Incentivi alle batterie per fotovoltaico in Germania dal 1 maggio
Rivoluzione energetica, la Germania va avanti: dal 1 maggio arrivano i finanziamenti agevolati alle batterie per accumulare l'energia rinnovabile.
Non è ancora chiaro con quali fondi verranno finanziati nel lungo periodo, ma gli incentivi alle batterie per impianti fotovoltaici di piccola e media taglia sono stati confermati ieri in Germania: partiranno dal 1 maggio.
L’ufficialità è stata confermata dai portavoce del Ministero dell’Ambiente, retto da Peter Altmaier, e della banca statale kfW che dovrà erogare gli incentivi sotto forma di finanziamenti pluriennali a tasso agevolato. La dotazione finanziaria è di 25 milioni di euro per il 2013 e altri 25 milioni per il 2014.
Inizialmente si era parlato della possibilità di coprire la spesa per gli incentivi con i ricavi della vendita dei crediti di carbonio, comprati dalle industrie ad alte emissioni di CO2 per rientrare negli obblighi del sistema europeo delle emissioni ETS. Ma negli ultimi anni il prezzo dei crediti è sceso così in basso da mettere in dubbio la copertura e la proposta di riforma dell’ETS non è passata all’Europarlamento.
Tuttavia, la banca kfW ha i conti a posto e sembra potersi accollare questa spesa: nel 2012 ha chiuso il bilancio con 2,4 miliardi di profitti, un vero record. Se in futuro si troverà la copertura governativa si potranno probabilmente estendere gli incentivi anche agli anni successivi.
I finanziamenti agevolati partiranno il primo maggio e saranno pari a 660 euro per ogni kW di fotovoltaico installato, per un massimo di 30 kW. Potranno così essere finanziate sia le batterie degli impianti prettamente domestici che quelle dei tetti fotovoltaici dei piccoli capannoni commerciali e artigianali.
I sussidi, però, non potranno superare il 30% del costo totale delle batterie. Altro prerequisito è che l’impianto fotovoltaico immetta in rete fino al 60% della sua produzione e che le batterie abbiano una garanzia di almeno 7 anni. Chi chiede il finanziamento agevolato, infine, può scegliere un piano di rientro a cinque, dieci o vent’anni.