Il mondo dell’henné e delle erbe tintorie è vario e interessante, tanto che sempre più persone vi si affacciano con aspettative. Se infatti le tinture per capelli chimiche hanno meno appeal, per colpa delle reazioni allergiche che talvolta portano, dall’altro canto le colorazioni naturali sono molto in voga. La cute le tollera bene, i risultati estetici sono piacevoli.
Ma che cos’è di preciso l’henné e come funziona rispetto ad una tradizionale tintura per capelli chimica? L’henné classico, anche se per comodità di definiscono henné anche le altre erbe tintorie, deriva dalle foglie della pianta Lawsonia inermis. La forma in polvere viene tipicamente trasformata in una pasta e applicata sui capelli o sulla pelle per i tradizionali tatuaggi indiani.
La tintura all’henné prevede che la polvere di lawsonia derivata dalle foglie essiccate e micronizzate, sia mescolata con acqua calda e liquidi tannici, come tè o caffè, per aumentarne il potenziale di colorazione. Chi sceglie questo genere di tintura spesso aggiunge altre erbe al mix per variare la nuance.
Al contrario delle tinte chimiche normali, che si attaccano alla cuticola dei capelli, la lawsonia tende a fissarsi invece alla cheratina. Se l’henné adoperato è puro e privo di molecole irritanti per la cute, le colorazioni tenderanno a rinforzare il fusto anziché indebolirlo, cosa invece molto frequente per chi li tinge spesso con prodotti a base di ammoniaca.
Ma dopo aver visto che cos’è l’henné, diamo un occhio anche ai benefici e alle potenziali controindicazioni di questa tecnica. Di seguito una veloce scorsa per capire quali siano i pro e contro del tingere i capelli con le erbe tintorie. Ve lo anticipiamo, i primi sono di più dei secondi.
A differenza delle tinture chimiche tradizionali, che contengono spesso ingredienti potenzialmente irritanti e allergizzanti, l’henné rappresenta una soluzione naturale ben tollerata dalla pelle.
L’henné agisce legandosi alla cheratina dei capelli, che rinforza le ciocche e le rende più resistenti allo sbiadimento. Inoltre, l’henné protegge i capelli dai danni causati dalle intemperie e dagli strumenti di styling come la piastra.
Per coloro che hanno un cuoio capelluto sensibile o capelli danneggiati, l’henné rappresenta un buon compromesso per tingere la chioma rispettando la pelle.
Non ci sono veri e propri contro nell’uso delle tinte a base di henné, a patto che si opti per colorazioni pure, senza picramati e sostanze potenzialmente nocive per la cute. In commercio possiamo trovare tinte naturali a base di lawsonia, indigo, cassia del tutto biologiche e sicure per i capelli e la pelle. Ma ci sono alcuni dati importanti da conoscere prima di fare un henné in casa.
La prima cosa da sapere è che se abbiamo molti capelli bianchi, dobbiamo prendere in considerazione più di una tintura. In genere la prima è a base di lawsonia pura, che dovrebbe creare uno strato per la seconda tintura, che può essere con mallo di noce, ibisco o altre erbe tintorie che simulano il nostro colore.
Un altro aspetto da non sottovalutare è che se abbiamo fatto di recente una colorazione tradizionale, dobbiamo aspettare prima di fare l’henné, o meglio, è preferibile scaricare la tinta. Il motivo è che le colorazioni standard possono contenere sostanze che fanno reazione chimica con l’henné e questo potrebbe portare sui nostri capelli colori inattesi.
Se vogliamo anche essere molto fiscali nel processo di colorazione con henné, bandiamo qualsiasi oggetto metallico. Di norma usiamo plastica e legno per dosare, mescolare, applicare e fissare, perché corriamo il rischio di ossidare i metalli.
In ultimo, ricordiamoci che le operazioni per fare un henné in casa sono lunghe e laboriose e si corre il rischio di macchiare le superfici. Ma una volta presa la mano con questo metodo, diventa più semplice. E i capelli, alla lunga, ringrazieranno della scelta.
In primo luogo, va detto che ad oggi molti parrucchieri offrono ai propri clienti una colorazione naturale a base di henné. Il che significa non dover impazzire a casa per farlo. Ma di certo, se vogliamo fare da noi, ci sono alcuni passaggi da rispettare.
In commercio possiamo trovare erbe tintorie pure o soluzioni con più elementi, ma se dovessimo ridurre la lista, di seguito le principali.
L’henné puro colora i capelli di rosso, arancione o di un ricco rosso castano, a seconda del colore di base naturale e della qualità dell’henné. L’henné può essere miscelato con altre tinture per capelli naturali, tra cui la cassia obovata, per tonalità più chiare di rosso o addirittura biondo. Mescolato con l’indigo, produce sfumature marroni e nere.
Le foglie della pianta contengono un colorante blu nero intenso. L’indigo si può amalgamare con l’henné per ottenere rossi profondi, rossi castani, marroni e neri.
L’amla viene spesso utilizzata come regolatore del colore per attenuare il rosso dell’henné. Non colora i capelli, ma tende a migliorare le sfumature dei biondi. Inoltre stimola la crescita della chioma ed è ottimo come balsamo. Rafforza anche le radici e aumenta la lucentezza.
Senna italica è il nome latino dell’albero dalle cui foglie si ricava la cassia obovata, che di per sé non ha potere tintorio, ma migliora la lucentezza dei biondi e rinforza la chioma. Per questo viene spesso definito come henné biondo o henné neutro. Sui capelli grigi smorza le sfumature argento.
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