Ginestra: coltivazione in giardino e in vaso
La ginestra è una pianta da sempre apprezzata per abbellire le aree verdi: ecco come coltivarla efficacemente sia in vaso che in giardino.
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Grazie al suo portamento arbustivo e alla facilità di crescita, la ginestra è uno dei fiori più apprezzati a scopo ornamentale: colorata e rigogliosa, questa pianta trasforma i giardini, regalando anche un piacevole profumo. Nota anche per le sue proprietà benefiche, la ginestra accompagna l’uomo ormai da tempi immemori: quali sono, tuttavia, i consigli più indicati per una facile coltivazione sia in giardino che in vaso?
Naturalmente, prima di coltivare la pianta può essere utile chiedere un parere al proprio fornitore di prodotti di botanica di fiducia, per vagliare la compatibilità del fiore con il clima tipico del proprio luogo di residenza.
Ginestra: cosa sapere prima di coltivarla
Con il termine ginestra si indica genericamente una tribù di piante appartenenti alla famiglia delle Fabaceae, capace di contenere diversi generi dalle caratteristiche simili, come le Calicotome, le Cytisus, la Genista, lo Spartium e l’Ulex. Originarie dell’Asia, dell’Africa settentrionale e dell’Europa continentale, queste piante si caratterizzano per un aspetto rustico e resistente, tanto che la crescita è perlopiù spontanea in molte nazioni. A scopo ornamentale, tuttavia, vengono preferite la Genista lydia, il Cytisus Albus, lo Spartium junceum o ginestra odorosa, nonché l’Ulex europaeus.
In linea generale, queste piante si caratterizzano per cespugli affollati con portamento arbustivo: i fusti, di intenso colore verde, crescono infatti gli uni ravvicinati agli altri. I fiori appaiono sull’estremità superiore del fusto stesso: dai petali delicati e dal profumo inconfondibile, i vari esemplari si caratterizzano per una colorazione d’intenso giallo o, più raramente, di bianco.
Poiché piante decisamente rustiche, la gran parte delle varietà di ginestra è in grado di adattarsi ai più svariati climi, anche se l’ideale rimane un ambiente mite e temperato, come quello mediterraneo. Allo stesso modo, questi fiori non hanno esigenze specifiche sul fronte del terriccio: possono crescere rigogliosi piantati in qualsiasi tipo di terreno, tuttavia tendono a prediligere fondi rocciosi a medio impesto. Poiché sviluppano un articolato e forte apparato radicale, sono ideali anche su porzioni di giardino in pendenza oppure su aree scoscese, poiché ne rafforzano la tenuta.
Le annaffiature non sono frequenti, soprattutto se la pianta viene esposta all’esterno: in questo caso possono bastare le normali precipitazioni. Contestualmente, è utile controllare la secchezza del terriccio, poiché non dovrà mai risultare completamente arido.
Ginestra: coltivazione in vaso e in giardino
Tutte le principali varietà di ginestra, proprio poiché rustiche, possono essere efficacemente coltivate in vaso oppure in giardino. Nel primo caso, bisogna però prestare attenzione alla scelta del contenitore: dovrà risultare sufficientemente profondo per poter ospitare le folte radici della pianta, nonché prevedere dei fori per il deflusso dell’acqua. Sul fondo è bene posizionare uno strato di ghiaia e cocci, allo scopo di evitare i ristagni, mentre il terriccio dovrà risultare misto, anche arricchito di rocce e sostanze nutritive organiche quali il compost.
La ginestra può essere coltivata a partire dal seme, operazione che avviene poco prima della fine dell’inverno, oppure nei mesi estivi approfittando della talea. Quest’ultima operazione è la preferita, poiché permette di mantenere le medesime caratteristiche della pianta d’origine. In alternativa, è possibile acquistare delle piantine per il successivo trapianto in dimora definitiva. Gli esemplari devono essere posizionati a una distanza sufficiente, perché tendono a svilupparsi in cespugli vigorosi, e di tanto in tanto è bene procedere a una nuova fertilizzazione con del concime organico.
Sul fronte della manutenzione, infine, sono necessarie delle cicliche potature degli esemplari adulti – in particolare verso il termine dell’estate – e il controllo di erbacce, parassiti come gli afidi e del marciume radicale.