Gatti in ufficio per motivare i lavoratori
Gatti in ufficio come antistress, un'idea originale messa in pratica da un'azienda giapponese che ha inserito nell'organico nove sonnacchiosi micetti.
Fonte immagine: Oddity Central via Mirror
Un’idea utile e divertente quella messa in atto dall’azienda nipponica Ferray Corporation, che ha preferito introdurre nove gatti all’interno dell’edificio lavorativo, anziché ammonire e riprendere i suoi impiegati. Una strategia che ha prodotto i suoi frutti benefici sin dall’inizio, trasformando l’ambiente in modo positivo e rilassante. I livelli di stress si sono dimezzati in modo drastico, il gruppo è apparso più coeso e collaborativo. La presenza dei nove felini, liberi di bighellonare e ciondolare, si è rivelata un’arma vincente contro le problematiche della routine lavorativa. Gli impiegati ora fanno a gara per coccolare i mici, avendo cura di assicurare loro sempre carezze e attenzioni.
Inoltre l’azienda stessa spinge gli impiegati verso i gatti, pagandoli addirittura per mettere in pratica l’arte della coccola. E per chi adotterà uno dei felini, la Ferray Corporation garantisce un cospicuo bonus mensile, mentre nel caso uno di loro dovesse passare a miglior vita, la società assicura un permesso per gestire il lutto. A quanto pare non è stato necessario agire in modo coercitivo, perché gli impiegati si sono prestati in modo spontaneo per elargire attenzioni e affetto, condizione che ha modificato positivamente l’atmosfera e l’ambiente di lavoro. I mici, invece, hanno dimostrato uno spirito libero e indipendente ignorando regole ed etiquette, facendo a gara per rosicchiare cavi di rete e fili elettrici. Oppure limando le unghie sulle pareti dell’azienda, fino a sonnecchiare all’interno delle borse dei visitatori e dei clienti.
Una notevole differenza rispetto ai Cat Café che stanno spopolando in tutto il mondo: all’interno della Ferray Corporation i felini sono parte integrante del team di lavoro ma godono di svariati privilegi e vantaggi. Un altro esempio di gatto da ufficio è Larry, noto anche come Chief Mouser to the Cabinet Office, famoso ai più per essere il felino di affezione del Primo Ministro inglese David Cameron. Salvato da un gattile di zona, il placido micione è sempre al centro di qualche dibattito e discussione politica perché, secondo i detrattori, non svolgerebbe nel modo corretto il ruolo di cacciatore di topi. Ma a differenza dei cugini nipponici, a Larry sono preclusi gli spazi dedicati allo studio e all’ufficio del Primo Ministro.