Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli uccelli migratori. O meglio: una delle due giornate. Questo perché la giornata viene festeggiata il secondo sabato di maggio e il secondo sabato di ottobre, motivo per cui ogni anno la ricorrenza cambia leggermente data.
Ma chi ha avuto l’idea di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica delle migrazioni degli uccelli? Beh, diciamo che questa giornata, rispetto ad altre, ha avuto una storia travagliata.
La Giornata Mondiale degli uccelli migratori è stata istituita abbastanza di recente. È stata creata solamente nel 2006 grazie alla collaborazione fra l’AEWA, l’Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori afro-eurasiatici e il CMS, la Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie di animali selvatici.
In realtà negli Stati Uniti già dal 1993 si pensava di designare un giorno per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito al tema delle migrazioni dei volatili.
All’epoca il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti, lo Smithsonian Migratory Bird Center e il Cornell Laboratory of Ornithology avevano ideato la Giornata Internazionale degli uccelli migratori per incoraggiare l’organizzazione di eventi educativi sull’argomento. Solo che questo appuntamento era presente solo in occidente, mentre mancava nel resto del mondo.
Si arriva così al 2005 quando il Segretariato dell’AEWA decide di organizzare i Migratory Waterbird Days in Africa, Europa e parte dell’Asia. Visto il successo della manifestazione, si decise di ampliare l’ambito della giornata commemorativa includendovi tutti gli uccelli migratori del mondo.
Così si giunge all’8-9 aprile 2006 quando viene lanciata la prima Giornata Mondiale degli uccelli migratori nella riserva naturale di Kuki Gallmann in Kenya. Da allora questa giornata viene celebrata ogni anno, con organizzazione centrale a Bonn, in Germania.
Il 26 ottobre 2017 si decide di unire formalmente la Giornata Internazionale degli uccelli migratori con la Giornata Mondiale degli uccelli migratori. A partire dal 2018 la nuova campagna congiunta adotta il nome di World Migratory Bird Day e si tiene due volte l’anno, il secondo sabato di maggio e il secondo sabato di ottobre.
La Giornata Mondiale degli uccelli migratori nasce con lo scopo di sensibilizzare le persone di tutto il mondo alla necessità di proteggere gli uccelli migratori e i loro habitat. Per fare questo vengono organizzati appuntamenti pubblici, programmi educativi scolastici, documentari ed escursioni di birdwatching, con eventi che vengono registrati ufficialmente sul sito web WMBD.
Fra gli eventi annoveriamo anche laboratori didattici scolastici, spettacoli teatrali, festival, mostre e pure concorsi di pittura.
Uccelli migratori presenti in Italia che migrano in primavera sono:
Fra gli uccelli che da noi migrano in estate ci sono gli aironi, mentre in autunno abbiamo:
Fra gli uccelli migratori in inverno in Italia annoveriamo:
Anche fra i cigni ci sono alcune popolazioni che migrano e altre stanziali. Altri famosi uccelli migratori sono i fenicotteri comuni, la cicogna nera, il pellicano bianco, il nibbio bruno, lo zafferano, la cutrettola, il codirosso e l’averla capirossa.
Gli uccelli migratori sono quelle specie di volatili che, in diversi periodi dell’anno a seconda della specie e dell’emisfero di appartenenza, compiono migrazioni verso regioni diverse. Gli uccelli solitamente migrano per trovare delle zone più adatte per nidificare, trovando anche maggiori quantità di cibo per nutrire i piccoli. È il caso, per esempio, delle specie che, all’arrivo dei primi freddi, migrano in regioni più calde.
Le diverse specie di uccelli migratori hanno differenti schemi di migrazione in diversi periodi dell’anno, con rotte non uguali. Gli uccelli non migratori, quelli che rimangono sempre nello stesso posto indipendentemente dalle stagioni, sono definiti uccelli stanziali.
Ogni specie migratrice segue una rotta diversa. La maggior parte di loro vola al di sotto dei 600 metri di altezza, ma alcuni superano anche gli 8mila metri, venendo avvistati anche dagli aerei. Anche la lunghezza della migrazione varia a seconda della specie: alcune viaggiano anche per 3mila km al giorno.
Ecco alcune frasi famose, aforismi e citazioni che parlano degli uccelli migratori e questo senza scomodare il famoso proverbio “Un rondine non fa primavera”:
In tutto il mondo, durante la Giornata Mondiale degli uccelli migratori, vengono organizzati eventi e convegni a tema. Ogni anno verrà affrontata una tematica particolare: quella del 2022 è l’inquinamento luminoso.
L’illuminazione artificiale sta aumentando a livello globale di almeno il 2% ogni anno, fattore che influisce negativamente su parecchie specie di uccelli. L’inquinamento luminoso è particolarmente pericoloso per gli uccelli migratori in quanto causa loro disorientamento quando volano di notte, provoca collisioni con gli edifici e interferisce con la loro capacità di migrare sulle lunghe distanze.
Per ovviare al problema si potrebbe, per esempio, abbassare le luci degli edifici durante le fasi migratorie in primavera e in autunno.
Per partecipare a questa giornata potresti controllare se ci siano eventi, manifestazioni o convegni a tema organizzati dalle tue parti. Oppure potresti decidere di passare una giornata in una delle Oasi del WWF o dei Centri Lipu per fare birdwatching e imparare qualcosa di più sugli uccelli.
Fonti