
È trascorso un anno dal salvataggio delle mucche Liberty e Indigo accolte presso il Farm Sanctuary, ad Acton in California, dove l’attore premio Oscar Joaquin Phoenix si è recato per una visita. Autore del salvataggio, in coppia con la fidanzata Rooney Mara, con il supporto delle rispettive madri e del regista Shaun Monson, l’attore aveva contrattato la liberazione dei due animali strappandoli direttamente dal macello californiano di Manning Beef.
[ghshortpost id=63896 title=”Joaquin Phoenix, vegano da quando ha 3 anni” layout=”post_inside”]
Durante la contrattazione erano presenti anche la fondatrice del Los Angeles Animal Save, Amy Jean Davis, e il presidente e cofondatore di Farm Sanctuary, Gene Baur, che avevano partecipato attivamente alla liberazione. I due animali, madre e figlio, sono stati ribattezzati in onore della sorella di Phoenix e del figlio di lei, scomparsi prematuramente. Il salvataggio è stato ripreso da Monson con l’obiettivo di ricavare un documentario, con l’intervento dello stesso Joaquin che ha voluto parlare della sua esperienza nei confronti dei macelli.
Joaquin Phoenix e il percorso vegan
Non può certo sorprendere l’attivismo di Phoenix grande sostenitore della scelta di vita vegan sin dalla più tenera età, un percorso che ha definito tutta la sua esistenza e anche quella della sua famiglia. La stessa compagna è un’attivista vegan e Phoenix ha sempre prestato il suo volto per la causa animalista e antispecista, che lo hanno portato spesso a scendere in campo in sostegno di uno stile di vita più cruelty-free. Per questo ha voluto constatare la buona salute delle due mucche, a un anno da loro salvataggio, raggiungendole presso la fattoria dove vivono libere e felici.
Averle strappate a morte certa e vederle scorrazzare sull’erba è stata una grande emozione per Joaquin, che si è spinto sin dentro il recinto accolto dagli stessi animali. Nel documentario l’attore parla del suo approccio verso il mondo vegan e sensibilizza sulla necessità di attuare comportamenti più rispettosi e consapevoli.
Celebrare la Terra per un giorno solo non basta, attuare scelte ecologiche e sostenibili potrebbe ridurre l’impatto dell’uomo sul Pianeta. Dimezzando i consumi in favore di una produzione più rispettosa, partendo dagli stessi allevamenti e dalle tecniche di agricoltura, in modo da ridurre l’impatto della presenza umana e la produzione di CO2.