I sogni dei cani
Anche i cani come l'uomo sono in grado sognare, magari di rincorrere una palla o mangiare un biscotto goloso: ecco i segreti della fase REM canina.
Anche il cane sogna: proprio come noi quando ci addormentiamo e la nostra mente è libera di vagare, per il nostro amico la risposta onirica è simile. Uomo e cane, vivendo a stretto contatto, spesso spartiscono abitudini, gusti e ritmi. In particolare la routine quotidiana di veglia e di sonno, molto evidente nei cani che vivono in casa. Il nostro amico Fido ha imparato ad adeguarsi ai nostri ritmi e, a dispetto della nomea che lo vorrebbe vigile e attento, spesso lo si può ritrovare acciambellato nella cuccia o sul divano.
Quello che incuriosisce è come le reazioni tra uomo e cane siano molto simili, in particolare nei confronti del sonno. Il cane affronta una fase di preparazione al riposo che assomiglia a un rituale, che consiste nella ricerca del luogo e della posa più comoda. Secondo alcuni studi sia cane che gatto durante il riposo possono affrontare due fasi diverse: il sonno a onde lente (NRem) e il sonno paradosso (Rem). Proprio come per l’uomo, nella prima fase il cane passa dall’addormentamento al sonno leggero, a quello profondo fino a quello molto profondo.
Nella fase Rem invece si passa al sogno: come accade per il compagno umano, anche il cane libera la mente, quindi si potranno osservare movimenti degli occhi e del corpo. Nel caso del cane, se il sogno appare molto movimentato e interessante, si evidenzieranno movimenti e scatti delle zampe, mugolii, versi e qualche abbaiata. È molto interessante osservare un cane mentre dorme e sogna, perché conferma quanto la sua intelligenza e il suo istinto siano sviluppati, fino a produrre sogni e fantasie oniriche.
Magari una corsa sul prato, oppure una palla con la quale giocare o ancora un gatto da catturare, infine una pietanza da mangiare. Quello che è il quotidiano spesso ritorna nella fase del sogno, il vissuto viene rielaborato e trasformato fino a filtrare nella fase Rem. Incubi compresi, che spesso trasformano il riposo in un lamento, fino a quando il proprietario non interviene con un carezza per tranquillizzare l’amico a quattro zampe e rasserenarlo.