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Irrigazione orto fai da te e senza sprechi: 5 consigli

Anche con i sistemi fai da te d'irrigazione per l'orto è possibile evitare gli sprechi d'acqua, diminuendo i propri consumi idrici. Dal recupero dell'acqua piovana al riciclo di quella di cottura, passando per i sistemi di irrigazione a goccia oppure a pioggia: sono tante le soluzioni per rendere il proprio campo coltivato più sostenibile. E si tratta di soluzioni solitamente economiche, da realizzare anche con elementi di riciclo.

Irrigazione orto fai da te e senza sprechi: 5 consigli

Fonte immagine: Pexels

Con l’irrigazione dell’orto fai da te è possibile evitare gli sprechi d’acqua? In un periodo storico caratterizzato da temperature estive in crescita, e dal rischio siccità sempre presente, è doveroso ridurre i propri consumi idrici. E questo vale anche per le attività di giardinaggio e coltivazione, ambiti dove le richieste d’acqua sono purtroppo mediamente elevate. Fortunatamente, anche a livello amatoriale è possibile ottimizzare l’irrigazione, con facili e utili consigli per non sprecare nemmeno una goccia d’acqua.

Massimizzare la resa del proprio sistema di irrigazione è abbastanza semplice: a volte basta solo eliminare delle cattive abitudini, altre serve un po’ di manualità per creare tubi di distribuzione ad hoc e piccoli bacini di recupero dell’acqua. Di seguito, qualche utile idea.

Irrigazione orto fai da te e senza sprechi: come fare

Come già accennato, sono molte le idee che si possono realizzare per ottenere un’irrigazione dell’orto senza sprechi idrici, il tutto grazie al fai da te. Dalle soluzioni per il recupero dell’acqua piovana, passando a un rinnovato sistema di distribuzione nell’orto, è possibile fare davvero molto. Ecco, allora, cinque utili consigli da realizzare sin da subito, facili ed economici.

Irrigare l’orto: come recuperare l’acqua piovana

Barile di acqua piovana
Fonte: Pixabay

Il primo e fondamentale passo per irrigare l’orto senza sprechi è, come facile intuire, recuperare quanta più acqua piovana possibile. E farlo non richiede un grande investimento, poiché si possono riciclare tanti materiali già a disposizione nel proprio giardino.

Il metodo più semplice è quello di procurarsi una botte in legno – oppure un contenitore di dimensioni analoghe, anche da recupero – e posizionarlo in giardino. Nel corso dei mesi primaverili accumulerà una grande quantità d’acqua, che potrà essere poi impiegata in estate per irrigare l’orto. Se, tuttavia, si vuole un sistema ancora più efficiente, vi sono due opzioni aggiuntive:

  • Reti e filtri: applicare delle reti a maglia stretta, come ad esempio una tela da zanzariera, sull’apertura della botte permette di evitare che foglie, rami e altri detriti finiscano in acqua;
  • Tubi di distribuzione: per chi ha sufficiente manualità, si può praticare un foro a lato della botte, dove montare dei tubi per irrigazione, dotati di apposito rubinetto di apertura e chiusura. Il fissaggio del tubo alla struttura può avvenire con l’apposito silicone resistente all’acqua;
  • Grondaie: un’idea interessante è quella di posizionare le botti di raccolta al di sotto degli scarichi delle grondaie, ciò permetterà di accumulare acqua in modo più rapido.

Annaffiare l’orto: l’acqua domestica di recupero

Gli sprechi d’acqua all’interno delle nostre abitazioni sono moltissimi e, purtroppo, spesso è difficile accorgersene. Eppure quest’acqua può essere recuperata per irrigare l’orto oppure annaffiare le piante ornamentali, in modo semplice e veloce. Ma quale acqua recuperare?

  • Acqua della doccia: a meno che non si disponga di una caldaia davvero vicina alle tubature del bagno, quando si apre il rubinetto della doccia bisogna attendere qualche istante prima che l’acqua calda inizi a sgorgare. Si tratta di uno spreco fino a 15 litri d’acqua, che può essere semplicemente recuperata con un catino oppure un secchio e poi usata nell’orto;
  • Acqua di cottura: anche l’acqua di cottura, come ad esempio quella della pasta oppure di bollitura delle verdure, può essere recuperata per irrigare l’orto. Anzi, si tratta anche di una soluzione fertilizzante, perché ricca di amidi e di altre sostanze nutritive. È tuttavia indispensabile che l’acqua non sia salata, perché danneggerebbe sia le piante che il terreno;
  • Acqua del condizionatore: anche l’acqua che si accumula nei serbatoi del condizionatore può essere impiegata per annaffiare l’orto, tenendo però presente come sia normalmente demineralizzata, quindi priva di sostanze nutritive per le piante. È quindi utile per raffreddare il terreno e rinvigorire delle coltivazioni appassite dal sole, ma non può essere l’unica soluzione scelta per annaffiare l’orto.

Irrigazione a goccia per l’orto

Anche scegliere un sistema di irrigazione a gocciolamento permette di risparmiare grandi quantità d’acqua. In genere, questo sistema funziona grazie a speciali tubi dotati di forellini a distanza regolare che, con il passaggio dell’acqua attraverso il tubo stesso, generano un effetto gocciolante.

Lo si può facilmente riprodurre anche a casa, ad esempio recuperando un vecchio tubo di gomma per irrigazione e praticando dei fori con l’aiuto di una punta di chiodo scaldata, a circa 30 centimetri gli uni dagli altri. Il consumo medio è dagli 1 ai 5 litri all’ora, contro le decine dell’annaffiatura classica.

Irrigazione a pioggia

Irrigazione a pioggia
Fonte: Pixabay

Simile all’irrigazione a gocciolamento, ma dalla portata ovviamente più ampia, l’annaffiatura a pioggia permette di risparmiare acqua rispetto al classico tubo per annaffiature. Anche in questo caso è possibile realizzare un piccolo sistema fai da te, collegando all’estremità dei tubi un erogatore di recupero: da un vecchio annaffiatoio per piante in vaso fino a erogatori della doccia di recupero.

Bisogna però prestare attenzione alle piante più delicate, quelle che non sopportano un’eccessiva caduta d’acqua sulle loro foglie o tendono a sviluppare muffe e funghi in ambienti eccessivamente umidi.

Risparmia acqua scegliendo l’orario giusto

Può sembrare banale, ma è possibile risparmiare quantità d’acqua importanti anche solo scegliendo gli orari giusti per irrigare il proprio piccolo campo. Questo perché, nei momenti della giornata in cui la temperatura è minore, l’evaporazione dell’acqua e più lenta e quantità maggiori vengono quindi assorbite dal terreno.

Ma quando irrigare? Il consiglio è quello di procedere la mattina presto, subito dopo l’alba, oppure la sera poco dopo il tramonto. La più efficace è la seconda modalità, considerando come pian piano che ci si avvicina alla notte le temperature tendono a scendere e, di conseguenza, l’evaporazione è ancora più lenta.

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