Ghiro: tutto ciò che devi sapere sull’animale che ama dormire
Il ghiro è un roditore di piccola taglia noto perché dorme parecchio (da lì il detto "Dormire come un ghiro"): ecco aspetto, colore e carattere.
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Un roditore selvatico dall’aspetto molto simpatico è il ghiro. Il suo nome scientifico è Glis glis, fa parte della famiglia dei Gliridae ed è l’unica specie del genere Glis. Lo si ritrova spesso nei solai e nelle case nelle zone rurali, dove dà vita di notte a simpatiche corse sfrenate nelle intercapedini dei muri e nelle soffitte. Noto anche per il detto “dormire come un ghiro”, ecco aspetto, comportamento e alimentazione di questo buffo dormiglione.
Classificazione scientifica del ghiro
Questa è la classificazione scientifica del ghiro:
- Dominio: Eukaryota
- Regno: Animalia
- Sottoregno: Eumetazoa
- Ramo: Bilateria
- Superphylum: Deuterostomia
- Phylum: Chordata
- Subphylum: Vertebrata
- Infraphylum: Gnathostomata
- Superclasse: Tetrapoda
- Classe: Mammalia
- Sottoclasse: Theria
- Infraclasse: Eutheria
- Superordine: Euarchontoglires
- (clade): Glires
- Ordine: Rodentia
- Famiglia: Gliridae
- Sottofamiglia: Glirinae
- Genere: Glis
- Specie: G. glis
Sottospecie del ghiro
Una sottospecie del ghiro, il Glis glis melonii o ghiro sardo, fino a un po’ di tempo fa si riteneva estinta. Tuttavia è stato avvistato diverse volte in Sardegna.
Dove vive?
L’habitat del ghiro è piuttosto ampio: lo troviamo sia in Europa che in Asia. Qui da noi in Italia è un animale in cui è abbastanza frequente imbattersi. Se ne vuoi avvistare uno, li trovi soprattutto nelle zone boscose fra i 600 e i 1.500 metri. Particolarmente apprezzate le aree ricche di sottobosco e vecchi alberi dove fa il nido.
Inoltre d’inverno non è infrequente che decida di fare la tana nelle case rurali, nascondendosi in soffitta o nelle intercapedini.
Caratteristiche del ghiro e aspetto
Come aspetto, il ghiro è un roditore di piccola taglia. È lungo più o meno 30 cm, di cui 13 solo per la coda, grande e molto pelosa. Il peso è sui 70-100 grammi, poco più di un criceto grigio.
Il mantello è di colore grigio-marroncino sul dorso, mentre l’addome è bianco. Il muso è appuntito e presenta due occhi tondi e grandi, con vibrisse lunghe e folte. Gli occhi sono contornati da pelo un po’ più scuro.
Le orecchie sono piccole e tondeggianti, le si vede emergere a malapena dalla pelliccia. Spesso viene confuso con lo scoiattolo, ma per distinguere i due basta guardare la coda: il ghiro tiene la coda sempre lunga e distesa, mai arrotolata come lo scoiattolo.
Riproduzione
Per quanto riguarda la riproduzione, il ghiro si riproduce in primavera, quando si sveglia dal suo lungo letargo. Le femmine partoriscono solo una volta all’anno: ad ogni parto nascono 2-8 cuccioli. La gravidanza del ghiro dura 1 mese.
A volte succede che, come durante il letargo, più femmine condividano la stessa tana, allevando la prole insieme. I nidi estivi, quelli dove vengono allevati i cuccioli, tendono a essere costruiti in alto, in cavità o biforcazioni dei rami degli alberi. I nidi per il letargo, invece, vengono costruiti più in basso, a volte anche sottoterra.
Comportamento e abitudini
Il ghiro è un animale prettamente notturno, così come sa bene chi li ha in casa e li sente muoversi e correre soprattutto di notte. Durante il giorno rimane nascosto in tane costruite negli alberi o in anfratti. In alternativa può costruire dei nidi tondi usando foglie, pezzi di corteccia e muschio.
È un animale che va in letargo d’inverno, motivo per cui in autunno prende parecchio peso per costruire la base necessaria per sopportare la sua lunga pausa di sonno, di circa 6 mesi. Da qui il detto che associa il ghiro al dormire. Tuttavia non si tratta di un letargo continuo. Ogni tanto si sveglia, mangia ciò che ha accumulato nella tana come riserva e torna a dormire.
I ghiri dormono tutta la giornata arrotolati nei loro nidi, spesso coprendosi il muso con la folta coda. Per questo motivo è difficile vederli in giro di giorno.
Dieta e alimentazione
Come alimentazione, la dieta del ghiro è in gran parte vegetariana. Si nutre di ghiande, bacche, nocciole, castagne, frutti di bosco, semi, germogli e funghi che trova quando esce dalla tana di notte. Tuttavia, ogni tanto, potrebbe capitare che mangi anche insetti, molluschi e uova di uccelli.
Curiosità sul ghiro
Ecco alcune curiosità sul ghiro:
- Se cerchi su Google immagini, troverai immagini e disegni di ghiro da far colorare ai bambini: in questo modo potranno conoscere meglio questo animale
- Spesso i ghiri decidono di fare le loro tane nelle case, soprattutto nelle zone rurali. Non è facile catturarli senza fare loro del male, quindi affidati a personale specializzato
- Usare la creolina contro i ghiri? No, la si usa diluita in acqua al 5% per disinfettare contenitori (come i bidoni dell’immondizia) e per tenere lontani topi, ratti e ghiri
- Forse non tutti sanno che gli antichi Romani davano la caccia ai ghiri per mangiarli. Venivano catturati e ingrassati per essere utilizzati come antipasti. In passato, inoltre, c’erano diverse ricette a base di ghiro, come il ghiro arrosto alla brianzola, particolarmente gettonato in Lombardia. Ma adesso la caccia al ghiro è vietata, motivo per cui è illegale attualmente mangiare queste carni
- Fra i principali predatori dei ghiri annoveriamo gufi, civette, allocchi, volpi e faine
Il ghiro come animale domestico?
Il ghiro non può essere detenuto come animale domestico: è un animale selvatico, quindi sono vietate la cattura e la detenzione. Se proprio si vuole un piccolo roditore come animale domestico, si può optare per altre specie come porcellino d’India, cincillà, criceti o i degù.
Se trovi un ghiro ferito, contatta subito la Forestale o il Cras: sapranno fornirti indicazioni su come procedere.