Giornata mondiale per la lotta al fumo: quanto inquinano le sigarette?
La Giornata Mondiale della Lotta al Fumo è un buon momento per discutere anche dei danni che le sigarette fanno al Pianeta. Ma quanto lo possono inquinare?
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Oggi, 31 Maggio, ricorre la Giornata mondiale per la lotta al fumo 2022, una giornata di sensibilizzazione che vuole richiamare l’attenzione sui danni del fumo non solo per la salute di chi accende la sigaretta, ma anche per quella di chi lo circonda.
Che il fumo sia causa di molte malattie è un fatto risaputo e dimostrato, così come è stato ampiamente confermato che fumare anche solo una sigaretta ogni tanto può danneggiarti in molti modi differenti.
Ma esattamente quali sono gli effetti del fumo sulla salute? E quanto inquina una sigaretta?
In questa giornata mondiale, anche detta “No tabacco day”, vogliamo dare uno sguardo a tutto quello che dovremmo sapere sulle sigarette. Come vedremo, i rischi non riguardano solo la salute di chi fuma, ma anche quella del nostro Pianeta.
Ecco una panoramica della situazione attuale in Italia attraverso lo sguardo e le parole del dottor Roberto Boffi, Responsabile S.S.D. Pneumologia presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Dei Tumori di Milano, e membro del Comitato di Lotta al Fumo di Fondazione Umberto Veronesi.
Gli effetti del fumo sulla salute
Quali sono i danni che provoca il fumo? Quando pensiamo ai possibili effetti del fumo, ci vengono subito in mente i tumori. Lo sappiamo bene, il tabacco può aumentare significativamente il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro, a cominciare da quello ai polmoni, proseguendo con il tumore all’esofago, il cancro orofaringeo, il tumore al fegato, al pancreas e allo stomaco.
Però la sigaretta non aumenta solo il rischio di cancro. Sono molte altre le malattie che trovano nel fumo un pericoloso alleato.
Fra queste vi sono l’ictus, le malattie polmonari, la malattia coronarica e le patologie cardiache. Il mercato delle sigarette, del tabacco e altri accessori è tristemente florido ed è allarmante constatare che con la pandemia si è registrato un aumento del numero di fumatori che si espongono a tali rischi.
Come abbiamo preannunciato, però, chi fuma non fa del male solo alla propria salute. Danneggia anche chi lo circonda, a causa degli effetti del fumo passivo o di seconda e terza mano, un problema di salute collettiva che influenza ognuno di noi.
In più, contrariamente a quanto molte persone potrebbero pensare, il fumo può avere un enorme impatto anche sull’ambiente, un effetto che viaggia su tutta la filiera di produzione, dalla coltivazione delle piante di tabacco, Nicotiana tabacum, fino al momento in cui afferri l’accendino per accendere la tua sigaretta.
Giornata mondiale per la lotta al fumo: chi fuma inquina?
La risposta a questa domanda è affermativa, chi fuma sigarette, e-cig o qualsiasi altro strumento di ultima generazione inquina l’ambiente in modo allarmante e anche inquietante.
Non stiamo parlando “solo” dei mozziconi di sigaretta che vengono sistematicamente gettati per terra dai finestrini delle auto. Ma anche delle sostanze tossiche presenti nel fumo, dell’impatto che la coltivazione del tabacco ha sull’ambiente e sugli animali.
Come anche della fine che fanno strumenti come le sigarette elettroniche, una volta giunte al termine della loro “utilità”.
Gli effetti delle sigarette sulle spiagge
Stessa spiaggia stesso mare? Forse sarebbe meglio dire “stessa spiaggia, stesso mozzicone di sigaretta”. Ti sei mai chiesto quanto tempo ci voglia per smaltire un filtro di sigaretta? Dal momento che sono realizzati con materiali plastici (diacetato di cellulosa) che non si biodegradano, i filtri di sigaretta impiegano decenni per potersi decomporre.
E indovina qual è il rifiuto plastico più spesso rinvenuto sulle spiagge dove trascorriamo le ferie estive? Hai indovinato, si tratta proprio dei filtri di sigaretta.
Non è solo un antipatico “pavimento” per i bagnanti, i filtri rischiano di essere ingeriti da bambini o animali, domestici e non e finiscono anche nelle acque in cui facciamo il bagno, dove con ottime probabilità verranno ingeriti da tartarughe marine, pesci e altri animali che popolano il mare, danneggiando la loro salute.
