Greta Thunberg, la Cina la deride: “Grassa, alto impatto ambientale”
Greta Thunberg è stata offesa dai media governativi cinesi, pronti a deriderla perché "grassa" e quindi responsabile di un elevato impatto ambientale.
Fonte immagine: European Parliament via Wikimedia
Greta Thunberg finisce al centro di una nuova polemica, una tornata di offese non troppo velate provenienti dalla Cina. È quanto sta accadendo in questi giorni, in seguito all’ultima campagna su cui l’attivista svedese ha scelto di mettere la firma: quella per la dieta vegana.
Una proposta evidentemente poco gradita dai media cinesi, pronti ad approfittare delle abitudini alimentari della ragazza per deriderla. E il China Daily non usa mezze misure: Greta Thunberg sarebbe “grassa” e, per questa ragione, avrebbe un “alto impatto” sull’ambiente. Provocazioni che non hanno però scalfito lo spirito battagliero della leader dei FridaysForFuture, pronta a rispondere a tono evidenziando tutte le carenze ecologiche cinesi.
Greta Thunberg troppo “grassa” per i cinesi
Ha dell’incredibile l’ultima polemica in cui Greta Thunberg è stata trascinata a forza, dopo aver espresso il suo parere positivo in favore della dieta vegana. Il China Daily, uno dei quotidiani controllati dal Partito Comunista, ha infatti deciso di sfruttare le dichiarazioni dell’attivista per passare all’attacco.
Secondo i giornalisti cinesi, la giovane svedese sarebbe troppo “grassa” e per questo, oltre a mettere in dubbio la sua scelta vegana, responsabile di un impatto ambientale troppo elevato:
Nonostante dichiari di essere vegana, a giudicare dai risultati del suo aumento di peso, le sue emissioni sono tutto fuorché basse.
La risposta della giovane attivista non si è fatta attendere, come sempre tramite le piattaforme social:
Diventare vittima di fat-shaming da parte dei media governativi cinesi è un’esperienza davvero strana, anche per i miei standard.
Anziché concentrarsi sulle sue abitudini alimentari e sul suo peso, Greta ha preferito rispondere per le rime ai giornalisti cinesi, evidenziando tutte le mancanze ambientali del Paese. Non a caso, la Cina è il maggior produttore di CO2 e altri inquinanti al mondo:
Sì, la Cina è ancora considerata una nazione in via di sviluppo dal WTO. Ma questa non è una scusa per rovinare le condizioni presenti e future di vita. Non possiamo risolvere la crisi climatica finché la Cina non deciderà di cambiare drasticamente il proprio percorso.
Fonte: Independent