Isola dei Conigli a Lampedusa: curiosità e come arrivare
L'isola dei conigli di Lampedusa, in Sicilia, è un piccolo tesoro di sabbia bianca e acque incontaminate. Un luogo dove è la biodiversità la protagonista.
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L’Isola dei Conigli è nota come la spiaggia più bella del mondo e, in effetti, è un luogo davvero mozzafiato. Spesso, quando pensiamo a spiagge paradisiache, ci vengono in mente i Caraibi, Maui o le Hawaii, ma in realtà i luoghi “da sogno” sono anche dietro casa nostra. L’Isola dei Conigli, anche nota come “la spiaggia dei conigli”, ne è un esempio cristallino.
Custodita nella parte a sud ovest di Lampedusa, l’ ìsula dî Cunigghi, così nota in dialetto siciliano, è stata votata dagli utenti di TripAdvisor come la più bella isola del mondo nel 2013, come la più bella d’Europa per diversi anni dal 2014 al 2019. L’isola è apprezzata non solo per le sue spiagge, ma anche per la fauna e la flora che custodisce e protegge sia sott’acqua che sulla terraferma.
Tartarughe marine, piccoli animali, piante e fiori, gabbiani e uccelli migratori: l’Isola dei Conigli di Lampedusa è un esempio di biodiversità affascinante, un piccolo mondo da proteggere e custodire.
Ma perché si chiama così? E come visitare questo luogo incantato? Vediamo tutto quello che devi sapere per organizzare la tua vacanza.
Dove si trova la Spiaggia dei Conigli?
Con la sua sabbia bianca e sottile e le sue acque cristalline, di un suggestivo colore turchese, l’Isola dei Conigli si trova in Sicilia, dove molte spiagge hanno Bandiera Blu, non molto lontano dalla costa di Lampedusa (nella zona a sud ovest dell’isola), che a sua volta fa parte dell’arcipelago delle isole Pelagie.
In pochi e rari casi, l’Isola dei Conigli si unisce con la costa attraverso un un piccolo istmo sabbioso, lungo circa 30 metri, che si viene a formare durante la bassa marea.
Perché l’Isola dei Conigli si chiama così?
All’origine del singolare nome dell’Isola dei Conigli potrebbe esservi, ironicamente, un banale errore di traduzione. L’isola non va confusa, innanzitutto, con l’omonima Isola dei Conigli del Mar del Giappone, il cui nome deriva proprio dalla presenza di numerosi conigli sul territorio.
L’isola siciliana in realtà deve il suo nome all’ammiraglio Smith, che nel 1824 per primo la definì “Rabit Island”, dove “Rabit” altro non era che una parola in lingua araba che vuol dire “legame”, a indicare l’istmo che raramente collega l’isolotto alla costa.
Da qui all’aggiungere una B alla parola Rabit, il passo è stato breve, così l’isola è stata ribattezzata con il nome di “Rabbit Island”, Isola dei Conigli.
Secondo altre fonti, però, il nome potrebbe essere dovuto a un gruppo di conigli che, sempre approfittando del temporaneo collegamento di sabbia con la costa, si erano addentrati nell’incantevole isola, per poi non riuscire più a tornare indietro a causa dell’alta marea. In questo luogo, i conigli si sarebbero quindi riprodotti e stabiliti definitivamente.
Qualunque sia il motivo di questo nome tanto evocativo, sembra che sia determinante proprio il piccolo ponticello di sabbia che emerge dalle acque cristalline e lega l’isola alla terraferma.
Curiosità sull’isola
In quanto parte della Riserva Naturale “Isola di Lampedusa”, nelle acque dell’isola dei Conigli è vietata la navigazione e le attività, come la balneazione e le escursioni subacquee, devono avvenire nel completo rispetto delle regole volte a tutelare questo ecosistema naturale.
Nell’ottica di salvaguardare la flora e la fauna dell’isola, ogni anno un gruppo di volontari si prende cura della spiaggia, sorvegliandola in special modo durante il periodo estivo.
Un rifugio per tartarughe e altri animali
L’isola dei Conigli rappresenta una sorta di rifugio sicuro per le tartarughe. Meravigliose sono, ad esempio, le Caretta Caretta che ogni anno depongono le uova sulla sabbia. Qui trovano riparo anche tanti altri animali, come gli uccelli migratori, che da Aprile e per tutta l’estate vengono accolti da una natura incontaminata.
Flora e fauna sono quelli che caratterizzano le coste nord-africane.
Qui nell’isola dei Conigli vive anche una particolare lucertola, la Psammodromus algirus, normalmente presente in ben altri territori, come in Marocco, Algeria e Tunisia. Infine, questo piccolo tesoro di sabbia e mare è anche la casa del cosiddetto gabbiano reale, che nidifica e vive sulle zone scogliere dell’isola.
Come si raggiunge l’Isola dei Conigli?
Dal momento che si tratta di un’area protetta, accedere all’isola dei Conigli richiede un pizzico di organizzazione. Oggi più che mai, infatti, chi vuole visitare o sostare in loco dovrà farlo rispettando alcune regole. Come abbiamo anticipato, ad esempio, non è possibile andare in barca in questa zona ed il numero dei visitatori dovrà essere contingentato.
Alla spiaggia si può accedere a piedi, attraverso un sentiero lungo circa 800 metri. Il terreno dovrà essere percorso con calzature adatte a un fondo roccioso e scivoloso. Inoltre, all’interno della riserva non è possibile usufruire di servizi di salvataggio, di assistenza medica, punti di acqua potabile o bar, né di servizi igienici.
Isola dei conigli: prenotazione
Per una migliore organizzazione, e per favorire un turismo davvero sostenibile, è necessario effettuare un’apposita prenotazione per visitare l’isola dei Conigli. La zona infatti può ospitare un limitato numero di persone, per cui è opportuno prenotare con anticipo.
Gli orari di prenotazione vanno generalmente dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. I visitatori, massimo 2 persone, possono fermarsi nella baia solo per una delle due fasce orarie. Inoltre, i visitatori possono prenotare un solo turno a settimana, al termine del quale dovrebbero lasciare la spiaggia.
Per maggiori informazioni e per prenotare il tuo turno, visita il sito Isoladeiconigli.it. Oppure, dai un’occhiata alla pagina Facebook Riserva Naturale Isola di Lampedusa o al sito di Legambiente Prenotazionespiaggiaconigli.it. L’accesso all’isola è gratuito.