Il problema non sta solo nel fatto che i filtri non sono biodegradabili né commestibili; al loro interno, infatti, si trovano sostanze tossiche come benzene, formaldeide, catrame e cadmio.
Effetti sull’ambiente
La sigaretta non da il peggio di sé solamente in spiaggia, ma può danneggiare anche l’ambiente in cui vivi tutti i giorni. Se gettati per la strada, i mozziconi, contenenti nicotina e metalli pesanti, danneggeranno l’ambiente.
In più, non dimentichiamo che centinaia di pacchetti di sigarette vengono gettati per terra tutti i giorni, aumentando così la sporcizia per le strade e l’inquinamento ambientale.
A rischio anche l’aria che respiri
Il fumo di sigaretta non ha di certo un profumo invitante, ma non è solo questo il problema. Fumare, infatti, peggiora la qualità dell’aria, poiché la sigaretta contiene sostanze altamente inquinanti e cancerogene.
Va bene, ma quanto potrà mai inquinare una sigaretta? Più di quanto pensi!
Uno studio ha infatti rivelato che fumare una sigaretta per una durata di soli 8 minuti ha un effetto inquinante fino a 15 volte maggiore rispetto a quello di un motore Diesel Euro 3.
Coltivazione e trasporto
Se pensi che i problemi legati al fumo siano finiti qui, purtroppo dovrai ricrederti. L’impatto della sigaretta sull’ambiente parte da molto più lontano, sin dalle piantagioni.
La deforestazione attuata per far spazio alle coltivazioni di tabacco, infatti, mette a rischio intere aree del pianeta, causando perdita di biodiversità, inquinamento delle acque, distruzione di habitat naturali per molte specie animali, erosione del suolo e aumento delle emissioni inquinanti.
La coltivazione, affinché possa dare i suoi frutti, necessita di pesticidi e altre sostanze che danneggiano ulteriormente l’ambiente.
In più, il processo di coltivazione comporta la produzione di tonnellate di rifiuti solidi, che vanno a intasare le discariche e a inquinare il pianeta. Non a caso, il processo di produzione del tabacco è uno dei più inquinanti e dannosi che esistano al mondo.
Come se ciò non fosse sufficiente, anche il trasporto del prodotto dal luogo di lavorazione fino al tabacchino vicino casa comporta emissioni di sostanze inquinanti, chiudendo un cerchio inquietante e pericoloso per la nostra salute a tutti i livelli.
E le sigarette elettroniche?
Chi fuma sigarette elettroniche fa un favore all’ambiente? Purtroppo no. Anche questi dispositivi sono infatti una grande fonte di sostanze inquinanti. Le e-cig, composte da materiali in metallo, in plastica, batterie e altre parti, rappresentano un altro grave problema dal punto di vista ambientale.
Come i filtri delle sigarette, anche i materiali con cui vengono realizzati questi dispositivi non sono infatti biodegradabili. In più, le sostanze contenute al loro interno possono essere tossiche e dannose non solo per il Pianeta, ma anche per la salute di chi le fuma.
Lo stesso discorso va fatto per le sigarette elettroniche usa e getta, un’esca allettante per chi si avvicina al fumo per la prima volta, poiché hanno un costo molto basso e un design accattivante. Anche questi accessori, però, possono essere pericolosi per la tua salute e per l’ambiente.
La domanda è: perché pagare per acquistare un oggetto che può farci male in così tanti modi differenti?
Quanto inquina un mozzicone?
A questo punto, sarà più semplice rispondere alla nostra domanda: quanto inquina il vizio del fumo? La sigaretta inquina l’aria che respiri, inquina le spiagge, le strade, i mari, danneggia la tua salute e quella di chi ti circonda.
Per produrre quella singola sigaretta, molti animali perdono la loro casa, tanti altri perdono la vita, poiché ingeriscono i mozziconi che vengono gettati per strada o in spiaggia.
Se non vuoi più “fare parte del problema”, smettere di fumare è la soluzione. Che sia questa particolare Giornata mondiale per la lotta al fumo il momento giusto? Indipendentemente da quanti anni hai e da quante sigarette fumi al giorno, non è mai troppo tardi per smettere.