Dormire in modo adeguato non è solo un desiderio, ma una vera e propria necessità per il benessere di tutti, in particolare per i più giovani. Purtroppo, la realtà è che bambini e adolescenti tendono a dormire poco e male, e i disturbi del sonno sembrano essere in aumento, spesso trascurati, con effetti negativi sulla crescita, sull’apprendimento, sull’umore e sul benessere generale. In vista della Giornata mondiale del sonno, che si celebra il 14 marzo, la Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), affiliata alla Società Italiana di Pediatria, ha deciso di lanciare un decalogo per sfatare falsi miti e fornire consigli pratici per migliorare la qualità del sonno.
La presidente della SIMRI, Stefania La Grutta, sottolinea l’importanza di questa iniziativa: “Il sonno è un elemento cruciale per la salute dei bambini e degli adolescenti, ma spesso viene sottovalutato. Con questa campagna, intendiamo sensibilizzare genitori e professionisti della salute sull’importanza di un riposo adeguato. Dormire bene è sinonimo di una crescita sana.” Luana Nosetti, responsabile dei corsi di formazione sui disturbi respiratori del sonno, aggiunge: “È fondamentale sfatare le credenze errate riguardo al sonno, poiché queste possono portare a comportamenti che danneggiano il benessere dei bambini. Vogliamo offrire informazioni chiare e basate su evidenze scientifiche.”
Numerosi studi dimostrano che il sonno riveste un ruolo essenziale nello sviluppo cerebrale, nella memoria, nella regolazione delle emozioni e nel rafforzamento del sistema immunitario. Tuttavia, i dati sono preoccupanti: il 20-30% dei bambini sotto i 2 anni e il 15% di quelli sopra i 2 anni soffre di insonnia; addirittura, il 12% dei bambini in età prescolare russa abitualmente. La situazione è ulteriormente aggravata dalla crescente privazione di sonno tra gli adolescenti, spesso dovuta all’uso eccessivo di dispositivi elettronici durante le ore serali. Purtroppo, solo il 15% di loro riesce a rispettare le 8-10 ore di sonno raccomandate. Le conseguenze di questa mancanza di riposo includono difficoltà di concentrazione, irritabilità, calo delle prestazioni scolastiche e un aumento del rischio di sovrappeso, oltre a potenziali problemi cardiovascolari e metabolici a lungo termine.
Esploriamo alcuni dei più comuni falsi miti riguardanti il sonno, accompagnati da verità scientifiche che possono aiutare a migliorare le abitudini di riposo.
“Se recupero nel weekend, posso dormire poco in settimana”: Falso! Il debito di sonno non si annulla semplicemente dormendo di più nei fine settimana. Il corpo ha bisogno di un ritmo costante per funzionare al meglio.
“Il russare nei bambini è solo un fastidio”: Falso! Se un bambino russa più di tre volte a settimana per almeno tre mesi, potrebbe trattarsi di una patologia seria. Questo può essere un segnale di apnee ostruttive del sonno, un disturbo da monitorare attentamente poiché aumenta il rischio di malattie cardiache e comportamentali.
“Gli adolescenti sono pigri se vanno a dormire tardi”: Falso! Il loro orologio biologico tende a spostarsi naturalmente, rendendo difficile addormentarsi presto. Tuttavia, gli impegni scolastici li costringono a dormire meno.
“Usare il cellulare prima di dormire non incide sul sonno”: Falso! La luce blu emessa dai dispositivi elettronici inibisce la produzione di melatonina, rendendo più difficile l’addormentamento.
“Saltare il pisolino aiuta i bambini a dormire meglio di notte”: Falso! I bambini piccoli necessitano di sonnellini per evitare una stanchezza eccessiva, che può rendere difficile l’addormentamento serale.
“Mangiare cioccolato o bere bevande energetiche la sera non influisce sul sonno”: Falso! La caffeina e le bevande energetiche possono rimanere nel corpo per ore, disturbando il riposo notturno.
“Lasciare piangere un bambino lo abitua a dormire”: Falso! Un sonno sereno si costruisce attraverso una routine rassicurante, non con il pianto prolungato.
“Se un bambino si sveglia spesso di notte, significa che ha già riposato abbastanza”: Falso! I risvegli notturni possono essere indicativi di problemi legati al sonno.
“Fare sport intenso prima di dormire aiuta il sonno”: Falso! Anche se l’attività fisica è benefica, dovrebbe essere evitata nelle 2-3 ore precedenti il sonno, poiché aumenta lo stato di veglia.
“Un bambino che ha apnee nel sonno o ha dormito poco o male si addormenta a scuola”: Falso! A differenza degli adulti, molti bambini non si addormentano quando sono stanchi, ma diventano irritabili e iperattivi, spesso scambiati per bambini con problemi comportamentali.
Ecco cinque semplici regole che possono aiutare a garantire un sonno di qualità per i più giovani:
Spegnere gli schermi almeno un’ora prima di dormire: La luce blu inibisce la produzione di melatonina, rendendo difficile addormentarsi.
Andare a dormire e svegliarsi alla stessa ora ogni giorno: La regolarità aiuta il corpo a stabilizzare il ritmo circadiano, anche nei fine settimana.
Creare una routine serale rilassante: Attività come leggere un libro, abbassare le luci e favorire un ambiente tranquillo possono facilitare il sonno.
Ascoltare musica rilassante prima di dormire: Melodie dolci e suoni naturali possono favorire il rilassamento e preparare il corpo al sonno.
Garantire un ambiente sicuro per il sonno dei neonati: Il lettino deve essere privo di oggetti, avere un materasso rigido e il bambino deve dormire a pancia in su per ridurre il rischio di SIDS.
La salute del sonno è fondamentale per il futuro dei nostri bambini, e conoscere e affrontare questi aspetti può fare la differenza.