Gerani: come coltivarli

Consigli utili per piantare e coltivare i gerani, una pianta da balcone diffusissima presente in oltre 200 specie: dal trapianto all'accudimento invernale.

Gerani: come coltivarli

Il geranio è certamente la pianta regina del balcone: con l’arrivo della primavera, e delle temperature più calde dell’estate, non vi è finestra che non metta in mostra questi coloratissimi fiori. Quali sono, però, i consigli per coltivare i gerani al meglio?

Disponibili in oltre 200 specie diverse e spesso noti per il loro profumo intenso, una qualità spesso sfruttata per tenere alla larga insetti indesiderati, il geranio è diffuso pressoché ovunque. Proprio per la grande variabilità degli esemplari, però, si consiglia di scegliere la tipologia più adatta alle proprie esigenze in concerto con il proprio vivaio di fiducia.

Cosa sapere prima di coltivare il geranio

Geranio
Fonte: Pink bicolor geraniums in the home garden via Shutterstock

Il Pelargonium è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Geraniacee. Originario dell’Africa australe, si è diffuso nel Vecchio Continente con i primi commerci olandesi, quindi la coltivazione è diventata ben presto globale. Questo perché le numerose varietà disponibili hanno assicurato una buona adattabilità a climi tra i più variegati.

La varietà più diffusa è quella del geranio zonale (Pelargonium zonale), caratterizzata per un fusto eretto e per delle foglie con un’area centrale più scura, da cui proviene il nome. Segue quindi il geranio imperiale (Pelargonium domesticum), noto per le grandi dimensioni sia di foglie che dei fiori, ma anche il geranio odoroso (Pelargonium odoratissimum) dall’intenso profumo aromatico, il geranio edera (Pelargonium peltatum) dalle foglie lucide e molte altre ancora. I fiori presentano normalmente cinque petali allungati dai colori più disparati, dal bianco al rosa passando per il rosso intenso.

Il clima più adatto alla crescita della pianta è quello temperato di primavera ed estate. La pianta inizia il suo ciclo vitale già dagli albori della primavera, quando può iniziare a rinvigorire foglie e gemme, ma è normalmente con l’arrivo dei 20-25 gradi che i fiori sbocciano in tutto il loro splendore. La pianta, inoltre, ama l’esposizione diretta al sole, anche se può essere consigliato predisporre anche delle dovute zone d’ombra per evitare un calore eccessivo che potrebbe far seccare rapidamente le foglie.

Il fiore non richiede un terreno dalle caratteristiche particolari, poiché dotato di radici solide, anche se la fertilizzazione è consigliata per tutta la stagione della fioritura. In genere si predilige un terriccio soffice, altamente drenante, meglio se rafforzato con torba oppure compost. L’annaffiatura è infine frequente e, come facile intuire, relativa anche alle temperature della zona di residenza. In genere si controlla il terriccio prima di procedere con l’operazione: se ancora inumidito, non serve bagnare ulteriormente.

Finita la stagione, all’arrivo dei 17-15 gradi esterni il geranio dovrà essere opportunamente coperto, in vista dell’inverno. Si consiglia la copertura del terreno con paglia e foglie secche, per mantenere un medio tepore, mentre la pianta andrà adeguatamente coperta con ripari in PVC, tessuto non tessuto o legno. In caso fosse possibile, è consigliato mantenere i vasi in luoghi chiusi dall’autunno alla successiva primavera.

Coltivazione

Geranio rosso
Fonte: Bunches of vibrant red Pelargonium flowering on windowsill in Warsaw city, summertime in Poland. Beautiful ornamental red blooming plant very popular in Europe as homes and outdoors decorative flower via Shutterstock

I gerani possono essere efficacemente coltivati sia in giardino che in vaso, anche se la seconda modalità è normalmente la più frequente. Sebbene si possa ricorrere anche ai semi, di solito si ricorre a piantine da trapiantare, poiché dal costo molto contenuto e garanzia di successo.

La scelta del vaso è sempre molto importante, poiché il geranio è una pianta che non solo si estende generosamente in superficie, ma anche a livello delle radici. Si prediligono i contenitori rettangolari – normalmente da 40-60 centimetri in lunghezza, 20 in larghezza e 25 in profondità – da riempire sul fondo con un letto di ghiaia o cocci per agevolare il deflusso dell’acqua. Dopo aver versato il terriccio, da mescolare adeguatamente per distribuire al meglio le sostanze nutritive di fertilizzanti o compost, si effettua una piccola buca per ospitare la piantina da rinvasare, quindi si compatta il tutto con del terriccio aggiuntivo e una buona quantità d’acqua. Questa operazione si esegue normalmente in primavera per le pianticelle ancora giovani, mentre da fine aprile e per tutto maggio per quelle che già cominciano a fiorire. Qualora si decidesse di coltivare più di un esemplare per vaso, le piante dovranno essere posizionate a circa 20-25 centimetri l’una dall’altra.

La riproduzione avviene generalmente per talea, un metodo che permette di conservare le caratteristiche genetiche della pianta originaria. Si taglia un rametto di circa 10 centimetri di lunghezza, lo si immerge in acqua e, all’apparizione delle prime radici, si continua lo sviluppo in un terriccio morbido e ben caldo. Passate 3-4 settimane, la nuova pianta ottenuta può essere trasferita normalmente in vaso.

Durante la stagione vitale, il geranio potrebbe richiedere interventi di potatura, data la tendenza a svilupparsi generosamente. Inoltre, bisognerà prestare attenzione costante a fusto e foglie, poiché la pianta potrebbe essere vittima di afidi, acari, funghi e muffe.

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