della Savana.
Il lavoro di Kevin Richardons si compie con il supporto di un team addestrato alla cura e salvaguardia degli animali, essi sono protetti all’interno di un parco-santuario creato dallo zoologo per garantire la sopravvivenza della specie. All’interno dello spazio convivono, debitamente divisi, 39 leoni carnivori e svariate zebre ed antilopi erbivore, e il parco si sovvenziona attraverso documentari e grazie al film realizzato appositamente sul territorio dal titolo “Il leone bianco. Lo zoologo ha imparato attraverso tentativi e reazioni a comunicare con i leoni, rispettando il loro carattere, le loro singole predisposizioni, la innata territorialità e al contempo la voglia di socializzare.
La missione del parco è quella di salvare i leoni dal bracconaggio, la razza infatti è stata drasticamente colpita in soli 15 anni passando da 350.000 esemplari a soli 25.000. Si inizia a parlare di serio pericolo di estinzione, come sta accadendo per la tigre. Attraverso il film Kevin Richardons spera di colpire l’opinione pubblica e la sua sensibilità, nella speranza un giorno di poter organizzare incontri educativi all’interno del parco.