Isole di plastica: cosa sono e dove sono
Le correnti oceaniche e i vortici marini posso sospingere i rifiuti e formare le cosiddette isole di plastica. Al mondo ce ne sono almeno cinque, di cui la più famosa è quella che risiede nel Pacifico settentrionale, tra le Hawaii e la California. Si chiama Great Pacific Garbage Patch, ma quello che si vede in superficie è solo la punta dell'iceberg, causa microplastiche invisibili.
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Se parliamo di isole di plastica, la nostra memoria potrebbe farci associare un nome famoso al problema: la Great Pacific Garbage Patch nell’Oceano Pacifico. Ma questa area, che è divenuta nota per il suo inquinamento da plastiche, non è l’unica a vantare tristi primati. La colpa è di correnti e vortici marini, che sospingono i rifiuti senza controllo.
Ci sono cinque vortici oceanici nel mondo che hanno, nel tempo, favorito un accumulo di plastiche e detriti in altrettante zone del mare. Il vortice dell’Oceano Pacifico è solo uno della cinquina, in quanto ha un suo gemello nella stessa area, più due altri parenti nell’Oceano Atlantico e uno in quello Indiano.
La Great Pacific Garbage Patch è l’isola che si è formata tra le Hawaii e la California ed è il risultato di uno dei vortici su citati. È forse l’accumulo di rifiuti più noto, anche se la maggioranza degli scarti non è visibile. La gran parte dei detriti sono infatti costituiti da microplastiche, di spessore pari o inferiore ai 5mm e per questo poco individuabili.
Ma questo non significa che non siano dannosi, visto che questi rifiuti sono spesso confusi dalle specie ittiche come alimento, con tutte le conseguenze del caso. Le sostanze di cui sono composte, inclusi coloranti e additivi, possono anche essere rilasciati in acqua, peggiorando la salute dei mari e dei suoi abitanti anche in modo indiretto.
Che cosa sono le isole di plastica
Il termine isole di plastica è “pittoresco” e realistico allo stesso tempo, in quanto evidenzia la gravità del problema di accumulo di rifiuti nei mari. Si calcola una dispersione di plastica in oceano pari a 8 tonnellate ogni anno. E questo porta a immaginare scenari apocalittici: si dice che entro il 2050 nel mare ci saranno più plastiche che pesci.
Le isole di plastica rendono più concreto il panorama che ci aspetta se non invertiamo la tendenza, riducendo il consumo di materiali plastici e riciclando in modo corretto quelli che affollano le nostre case. Se è vero che la plastica impiega dai 100 ai 1000 anni per degradarsi, possiamo anche capire l’entità del danno.
In mare, le correnti ed i vortici oceanici, ma anche i venti di superficie, fanno in modo che i detriti si muovano e si accumulino in alcune zone specifiche. Al mondo ci sono 5 vortici famosi, che hanno favorito la nascita di altrettante isole di plastica. Si tratta di montagne di rifiuti, che nel complesso raggrupperebbero quasi 270mila tonnellate plastiche.
Ma se pensiamo che queste isole siano visibili da satellite e che si impongano come ammassi densi di rifiuti, dobbiamo prepararci a cambiare idea. Le microplastiche infatti rendono più difficile quantificare il danno. In compenso le stime di campionamento non lasciano spazio a dubbi. Ci sono isole da 700mila chilometri quadrati e altre che superano i 15 milioni, il doppio rispetto all’estensione degli Stati Uniti.
Quali sono le isole di plastica maggiori al mondo
Le correnti oceaniche, come visto, possono muovere e far accumulare i rifiuti in zone precise. Ci sono cinque vortici che hanno favorito l’insorgenza delle isole di plastica maggiori. Per l’esattezza il vortice del Nord Atlantico, quello del Pacifico settentrionale, quello dell’Atlantico meridionale, quello del Pacifico meridionale e quello dell’Oceano Indiano.
I cinque grandi vortici non aiutano solo la circolazione delle acque oceaniche, ma purtroppo anche a spostare i detriti marini, anche quelli artificiali come le plastiche, nel mondo. E siccome le spiagge sono cariche di rifiuti di ogni tipo che finiscono in acqua, quelli che non affondano e non si biodegradano subito, tendono a peggiorare la salute dei mari alimentando le isole spazzatura.
Great Pacific Garbage Patch
La Great Pacific Garbage Patch, situata tra le Hawaii e la California, è una delle isole di plastica più conosciute al mondo. La sua area è di oltre 1,6 milioni di chilometri quadrati, pari a tre volte la superficie della Francia. La zona è composta da milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, tra cui bottiglie, sacchetti e microplastiche.
Indian Ocean Garbage Patch
Un’altra famosa isola di plastica è la Garbage Patch dell’Oceano Indiano, situata al largo delle coste africane. Si stima che sia due volte più grande del Texas e contenga circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica.
The North Pacific Subtropical Gyre
Il vortice subtropicale del Pacifico settentrionale, noto anche come vortice dei rifiuti del Pacifico, è un’isola di plastica situata tra il Giappone e le Hawaii. Si stima che abbia una dimensione di 700mila chilometri quadrati e contenga circa 80.000 tonnellate di rifiuti di plastica.
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