Il governo stacca la spina al fotovoltaico: stop al conto energia
Le bozze del decreto attuativo sul conto energia rischiano di mettere la parola fine al fotovoltaico italiano
Se le indiscrezioni che circolano saranno confermate, siamo di fronte ad un attacco senza precedenti al settore delle rinnovabili. È forse presto per tirare conclusioni, ma l’allarme è già scattato.
Sotto accusa il decreto attuativo del governo sui finanziamenti al fotovoltaico, la cui bozza presenta un comma a dir poco minaccioso:
A decorrere dal 1 gennaio 2014 viene abrogato il conto energia. Nel caso di raggiungimento anticipato dell’obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020 è sospesa l’assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico fino alla determinazione, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del mare, sentita la Conferenza unificata, di nuovi obiettivi programmatici e delle modalità di perseguimento.
In più, scatterà il divieto di costruzione per impianti a terra superiori ad 1 MW.
Lo scenario, in sintesi è preoccupante. L’Italia, con la messa in funzione degli impianti già installati nel 2007, ha quasi sfondato quota 7.000 MW. Il raggiungimento di quota 8 GW è previsto entro l’anno: si prevede, dunque, una corsa folle per accaparrarsi gli ultimi watt disponibili.
Il decreto verrà discusso questo mercoledì; se le premesse verranno rispettate saremo di fronte ad una pietra tombale per fotovoltaico italiano.