Inquinamento: 400.000 morti l’anno in Europa
L'inquinamento è responsabile di 400000 morti in Europa ogni anno: è quanto rivela una nuova analisi condotta dall'EEA sulle contaminazioni ambientali.
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L’inquinamento causa almeno 400.000 morti l’anno in Europa. È questa la preoccupante statistica resa nota dall’EEA, l’Agenzia Europea dell’Ambiente. Almeno un decesso su otto nel Vecchio Continente può essere ricollegato alle scarse condizioni ambientali.
Secondo quanto riferito dall’EEA, circa il 13% di tutte le morti annuali in Europa può dipendere da varie forme di inquinamento. Non solo quello atmosferico, la forma che più contribuisce a ridurre le condizioni di salute dei cittadini, ma contribuiscono anche la contaminazione delle acque, l’esposizione a sostanze chimiche e addirittura anche l’inquinamento sonoro. Per questa ragione, l’EAA chiede che vengano prese delle decisioni immediate per ridurre simili rischi. Così spiega Virginijus Sinkevicius, commissario europeo per l’ambiente:
Un’azione forte è necessaria per proteggere i più vulnerabili. Vi è un chiaro collegamento tra lo stato dell’ambiente e la salute della popolazione. Tutti devono capire che preoccupandoci per il Pianeta non stiamo solo salvando gli ecosistemi, ma anche delle vite.
Dalla recente analisi dell’EAA, di 630.000 morti premature nel Vecchio Continente, almeno 400.000 sono connesse all’inquinamento. Per la maggior parte dei casi, la responsabile è la scarsa qualità dell’aria, con smog a livelli record, pericoloso particolato inalato e conseguenti problemi respiratori e cardiaci. Ma un peso rilevante è dovuto anche ai cambiamenti climatici, ad esempio con l’aumento delle temperature e le ondate di calore, che determinano la morte di soggetti a rischio come gli anziani.
Il problema più grave deriva però dall’esposizione multipla a queste forme di inquinamento. Un soggetto sottoposto all’azione dello smog sarà probabilmente esposto anche al contatto con contaminanti e sostanze chimiche, acque non salubri e molto altro ancora.
Le persone sono esposte contemporaneamente a più rischi – inclusi aria, acqua, sostanze chimiche e inquinamento sonoro – i quali si combinano fra di loro e agiscono all’unisono per danneggiare la salute.
In merito ai Paesi europei più a rischio, vi è un disequilibrio tra nazioni centrali e occidentali rispetto agli stati dell’Est. In Norvegia le morti attribuite all’inquinamento sono il 9% l’anno, una percentuale che sale al 27% in Albania e in Bosnia-Erzegovina. Considerando solo i Paesi appartenenti o candidati all’Unione Europea, quindi un gruppo più ridotto rispetto alla geografia del Vecchio Continente, i rischi più elevati si registrano con il 19% di Serbia e Romania.
Fonte: BBC