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5 consigli per la cura del geranio imperiale

Il geranio imperiale è una pianta che in molti scelgono per abbellire balconi, terrazze e giardini. Le sue fioriture sono infatti scenografiche e tale arbusto non ha grandi necessità di manutenzione. Ma questo non significa trascurarlo, va invece trattato con molta cura e scelto terriccio, posizione adeguata e giusto fertilizzante per fare in modo che possa fiorire e stia in salute.

5 consigli per la cura del geranio imperiale

Fonte immagine: Pixabay

Il geranio imperiale è forse una delle piante che più si presta alla coltivazione domestica, sia in piena terra nel giardino sia in un vaso. Di fatti, questi arbusti non hanno grandi bisogni e non richiedono cure specifiche. Ma questo non significa trascurarli, in quanto hanno bisogno di qualche attenzione per fiorire e crescere forti e sani.

Va detto che le origini del geranio imperiale sono del Sudafrica, ma dal 1600 la pianta è stata trasportata in Europa e si è adattata soprattutto nelle aree mediterranee. Il fiore cresce a temperature calde e teme il freddo, ma nelle regioni dal clima mite anche invernale si può lasciare la pianta fuori casa senza temere problemi.

Al contrario, le gelate non sono amiche di questa pianta, che può risultare danneggiata in caso di termometro che scende sotto una certa soglia. Se abitiamo in zone con inverni freddi, ci toccherà spostare i vasi all’interno di casa. In condizioni meno algide, si può fare una pacciamatura che proteggerà le radici del nostro geranio imperiale.

Lo si consiglia anche in caso di coltivazione in giardino, se non possiamo spostare il geranio dalla sede che abbiamo scelto, in quanto interrato. Ma diamo un occhio di seguito ai 5 consigli per la cura di questa pianta.

Geranio imperiale consigli
Fonte: Pixabay

Dove posizionare il geranio imperiale?

A questo tipo di geranio piace il pieno sole, ma tollera bene anche l’ombra parziale, il che significa che lo possiamo mettere in balcone in zone esposte. Lo stesso vale in caso lo volessimo piantare in giardino. E non dobbiamo scordare che, visto che la pianta ha origini africane, non ha solo bisogno di luce ma anche di calore.

Va detto che le temperature delle regioni italiane meridionali permettono di tenere la pianta in esterno anche nel periodo invernale. Ma va ricordato che se calano sotto lo zero, la pianta inizia a patirne e in questo caso è preferibile che gli arbusti non restino fuori.

Quando fiorisce il geranio imperiale?

Le fioriture del geranio imperiale iniziano in primavera e possono mantenere fino al periodo autunnale, uno dei motivi per cui in molti lo scelgono. Se tenuto in modo corretto, i fiori coloreranno balconi e giardini a lungo e senza avere grandi esigenze. Ma al risveglio della pianta, la si dovrebbe aiutare con un fertilizzante a base di potassio per fiorire.

Di fatto, il periodo invernale è l’unico in cui la pianta va in riposo vegetativo e non produce fiori. Ma sono presenti le foglie verdi.

Perché il geranio imperiale non fiorisce?

Uno dei motivi più comuni per cui la pianta non fiorisce è che non riceve sufficiente luce solare o il clima non è ancora caldo. Il geranio ha infatti bisogno di sole per riuscire a fiorire e la sua mancanza può ritardare la fioritura. Lo possiamo spostare in zone più soleggiate per vedere se i boccioli iniziano a schiudersi.

Ma se la pianta cessa di fiorire in piena calura estiva? Il problema è opposto e in questo caso potrebbe bastare tenerlo ogni tanto in ombra e non dimenticare di innaffiare il terreno se appare troppo asciutto.

Come si pota il geranio imperiale?

La pianta non ha bisogno di grandi potature, ma possiamo tagliare i rami che sporgono troppo, in modo da mantenere una forma armoniosa. Ma non solo, in quanto spesso la potatura aiuta la crescita della pianta e stimola la formazione di nuovi boccioli in primavera.

Da ricordare anche di tagliare i rami secchi e i fiori ormai appassiti, che potrebbero deviare la linfa della pianta dove non occorre e ridurre la fioritura.

Quando rinvasare geranio imperiale?

I gerani imperiali, ma in generale ogni tipo di geranio, vanno rinvasati ogni due tre anni per fare in modo che la crescita delle radici sia costante. Le radici aiutano non solo a mantenere la pianta stabile, ma favoriscono anche il drenaggio idrico. La pianta deve essere ben idrata e lontana dal rischio gelate quando si procede al trapianto.

Va adoperato un terriccio fresco, mescolato con sabbia che dovrà servire per riempire un terzo del nuovo vaso che abbiamo scelto. Dopo aver alloggiato le radici, possiamo aggiungere la restante terra e compattarla. Il geranio va innaffiato e messo in una zona soleggiata.

 

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