L’idroponica è una tecnica di coltivazione che prescinde dal suolo tradizionale, e che sta guadagnando una sempre più crescente popolarità in tutto il mondo. Tale metodo consente di coltivare piante senza terreno, sostituendolo con una soluzione nutritiva che fornisce alle radici esattamente ciò di cui hanno bisogno per crescere. Sebbene l’idroponica comporti numerosi vantaggi, non è esente da aspetti meno positivi, specie per ciò che concerne le considerazioni economiche. In questo articolo analizziamo cos’è l’idrocoltura, i suoi benefici, gli svantaggi e rispondiamo ad alcune delle domande più comuni associate all’argomento.
L’idroponica – parola derivante dal greco “hydro” (che sta per acqua) e “ponos” (lavorare), e che significa “lavorare in assenza di acqua” – è un metodo di coltivazione che si basa sull’uso di una soluzione nutritiva al posto del terreno tradizionale. Nell’idrocoltura, quest’ultimo viene sostituito da un substrato inerte (composto generalmente da argilla espansa, fibra di cocco, lana di roccia, perlite, vermiculite, etc). E la pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta da acqua e composti tali da apportare tutti gli elementi indispensabili alla nutrizione (minerale) della stessa.
Alla tecnica, come dicevamo in apertura, sono legati sia vantaggi che svantaggi. Tra i primi, rientrano:
Ma non sono tutte rose e fiori: l’idroponica non è esente da svantaggi che bisogna valutare qualora si stia pensando di adottarla.
Restando in ambito complessità, parametri di controllo che tale tecnica richiede di conoscere e regolare sono quelli riguardanti il ph, la conducibilità elettrica, la portata, i tempi e i cicli di erogazione. E, naturalmente, la composizione chimica della soluzione.
Alla luce di quanto appena detto, il costo di un impianto idroponico varia notevolmente in base alla dimensione e alla complessità del sistema. Ciò che possiamo affermare in via generale è che gli investimenti iniziali possano andare da poche centinaia (tra le 200 e le 500 euro per un sistema base) a migliaia di euro per quelli più complessi e innovativi. Il tutto dipende dalle dimensioni e delle esigenze del progetto che vogliamo portare avanti.
L’idroponica è adatta a una vasta gamma di piante. Tra le più comuni ci sono la Calathea, il Philodendron, il Pothos, il Ficus. Ma si presta anche a frutta, ortaggi e fiori. Potete, ad esempio, coltivare la lattuga, i pomodori, le fragole. I cetrioli, il basilico, i fagiolini verdi e così via.
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