L‘ippopotamo è un mammifero erbivoro che vive solo in Africa. Di dimensioni assai imponenti, ha un caratterino notevole, nonostante il suo aspetto pacioso, è abbastanza pericoloso per l’uomo. Una piccola curiosità, esiste una dea egizia raffigurata in vesti di ippopotamo: se avete visto la recente serie Marvel Moonknight su Disney+ sapete di chi sto parlando.
È la dea Tauret o Tueret o Ipetueretemkhetnut, protettrice delle donne incinte, dei bambini e del sonno. Madre del sole, aiutava nella sua rinascita quotidiana, oltre ad accompagnare i defunti a rinascere.
È un animale erbivoro, ma l’ippopotamo è un animale pericoloso per l’uomo. Anzi, secondo il Sun, l’ippopotamo è il mammifero più aggressivo al mondo. La sua mole (pesa circa 2,5 tonnellate), unita ai denti molto lunghi e affilati possono provocare gravi lesioni alle persone (potenzialmente potrebbe inghiottire un uomo intero).
Inoltre ha un carattere abbastanza permaloso e irascibile. Pensa che in Africa ogni anno gli ippopotami uccidono più di 500 persone, schiacciandole, ferendole a morte o rovesciando le imbarcazioni su cui navigano, di sicuro più di quanto non facciano leoni, leopardi, rinoceronti, elefanti e bufali messi insieme.
Il fatto è che l’ippopotamo è un animale molto territoriale. Aggiungi a questo il fatto che quando si sente in pericolo, diventa aggressivo ed ecco spiegato il perché di questa sua nomea.
L’ippopotamo adulto in pratica non ha predatori. È talmente grande e irascibile che anche leoni e coccodrilli ci pensano bene prima di aggredirlo. E quando lo fanno spesso rischiano la morte. I cuccioli di ippopotamo, invece, talvolta vengono predati da leoni, coccodrilli e iene, sempre a rischio della loro vita, perché se mamma ippopotamo se ne accorge, sono guai.
La forza del morso di un ippopotamo è di 1.800 PSI, con denti che arrivano ad essere lunghi anche 50 cm. Non è certo il morso più forte del mondo, ma pur sempre notevole per essere un erbivoro. Per darti un’idea, ecco la potenza del morso di diversi animali:
L’ippopotamo è un animale erbivoro. Tende a nutrirsi di graminacee, non facendo grosse differenze fra quelle a crescita spontanea e quelle coltivate, causando spesso gravi danni agli agricoltori che sono costretti a costruire barricate per cercare di evitare che invada i campi. Spesso con scarsi risultati, visto che buttano giù qualsiasi barriera.
Arrivano a pascolare anche a 2-3 km di distanza dal loro specchio d’acqua di riferimento. In caso di necessità, possono introdurre nella loro dieta anche carcasse, documentati anche casi di cannibalismo.
L’ippopotamo non è un animale ruminante, ma la conformazione del suo apparato digestivo è abbastanza peculiare. Ha un grosso stomaco ricurvo diviso in quattro cavità, cosa che serve a rallentare il transito del cibo nell’intestino aumentando l’assimilazione dei nutrienti.
Il transito dura 24 ore, anche se parte del cibo potrebbe non essere digerito subito e fungere da riserva.
Come tosaerba è bravissimo: riesce a tagliare l’erba alla base sfruttando le sue labbra. Tende ad alimentarsi soprattutto al tramonto e di notte, quando le temperature sono più miti.
L’ippopotamo vive solamente in Africa. Tende a prediligere gli ambienti acquatici come fiumi, laghi e acquitrini vicino a praterie erbose. Se ne trovano esemplari nelle zone dell’Africa sub-sahariana fino ad arrivare a 2.000 metri di quota, sopporta bene le basse temperature anche fino a 0°C.
Sono presenti ippopotami anche nella valle del Nilo, ma non superano Khartum, nel Sudan. Ne troverai esemplari nello Swaziland e nella Repubblica Sudafricana.
Nel Sahara e zone vicine non ce ne sono più a causa dei cambiamenti climatici. Pare che ci siano, però, alcuni ippopotami su Magia, un’isoletta dell’Oceano Indiano separata dalla Tanzania da un braccio di mare dalle acque poco profonde.
Il nome scientifico dell’ippopotamo è Hippopotaus amphibius, della famiglia Hippopotamidae. Il nome deriva da una forma latinizzata dal greco antico, “hippopotamos” che vuol dire cavallo di fiume, da hippos, cioè cavallo e potamos, cioè fiume. Amphibius, invece, è di nuovo una forma latinizzata della parola greca che vuol dire “che vive una doppia vita”.
L’ippopotamo pesa 1.500-1.800 kg se maschio e 1.300-1.500 kg se femmina. Non è certo l’animale più pesante al mondo. Il rinoceronte bianco, per esempio, pesa 2.300 kg (maschi) e 1.800 kg (femmine). Ma l’animale più pesante al mondo in assoluto è la balenottera azzurra.
L’esemplare più grande mai registrato pesava 199 tonnellate, ma in media pesano 130 tonnellate. La Statua della Libertà, senza basamento, pesa 140 tonnellate.