Harry Potter: gufi vivi vietati per lo spettacolo teatrale
I gufi vivi non prenderanno più parte alle opere teatrali della Warner Bros, una decisione per la salvaguardia di questi stupendi animali.
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La Warner Bros ha deciso che non utilizzerà mai più gufi vivi all’interno dei suoi prodotti e in particolare negli spettacoli teatrali, come quello incentrato sulle gesta di Harry Potter. A spingere la WB al cambio di rotta il dialogo con Tylor Starr, dell’organizzazione The Protego Foundation, in difesa degli animali presenti all’interno degli spettacoli.
Il gruppo si batte per evitare lo sfruttamento degli animali all’interno di film, set e opere teatrali. Questo ha permesso che i gufi vivi non prendano più parte all’opera teatrale The Wizarding World of Harry Potter e in nessuna delle opere con licenza a nome della Warner Bros stessa.
I gufi sono animali davvero sensibili e molto intelligenti, come ha confermato la stessa Starr, meritano cure e “attenzioni speciali”. Non certo il caos di uno spettacolo teatrale, con tanto di luci e volume alto. Per questo la scelta della Warner Bros è un passo in avanti per la salvaguardia di questi esemplari così delicati. Per ringraziare della decisione l’associazione ha organizzato un dono davvero speciale, spedendo alla Warner Bros una scatola di cioccolatini vegan a forma di gufo.
Gufi negli spettacoli teatrali di Harry Potter, troppo stress
L’opera teatrale Il mondo magico di Harry Potter ha preso il via a Osaka nel 2014 ed è parte attiva dell’omonimo parco dei divertimenti dedicato al maghetto. Con tanto di ricostruzioni, esibizioni quotidiane e luoghi di magia ispirati alla saga.
È tutto realistico, dalle dimore alle aree verdi, per questo sono stati utilizzati gufi veri così da ripercorrere puntualmente i passaggi della storia di Harry Potter. Ma lo stress a cui sono sottoposti ha imposto l’intervento dell’associazione, che ha diffuso via social le vicende dei gufi, catalizzando l’attenzione e sensibilizzando l’opinione pubblica.
Impedendo che gli animali venissero sottoposti al rituale continuo delle foto con la clientela, perennemente bloccati sopra un piedistallo. L’associazione non si è fermata e ha finalmente ottenuto che venissero tolti dalle esibizioni. Ha deciso inoltre di coinvolgere i fan, che potranno segnalare eventuali casi di abusi, sfruttamento e maltrattamento di animali.
Fonte: VegNews