Incentivi rinnovabili: Decreto FER, bonus per sostituzione amianto
Via libera informale dal Ministero dell'Ambiente al nuovo Decreto Rinnovabili, la cui discussione pubblica partirà intorno alla metà di settembre.
Fonte immagine: Renewable energy Eco image / Shutterstock
Via libera informale dal Ministero dell’Ambiente alla bozza di Decreto Rinnovabili per i nuovi incentivi alle fonti energetiche pulite. È ormai questione di giorni, si parla di una data vicina al 14 settembre 2018, prima che il documento venga discusso pubblicamente e inizi così l’iter di approvazione vero e proprio. L’obiettivo del Governo Conte è quello di incentivate le energie più “mature” e in grado di offrire maggiore competitività sul mercato.
Nella bozza del nuovo Decreto Rinnovabili vengono attualmente indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico come meritevoli di incentivi il solare fotovoltaico, l’eolico “onshore”, l’idroelettrico, la geotermia tradizionale, oltre ai gas di discarica e di depurazione. Gli obiettivi ministeriali dichiarati sono quelli di incentivare la riduzione dei costi relativi agli “Oneri di sistema” inseriti in bolletta e una maggiore efficienza in filiera per quanto riguarda l’approvvigionamento dei componenti.
Una prima importante differenza verrà operata sulla base della potenza per la quale si richiederà la concessione degli incentivi alle rinnovabili. Al nuovo sistema potranno accedere unicamente quegli impianti che rispetteranno i seguenti requisiti:
- Nuova costruzione o ricostruzione integrale e successiva riattivazione, di potenza inferiore a 1 MW;
- Impianti per i quali sia previsto un intervento di potenziamento, a patto che la differenza tra la differenza tra la nuova potenza installata e quella installata in precedenza risulti inferiore a 1 MW;
- Impianti di potenza inferiore a 1 MW che siano oggetto di rifacimento.
Discorso differente per gli impianti di potenza superiore a 1 MW, per i quali sono previsti sistemi di aste al ribasso (con relativa calendarizzazione). In questo caso si procederà in maniera diversa a seconda delle fonti rinnovabili coinvolte: simile per eolico e fotovoltaico, discorso a parte per geotermia, idroelettrico e le altre ammesse agli incentivi.
Rimozione amianto
Incentivi in arrivo anche per chi deciderà di sostituire i tetti in amianto con coperture che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici, definiti attraverso l’articolo 8 – comma 1 del testo:
Impianti fotovoltaici i cui moduli fotovoltaici sono installati in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto. La superficie dei moduli non può essere superiore a quella della copertura rimossa..
Per quanto riguarda invece la formula di incentivazione prevista le specifiche arrivano, sempre all’interno della stessa bozza del decreto, dall’articolo 7 – comma 10:
Gli impianti fotovoltaici di cui al gruppo A-2, hanno diritto, in aggiunta agli incentivi sull’energia elettrica, a un premio pari a 12 €/MWh, erogato con le stesse modalità e tempistiche degli incentivi sull’energia elettrica. Il Gse rende note le condizioni specifiche, anche relative alle corrette modalità di rimozione e smaltimento dell’eternit e dell’amianto, per accedere al premio. Il premio non è cumulabile con altri incentivi pubblici aventi analoga finalità.