Intossicazione da liquirizia: sintomi e rimedi
A cosa porta un abuso nel consumo di liquirizia e quali campanelli d’allarme monitorare per scongiurare disturbi e fastidi: le info utili.
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Ampiamente utilizzata sia in cucina sia in ambito fitoterapico, la liquirizia è un arbusto legnoso dalle cui radici si ricava una sostanza ricca di proprietà benefiche. La presenza di glicirrizina, ad esempio, assicura agli estratti di questa pianta un potenziale antinfiammatorio e cicatrizzante in grado di lenire diversi disturbi dell’apparato gastrico, mentre ai flavonoidi si deve un effetto antispastico.
L’assunzione della liquirizia può avvenire in diversi modi, sotto forma di succo, radici, tisane, tintura madre e compresse: in ogni caso, la quantità che è possibile consumare quotidianamente non è illimitata e gli effetti negativi causati da un abuso di questa sostanza naturale possono essere anche molto pericolosi. Ecco perché è importante conoscere le dosi consigliate e identificare fin da subito i segnali che denotano una possibile intossicazione da liquirizia.
Liquirizia e dosi consigliate
Come accennato, consumare illimitatamente prodotti a base di liquirizia può arrecare danni alla salute: la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di non superare i 2 milligrammi per chilogrammo di peso al giorno. Le conseguenze negative sono dovute principalmente agli effetti indesiderati causati dalla glicirrizina, sostanza che può influire negativamente sul livello di potassio nel sangue portandolo sotto il livello di guardia ed esponendo al rischio di sviluppare ipopotassiemia e aumento della pressione arteriosa.
Sintomi dell’intossicazione
Un’eccessiva assunzione di liquirizia può quindi generare una serie di disturbi specifici. Conoscere i principali sintomi dell’intossicazione è importante per scongiurare conseguenze molto pericolose e per capire quando è necessario ricorrere tempestivamente all’aiuto del medico. Come accennato, elevate dosi di liquirizia riducono bruscamente i livelli di potassio nel sangue con la conseguente manifestazione di alcuni sintomi:
- debolezza;
- cefalea;
- pressione elevata;
- spasmi muscolari;
- battito cardiaco irregolare o tachicardia.
Esistono alcuni casi documentati di persone che hanno manifestato questi sintomi in seguito all’assunzione di dosi eccessive di liquirizia, fastidi che possono far pensare erroneamente al pericolo di un attacco cardiaco imminente derivando, invece, da una vera e proprio intossicazione da liquirizia.
Alcuni degli effetti collaterali, inoltre, possono manifestarsi in forma piuttosto grave nei soggetti che soffrono di pressone alta o di specifiche patologie cardiache, di diabete o di malattie renali. Se è vero che l’interazione con alcuni farmaci, come la digossina, può inasprire notevolmente i sintomi, è altrettanto risaputo che la liquirizia può interagire con i medicinali anti-ipertensivi e diuretici così come con i contraccettivi orali.
Rimedi
In presenza di uno o più sintomi che possono ricondurre al consumo eccessivo di liquirizia, soprattutto se si nota un ritmo cardiaco irregolare, è importante recarsi dal medico per escludere altre patologie o disturbi. Sospendere il consumo di questa sostanza rappresenta il primo rimedio da adottare, tuttavia per non correre il rischio di andare incontro a una possibile intossicazione è preferibile evitare di ingerire grandi quantità di liquirizia in una sola volta. Sarà il medico a consigliare, eventualmente, l’assunzione di farmaci o di altri preparati qualora i disturbi non cessino semplicemente interrompendo l’assunzione.