Il nucleare nell’era della transizione energetica: il Simposio a Roma il 5 ottobre
Il Simposio di Roma dedicato al nucleare nell’era della transizione energetica si terrà presso il Rome Advanced District (ROAD) al Gazometro.
“Il ruolo del nucleare nell’era della transizione energetica”: è questo il tema del Simposio nato dalla collaborazione tra Massachusetts Institute of Technology (MIT) -Industrial Liaison Program (Ilp), il Politecnico di Milano e l’Energy Center del Politecnico di Torino che si terrà a Roma il 5 ottobre 2023 presso il Rome Advanced District (ROAD) al Gazometro di Roma Ostiense.
Il Simposio durerà per l’intera giornata e sarà strutturato in due parti. La prima parte, al mattino, vedrà una serie di interventi per approfondire gli aspetti scientifici e tecnologici con esperti internazionali. La seconda parte, nel pomeriggio del 5 ottobre, darà invece spazio al dibattito sul contesto italiano con approfondimenti sul ruolo dell’università e lo stato della Ricerca, sulla filiera industriale e sul contesto istituzionale.
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Tra il 1990 e il 2019 la domanda di elettricità è raddoppiata e si prevede che raddoppierà nuovamente entro il 2050. Almeno l’80% della generazione di elettricità mondiale dovrà essere a basse emissioni di carbonio entro il 2050 per avere una possibilità realistica di mantenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi °C rispetto ai livelli preindustriali. L’energia nucleare è una fonte di energia abbondante e densa, non emette gas clima alteranti ed è in grado di fornire, soprattutto oggi, soluzioni sicure, flessibili, resilienti, sostenibili ed economicamente vantaggiose per supportare le attività produttive, promuove l’equità energetica, la sicurezza degli approvvigionamenti e contribuire alla mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
Sfruttare questa forma di energia per scopi pacifici è stata una delle conquiste scientifiche e tecnologiche più importanti del XX secolo. Ha portato benefici alla medicina, alla sicurezza e all’energia. Eppure, dopo alcuni decenni di rapida crescita, gli investimenti nell’energia nucleare sono in fase di stallo in molti paesi sviluppati. Oggi, il panorama è evoluto in modo significativo a causa di fattori quali i progressi tecnologici, la sicurezza energetica, l’aumento dei costi energetici e l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico.
In particolare, l’Italia è stata un pioniere dell’energia nucleare civile e anche oggi, dopo la sua rinuncia, il Paese rimane all’avanguardia nei progressi tecnologici in questo campo. Proprio per questo l’evento del 5 ottobre è destinato ad attrarre numerosi stakeholders del settore energia e industria: Università, istituti di ricerca, business schools, industrie energivore, Associazioni di categoria, Agenzie nazionali, Autorità regolatorie, Istituzioni politiche locali e nazionali, società di consulenza e media.