
Chi è tenuto a pagare l'IMU?(www.greenstyle.it)
Con l’avvicinarsi della scadenza dell’acconto dell’IMU 2025, molti contribuenti si pongono domande sulle modalità di pagamento e modifiche.
L’IMU, acronimo di Imposta Municipale Propria, è un tributo patrimoniale che colpisce chiunque possieda immobili o terreni agricoli. Quest’anno, il termine per il pagamento della prima rata dell’IMU è fissato al 16 giugno, mentre la seconda rata, o saldo, dovrà essere versata entro il 16 dicembre. È essenziale tenere a mente queste scadenze per evitare sanzioni e interessi aggiuntivi.
L’IMU colpisce non solo i proprietari di immobili, ma anche chi detiene diritti di godimento, come usufrutto o comodato d’uso. Tuttavia, non tutti sono obbligati a pagare, grazie a diverse esenzioni e riduzioni. Le principali esenzioni comprendono:
- Abitazione principale: esente, a meno che non si tratti di immobili di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9).
- Immobili in comodato d’uso: tra genitori e figli, se il genitore concede l’immobile e risiede nello stesso Comune.
- Terreni agricoli: posseduti da coltivatori diretti o IAP (Imprenditori Agricoli Professionali).
- Immobili per studenti universitari: anche senza residenza anagrafica.
Inoltre, dal 2022, sono state introdotte nuove esenzioni per beni merce e per le case di coniugi con doppia residenza.
Scadenze e modalità di pagamento
L’IMU si paga in due rate nel 2025:
- Acconto (prima rata): scadenza il 16 giugno.
- Saldo (seconda rata): scadenza il 16 dicembre.
Le modalità di pagamento includono:
- Bollettino postale
- Modello F24
- Piattaforma PagoPA
È importante verificare le modalità di pagamento specifiche del proprio Comune, poiché potrebbero esserci variazioni locali.
Oltre alle esenzioni, il calcolo dell’IMU 2025 può beneficiare di alcune riduzioni, tra cui:
- Riduzione del 50% della base imponibile per immobili inagibili o inabitabili.
- Riduzioni per immobili di interesse storico e artistico.
- Riduzione per immobili locati a canone concordato, con diminuzione del 25% sull’IMU dovuta.
Queste riduzioni sono soggette a specifiche condizioni, pertanto è consigliabile consultare l’ufficio tributi del proprio Comune.

Le aliquote IMU sono stabilite dai singoli Comuni e possono variare. Nel 2025, le aliquote di base sono:
- Aliquota ordinaria: 0,86%, con possibilità di aumento fino all’1,06%.
- Aliquota ridotta (per abitazioni di lusso): 0,5%, con possibilità di aumento dello 0,1%.
I sindaci possono modificare queste aliquote attraverso delibere comunali, che devono essere pubblicate entro il 28 ottobre dell’anno precedente.
Il 2025 ha portato significative modifiche nella gestione dell’IMU. Grazie al decreto del 7 luglio 2023, i Comuni possono differenziare le aliquote in base a criteri di ragionevolezza e proporzionalità, riducendo la complessità nella gestione dell’imposta. Le fattispecie includeranno immobili residenziali, commerciali e destinati a scopi pubblici e sociali.
Il calcolo dell’IMU può risultare complesso, poiché varia in base alle aliquote stabilite dai Comuni e alle eventuali esenzioni e riduzioni. Per la prima rata dell’IMU 2025, ci si deve riferire alle aliquote vigenti nel 2024, mentre per il saldo si applicheranno le aliquote approvate entro il 14 ottobre 2024. Se il Comune non pubblica una nuova delibera, si applicheranno le aliquote base stabilite a livello nazionale.
È fondamentale per i contribuenti rimanere informati sulle regole e le scadenze relative all’IMU 2025, affinché possano pianificare i propri pagamenti e sfruttare eventuali esenzioni o riduzioni. Consigliamo di consultare il sito ufficiale del Comune di residenza e, se necessario, di rivolgersi a esperti in materia fiscale per avere chiarimenti e assistenza.