
In occasione della Giornata mondiale dell’obesità, il 4 marzo 2025, Unicef Italia, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha presentato la nuova pubblicazione intitolata “Il peso è giusto?”. Questo documento affronta il tema del sovrappeso e dell’obesità infantile, un problema sempre più preoccupante a livello globale. Secondo le stime del 2022, ben 37 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni e oltre 390 milioni di ragazzi tra i 5 e i 19 anni erano già in sovrappeso. In Italia, nel 2023, il 28,8% dei minori tra gli 8 e i 9 anni risultava in sovrappeso, con una percentuale significativa di obesità.
“Sovrappeso e obesità rappresentano nuove e crescenti minacce per la salute dei bambini”, ha affermato Carmela Pace, presidente di Unicef Italia. “La malnutrizione non si limita a una mancanza di cibo, ma include anche una dieta scorretta o malsana. L’accessibilità a cibi poco salutari e a basso costo contribuisce a questo problema, specialmente per i minori provenienti da contesti di povertà, che non ricevono i nutrienti necessari per una crescita sana”.
Il rischio nei paesi ad alto reddito
Nei Paesi a reddito alto e medio-alto, dove risiede il 31% dei bambini sotto i 5 anni a livello globale, si concentra il 48% dei giovani affetti da sovrappeso. I dati del 2022 indicano che nell’Europa meridionale erano circa 500.000 i minori colpiti, mentre in Italia, nel 2023, il 19,0% dei bambini presentava sovrappeso e il 9,8% era obeso, con un 2,6% di casi di obesità grave. Questi dati emergono dall’ultima indagine del Sistema di Sorveglianza Nazionale “OKkio alla SALUTE”, che ha coinvolto oltre 50.000 bambini e le loro famiglie. L’indagine ha analizzato variabili come il peso, le abitudini alimentari, l’attività fisica e i livelli di sedentarietà dei bambini di 8-9 anni.
Particolarmente allarmante è il fatto che nel 2023 quasi 2 genitori su 5 hanno dichiarato che i loro figli non fanno colazione in modo adeguato. Inoltre, più della metà dei bambini consuma uno spuntino abbondante a metà mattina, mentre un quarto di loro beve quotidianamente bevande zuccherate o gassate e mangia frutta e verdura meno di una volta al giorno. Questi comportamenti alimentari inadeguati pongono i giovani a un rischio maggiore di sviluppare problemi di salute legati all’obesità.
Abitudini poco sane
Il rapporto di Unicef Italia evidenzia anche che il 37% dei bambini consuma legumi “meno di una volta a settimana”, e oltre la metà mangia dolci più di tre volte a settimana. La situazione riguardante l’attività fisica è altrettanto preoccupante: nel 2023, un bambino su cinque non ha praticato alcuna attività fisica il giorno precedente l’intervista, e oltre il 70% non si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Inoltre, quasi la metà dei bambini trascorre più di due ore al giorno davanti a schermi, siano essi TV, tablet o smartphone.
La nutrizione nei primi 1000 giorni di vita è fondamentale per prevenire l’obesità, e il rapporto presenta anche dati sul sistema di sorveglianza nazionale riguardante i bambini da 0 a 2 anni, coordinato dall’ISS e promosso dal Ministero della Salute, che nel 2022 ha coinvolto 35.550 madri. I risultati mostrano che solo il 46,7% dei bambini è stato allattato esclusivamente fino a 2-3 mesi. Questa percentuale scende drasticamente al 30,0% tra i 4-5 mesi, mentre solo il 36,2% ha ricevuto latte materno fino a 12-15 mesi. Preoccupante è anche il dato che il 13,0% dei bambini tra 0 e 2 anni non ha mai ricevuto allattamento.
La pubblicazione di Unicef Italia si propone di mantenere alta l’attenzione sulla malnutrizione infantile, in particolare sul sovrappeso e sull’obesità, sia a livello globale che in Italia. Essa offre spunti preziosi per promuovere abitudini alimentari sane e suggerimenti su come affrontare il tema in famiglia, con l’obiettivo di migliorare la salute dei bambini e garantire loro un futuro migliore.