Gatto norvegese, le malattie più comuni
Fra le razze feline, il Gatto norvegese delle foreste è considerato una razza abbastanza robusta in quanto non eccessivamente selezionato dall'uomo. Tuttavia è indubbio che esistano diverse malattie genetiche, congenite ed ereditarie che possono affliggere questa razza. Per questo motivo, se si decide di prendere un Norvegese delle foreste, sarebbe bene testarlo geneticamente per almeno le principali di queste malattie.
Non è una razza felina molto diffusa qui da noi, ma ogni tanto in giro qualche Gatto norvegese delle foreste si vede. Come razza, è abbastanza robusta: è una razza naturale, non eccessivamente selezionata dall’uomo, tanto che la sua durata di vita media è di circa 16 anni.
Tuttavia anche questa presenta malattie congenite, ereditarie e genetiche a cui prestare attenzione. Inoltre, può comunque ammalarsi di tutte le altre patologie tipiche dei gatti. Essere più robusti e rustici, infatti, non vuole dire essere esenti da malattie.
Come capire se un gatto è malato?
Come capire se il gatto è malato? Se il gatto è mogio, non gioca, non mangia, presenta sintomi come vomito, diarrea, tosse, dispnea, ittero, se non urina, non defeca, ha le mucose pallide, zoppica, si gratta di continuo, allora puoi legittimamente farti venire il dubbio che sia malato. O che comunque ci sia qualcosa che non va.
Starà al veterinario capire se il gatto ha un’infezione: visitandolo, misurando la temperatura e facendo eventuali esami del sangue stabilirà se il gatto abbia un’infezione. Molto importante anche l’anamnesi: un gatto cucciolo, non vaccinato, che presenta vomito e diarrea, con leucopenia è lecito sospettare che abbia una Parvovirosi.
Quando si prende un cucciolo di Gatto norvegese delle foreste, sarebbe prendere in considerazione che bisognerebbe:
- eseguire esami feci per valutare quali e quanti tipi di parassiti il gatto possa avere
- procedere con le vaccinazioni di base del caso, ma sarà il vostro veterinario a stabilire quale protocollo sia più adatto, basandosi sull’epidemiologia locale e sullo stile di vita. Qui da noi in Italia la vaccinazione antirabbica va riservata ai gatti che devono viaggiare all’estero o che devono partecipare a mostre o esposizioni
- eseguire il test FIV/FeLV per assicurarsi che il gatto non abbia queste malattie
- testarlo per le principali malattie genetiche del Norvegese che vedremo fra poco
- eventualmente procedere al test per capire quale sia il gruppo sanguigno del gatto
- se si decide di sterilizzarlo, effettuare prima una visita cardiologica per escludere la presenza di forme di cardiomiopatia ipertrofica occulta asintomatica che potrebbe causare problemi durante l’anestesia
- visto che si tratta di un gatto di razza, suggerirei l’applicazione del microchip anche se il gatto non uscirà mai di casa
Malattie genetiche del Gatto norvegese
I Wegies, questo il soprannome dato a questa razza, pur essendo gatti robusti, possono essere afflitti da alcune malattie genetiche ed ereditarie. Le più comuni sono:
- cardiomiopatia ipertrofica felina: in realtà questa malattia può colpire qualsiasi gatto, anche quelli comuni europei. Tuttavia è indubbio che si manifesti di più in alcune razze. A causa di questa patologia si ha un ispessimento del muscolo cardiaco con annessa riduzione di volume della camera cardiaca corrispondente. L’esito è lo sviluppo di un’insufficienza cardiaca con versamento toracico e fenomeni di tromboembolismo che possono causare morte improvvisa anche in gatti del tutto asintomatici (in alcuni casi il gatto manifesta soffi cardiaci, versamenti pleurici e aritmie con ritmo di galoppo, mentre in altri casi il gatto appare asintomatico)
- displasia dell’anca: anche il gatto, come il cane, può soffrire di displasia dell’anca. Oltre al Maine Coon, un’altra razza dove possiamo vedere questa patologia è proprio il Norvegese delle foreste. Provoca zoppia, dolore e difficoltà di deambulazione, con gatti che faticano ad alzarsi e camminare, sono riluttanti a saltare o a usare le scale, con perdita di tono muscolare delle zampe posteriori e ridotta mobilità delle anche
- glicogenosi: si tratta di una malattia da accumulo lisosomiale dove si accumula glicogeno in eccesso nelle cellule. È causata da anomalie e malfunzionamento degli enzimi coinvolti nel metabolismo del glicogeno. Come sintomi si ha un’insufficienza epatica, renale o cardiaca. Molti gattini muoiono poco dopo la nascita, ma chi sopravvive manifesta come sintomi febbre, tremori e debolezza
- deficit di piruvato chinasi: provoca una forma di anemia emolitica con debolezza, letargia, abbattimento, pallore delle mucose, ittero, tachicardia, dispnea e riluttanza al movimento
- malattia policistica: come i gatti Persiani, anche il Norvegese soffre di malattia policistica. Le cisti si formano soprattutto a carico del rene con conseguente sviluppo di insufficienza renale. Tuttavia le cisti possono svilupparsi anche su fegato e pancreas, provocando sintomi relativi a questi organi
- diabete mellito: i gatti Norvegesi delle foreste sono predisposti geneticamente a sviluppare diabete mellito, con sintomi come polifagia, poliuria e polidipsia
Esistono dei test genetici per valutare la presenza delle seguenti malattie
- cardiomiopatia ipertrofica (HCM)
- sindrome del rene policistico (PKD)
- deficit da piruvato chinasi (PK)
Un’altra buona pratica da attuare quando si parla di gatti di razza, sarebbe quella di fare sempre un test per capire quale sia il gruppo sanguigno del gatto. Questo perché gatti di razza possono avere gruppi sanguigni più rari rispetto ai gatti soriani comuni.
Altre malattie del Gatto norvegese delle foreste
Nulla vieta, poi, che il Gatto norvegese delle foreste possa sviluppare altre malattie comuni a qualsiasi felino, indipendentemente dalla razza. Parassitosi intestinali, infezioni da Herpesvirus, da Calicivirus, FIV, FeLV, FIP, Toxoplasmosi o emobartonellosi sono patologie che non stanno a guardare in faccia la razza del gatto: si sviluppano e basta.
Stesso dicasi per forme di allergia ambientale, atopia, allergie alimentari, granuloma eosinofilico: si sviluppano indipendentemente dalla razza.
Fra le malattie ormonali, oltre al già citato diabete mellito, soprattutto nei gatti anziani dobbiamo considerare l’ipertiroidismo felino.
Altre malattie che possiamo diagnosticare nei gatti Norvegese delle foreste sono la triadite, con forme variamente combinate di epatite, colangioepatite, pancreatite ed enterite, l’IBD, forme infiltrative infiammatorie intestinali, pancreatiti sia acute che croniche, insufficienza epatica, insufficienza renale.
Come razza, poi, non è esente neanche dallo sviluppo di tumori. Talvolta possiamo diagnosticare forme di linfoma alimentare associato alla FIV, mentre la FeLV provoca più forme di linfoma mediastinico. Esistono anche forme di timoma, mastocitomi sia cutanei che viscerali, sarcomi, sia iniezione indotti che non, melanomi, tumori vari del cavo orale, carcinomi bronchiali, carcinomi intestinali ed epatici, neoplasie pancreatiche.
Fonti