Isolamento acustico: le soluzioni di bioedilizia per pareti e soffitto
L'isolamento acustico è un fattore fondamentale da considerare, quando si passa lungo tempo in casa. I rumori molesti provenienti dall'esterno, oppure generati da altri condomini, possono infatti disturbare il sonno e la serenità quotidiana. Quando si ristruttura casa, però, serve avere attenzione all'ambiente e utilizzare materiali a basso impatto, come quelli previsti dalla bioedilizia. Ecco quindi alcune soluzioni isolanti e sostenibili per pareti e soffitti.
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Ottenere un buon isolamento acustico è fondamentale per vivere un’esistenza domestica tranquilla e priva di stress, lontana dai rumori molesti provenienti dall’esterno.
Il traffico stradale, fragori improvvisi, l’abbaiare continuo dei cani, il rumore generato dagli altri condomini mentre camminano oppure spostano i mobili: si tratta di condizioni che, a lungo andare, possono mettere a repentaglio il sonno e la serenità.
Per farlo è tuttavia necessario prestare anche attenzione all’ambiente, perché i materiali che si utilizzano per rinnovare l’abitazione non siano inquinanti oppure ottenuti da risorse scarse in natura. Su questo fronte, giunge in soccorso la bioedilizia: un modo di progettare e costruire edifici rispettosi per il Pianeta.
Ma quali sono le soluzioni migliori per le pareti e il soffitto?
Prima di cominciare, è utile verificare l’effettivo livello di rumore che si viene a creare all’interno dell’abitazione, sia con una delle tante app per smartphone che misurano i decibel che tramite una misurazione professionale.
Dopodiché, ci si affida a un buon architetto per ottenere la soluzione più adatta alla propria casa: di seguito, qualche consiglio utile.
Cosa è la bioedilizia
Come accennato in apertura, le ristrutturazioni degli edifici e degli ambienti domestici dovrebbero sempre avvenire nel pieno rispetto dell’ambiente, affinché le necessità di abitazione non vadano a detrimento delle risorse naturali.
Ed è proprio di questo che si occupa la bioedilizia: una modalità di progettazione, costruzione e manutenzione degli edifici rispettosa dell’ambiente, il più possibilmente vicina all’impatto zero.
Conosciuta anche come bioarchitettura, questa disciplina si basa su alcuni concetti cardine, tutti sempre elaborati in una profonda ottica ambientale:
- L’analisi del territorio e della sua geografia, affinché le vecchie e le nuove costruzioni si possano inserire in modo armonico con l’ambiente naturale autoctono;
- La scelta dei materiali di costruzione, meglio se di origine completamente naturale, riciclati e prodotti con un livello molto basso di emissioni climalteranti;
- I consumi energetici, che dovranno essere studiati sia in fase di progettazione affinché la casa permetta di risparmiare sia sull’energia elettrica che sul gas e, di conseguenza, ridurne l’impatto sul Pianeta;
- Lo studio degli spazi, affinché non siano solo confortevoli da vivere, ma anche completamente sani e privi di sostanze tossiche che potrebbero essere sprigionate da elettrodomestici oppure dall’uso di vernici di bassa qualità.
Ecco perché, quando si decide di rinnovare casa installando dei sistemi d’isolamento acustico, è sempre necessario affidarsi alla bioedilizia: una filosofia che ha davvero a cuore le sorti del globo, tanto da spingere alla costruzione di edifici sempre più a impatto zero e nel rispetto di specie vegetali e animali.
Isolamento acustico: perché è importante
Come già spiegato, ottenere un buon livello di isolamento acustico è indispensabile per vivere un’esistenza domestica pacifica e priva di rumori domestici. Un proposito, quello di aumentare l’isolamento della propria abitazione, che apporta benefici a due vie:
- Chi sceglie l’isolamento acustico può godere di una permanenza in casa senza stress, nel massimo del silenzio. Le soluzioni di bioedilizia oggi disponibili sono infatti molto efficaci nel ridurre o azzerare il rumore esterno, anche quello generato dal traffico più intenso;
- Ridurre il disturbo per gli altri, poiché tutti noi produciamo suoni poco graditi in casa, che potrebbero arrecare fastidio ad altri condomini e vicini. Con l’isolamento acustico non solo si tamponano i suoni provenienti dall’esterno, ma anche quelli da noi stessi generati: si pensi al rumore intenso della lavatrice o, ancora, alla presenza di animali domestici.
