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Com’è fatto il ghiaccio sintetico e come si usa

Le differenze tra i diversi tipi di ghiaccio sintetico sono molte e bisogna saperle per capire il suo uso. Vi diamo qualche informazione utile in merito.

Com’è fatto il ghiaccio sintetico e come si usa

Fonte immagine: Pixabay

Per fare il ghiaccio servono acqua, uno stampo e un congelatore, giusto? Ma non sempre sono necessari questi elementi. Esiste infatti un tipo di ghiaccio, il ghiaccio sintetico, che è ben altra cosa rispetto alla classica acqua congelata a forma di cubetti che tutti noi abbiamo in congelatore.

Quando si parla di ghiaccio sintetico, ci si riferisce a dei tipi di ghiaccio diversi rispetto a quelli che generalmente prepariamo in casa. Stiamo parlando, ad esempio, del ghiaccio istantaneo, che molto probabilmente ti sarà capitato di poggiare su un ginocchio o sul gomito dopo una brutta caduta.

O ancora, un tipo di ghiaccio decisamente diverso dalla versione classica è il ghiaccio secco, quel particolare tipo di ghiaccio che conferisce l’aspetto “fumoso” a molti cocktail.

In questo articolo vogliamo scoprire come vengono realizzati questi tipi di “ghiaccio”, ma vedremo anche come fare il ghiaccio che non si scioglie, per preparare dei drink da veri bartender.

Ghiaccio sintetico: com’è fatto

ghiaccio sintetico
Fonte: Pixabay

Se ci riferiamo al ghiaccio istantaneo, questo prodotto è realizzato con un mix di acqua e nitrato di ammonio (NH4NO3). Si tratta di un tipo di sale che gran parte di noi ha utilizzato almeno una volta per alleviare dolori e fastidi causati da traumi di lieve entità.

All’interno del classico ghiaccio sintetico della farmacia, che è generalmente disponibile sotto forma di bustine, si trova una tasca contenente l’acqua, mentre un’altra sacca esterna alla prima contiene il nitrato di ammonio.

Come si usa il ghiaccio sintetico?

Per attivare l’effetto refrigerante, ti basterà dare una “botta” alla sacca centrale contenente l’acqua, che rompendosi andrà a unirsi con il nitrato, innescando un processo di assorbimento di calore e un conseguente raffreddamento della busta.

Queste bustine di ghiaccio sintetico per traumi e contusioni possono raggiungere una temperatura che va dagli zero ai -5 gradi.

Ghiaccio sintetico: quanto dura?

Quanto può durare il ghiaccio sintetico? Una volta che viene attivata la reazione e raffreddata la bustina, l’effetto avrà una durata di circa 30 minuti, dopo i quali il freddo tenderà ad attenuarsi nell’arco di qualche attimo.

Questo tipo di prodotto viene impiegato perlopiù nel trattamento di piccole o grandi contusioni e traumi. È disponibile sotto forma di sacchetti di diverse grandezze, da scegliere in base alla zona da trattare. Il ghiaccio sintetico può rivelarsi un valido alleato per trattare dolori e infiammazioni.

Gel pack refrigerante

Sempre in ambito medico, ma anche in campo alimentare, è possibile utilizzare anche delle bustine di ghiaccio sintetico riutilizzabile in gel o cold pack gel. Si tratta di dispositivi sicuri per la salute, bustine contenenti gel che, una volta refrigerate, manterranno il potere rinfrescante per un lungo lasso di tempo.

Questa sorta di ghiaccio sintetico per alimenti confezionati e per il trattamento di traumi ha il vantaggio extra di poter essere utilizzato anche con effetto caldo. Per tale scopo, basterà inserirlo in microonde o metterlo in ammollo in acqua bollente per circa 5 minuti, per poter ottenere un effetto riscaldante.

Prima di procedere, consulta attentamente le istruzioni riportate sul prodotto.

Quanto costa il ghiaccio sintetico in farmacia?

Sia che si parli di ghiaccio istantaneo, sia che si tratti di bustine gel refrigeranti, il prezzo del prodotto è davvero molto contenuto, da 50 centesimi a pochi euro. Il costo dipenderà dalla grandezza del prodotto, oltre che dalla marca.

Ghiaccio secco

Probabilmente ti starai domandando come si chiama quel ghiaccio secco che fa fumo. In questo caso, si parla in realtà del ghiaccio secco, che non è altro che anidride carbonica (CO2) portata allo stato solido.

Il ghiaccio secco è molto scenografico e interessante; si ottiene quando la temperatura arriva a -78 °C, pressione atmosferica. L’effetto fumo deriva invece dal processo di sublimazione. Se riscaldata, infatti, l’anidride carbonica passa dallo stato solido a quello gassoso, senza passare per quello liquido, producendo quindi questa sorta di fumo suggestivo.

A cosa serve?

Oltre che per preparare strani cocktail, il ghiaccio secco viene impiegato in numerosi altri campi, come in quello medico ad esempio, o nel campo della conservazione dei prodotti alimentari.

Il ghiaccio secco può avere diverse forme, da pannelli a cubi, fino a pastiglie, pellets e tavolette, a seconda della destinazione di utilizzo.

Questo tipo di “ghiaccio”, né tossico né infiammabile, ha il vantaggio di refrigerare di più e più a lungo rispetto alla classica acqua congelata.

Naturalmente, per non correre rischi è necessario maneggiarlo con cura, con la supervisione di una persona esperta; dovrai inoltre evitare di ingerirlo direttamente o di applicarlo sulla pelle, poiché potresti rischiare delle ustioni.

Come fare il ghiaccio che non si scioglie?

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Infine, se per le tue serate estive hai voglia di preparare un ghiaccio che duri a lungo, puoi sempre metterti all’opera usando semplicemente il freezer e un contenitore.

Invece di usare i classici stampi per ghiaccio, ci serviremo di un contenitore abbastanza spesso, da riempire con dell’acqua che avrai precedentemente bollito.

Lascia raffreddare e sedimentare l’acqua per un giorno intero (24 ore), in modo che ogni impurità scenda sul fondo. A questo punto puoi inserire il contenitore nel congelatore. Lascia ghiacciare per 24 ore, dopo le quali avrai ottenuto il tuo ghiaccio perfettamente trasparente, da tritare e rompere con un semplice coltello e olio di gomito.

Un piccolo consiglio extra: per evitare che il tuo bel ghiaccio trasparente si sciolga troppo presto, prima di usarlo fai rinfrescare i bicchieri in congelatore.

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