Isolare pareti e soffitti con la bioedilizia
Sono tanti i materiali e le soluzioni di bioedilizia disponibili per isolare la propria abitazione dal punto di vista acustico. E l’installazione è solitamente molto semplice, perché si tratta di fissare degli appositi pannelli o fibre naturali alle pareti, anche semplicemente con l’ausilio di appositi collanti.
Ma quali sono i materiali oggi più utilizzanti all’interno delle abitazioni? Di seguito, una selezione dei principali.
Pannelli acustici in sughero
Il sughero è da sempre un materiale molto versatile, non solo poiché è facile lavorarlo nella forma desiderata, ma anche perché presenta delle proprietà notevolmente assorbenti. La sua struttura prevede infatti non solo una fibra “a nido d’ape”, ma anche la presenza di grandi spazi vuoti, ideali per attutire i rumori.
Per le abitazioni da ristrutturare, di solito si utilizzano dei pannelli prefabbricati, da fissare alla parete e al soffitto con chiodi oppure collante, per poi essere ricoperti di vernice, stucco oppure cartongesso.
Sul fronte pratico, questi pannelli possono attutire rumori molto alti – anche superiori ai 100 decibel – con costi mediamente contenuti. Dal punto di vista ambientale, si tratta di un materiale completamente naturale, riciclabile e biodegradabile: l’impatto sul Pianeta è quindi molto ridotto.
Pannelli acustici in legno
Dalle proprietà molto simili a quelli in sughero, i pannelli isolanti in legno sono probabilmente la soluzione più diffusa sul mercato. Non solo sono molto pratici da applicare, ma presentano anche un prezzo molto ridotto, adatto a tutte le tasche.
Le performance nell’attutire i rumori molesti sono abbastanza buone – soprattutto per i suoni molto alti, superiori ai 120 decibel – e l’impatto ambientale praticamente nullo.
Questi pannelli vengono infatti realizzati recuperando legni di scarto, come ad esempio gli avanzati di falegnamerie dedite alla produzione dei mobili, poi sbriciolati e compattati fra di loro per ottenere una soluzione resistente, duratura nel tempo e facile da ricoprire sia con le vernici che con il cartongesso.
Isolanti in fibre tessili
Non vi sono però soluzioni solo rigide, come appunto i pannelli in sughero oppure in legno, ma anche proposte più versatili e malleabili a base di fibre tessili. Il vantaggio della loro applicazione è la possibilità di isolare anche pareti irregolari o con percorsi intricati di canaline, fermacavi e tubi idraulici.
Fra le tipologie più diffuse, si elencano:
- Isolanti in fibra di lino: è uno dei materiali più sostenibili poiché facile da coltivare e disponibile anche a chilometro zero. Il lino presenta delle proprietà statiche elevatissime e la sua natura porosa, soprattutto quando ancora grezzo, ne garantisce una ottima assorbenza per il rumore;
- Isolanti in fibra di lana: similmente al lino, anche la lana può essere un materiale sostenibile, soprattutto quando deriva dalla lavorazione degli scarti di manifatture e aziende dell’abbigliamento, così da costituire un circolo virtuoso che trasforma i rifiuti in materiali preziosi. Ancora, più gli allevamenti di pecore – dalle quali, come noto, la lana viene ricavata – sono tradizionali e biologici, maggiore è la sostenibilità del prodotto che si andrà a utilizzare;
- Isolanti in fibra di canapa: la canapa è una pianta che, negli ultimi anni, sta ottenendo un vera e propria rivincita. Non solo è molto economica, ma è anche duratura nel tempo e soprattutto elastica. Sul fronte dell’isolamento dal rumore, la canapa ha performance del tutto sovrapponibili alle fibre tessili di derivazione animale e, ancora, presenta una buona capacità fonoassorbente.
Altri interventi per l’isolamento acustico
Come facile intuire, applicare pannelli assorbenti alle pareti e al soffitto non è una soluzione sufficiente per dire addio ai rumori più molesti, è necessario intervenire anche su altri fronti:
- Ristrutturare porte e finestre, per sostituire vecchie guaine ormai logorate e installare i doppi vetri, se non ancora presenti. La camera d’aria che si viene a creare tra un vetro e l’altro attutisce in modo significativo i suoni che provengono dall’esterno;
- Puntare sui tessili della casa, poiché contribuiscono a ridurre i rumori molesti. Oggi esistono addirittura in commercio le cosiddette tende fonoassorbenti, realizzate in fibre molto spesse e capaci di creare una barriera tra il mondo esterno e l’interno della propria abitazione.
Fonti
- Architettura sostenibile e bioedilizia – Wikipedia;
- How to soundproof a room – The Family Handyman.