Gatti in ufficio: azienda giapponese paga i dipendenti
Un ufficio giapponese ospita un gran numero di gatti, i quali circolano per la struttura, e paga i dipendenti per adottare i più bisognosi.
Non è di certo una novità: in Giappone la passione per i gatti è davvero sconfinata. Non solo il Paese ha lanciato nel mondo la moda dei Cat Café, ma esistono numerose attrazioni a tema, nonché una caratteristica isola unicamente abitata da felini. Non stupisce, di conseguenza, molti uffici nipponici abbiano deciso di includere i simpatici mici nelle routine tipiche del business. Una piccola società di Tokyo, tuttavia, ha voluto fare di più: non solo i quadrupedi possono liberamente circolare tra scrivanie e computer, ma il datore di lavoro paga i dipendenti per recuperare gatti abbandonati, randagi o in cerca di una casa in rifugio.
La singolare iniziativa avviene presso la Ferray, una piccola società IT nella capitale giapponese. Da diversi anni gli uffici ospitano un numero variabile di gatti, i quali possono gironzolare liberamente per la struttura, adagiandosi dove a loro più gradito: si tratti di una tastiera del computer, del davanzale della finestra o della macchina fotocopiatrice, i felini dominano gli spazi.
Una scelta non solo dovuta alla passione dei proprietari per questi amici a quattro zampe, ma anche e soprattutto perché la presenza dei gatti sembra stia garantendo effetti eccellenti per ridurre lo stress dei dipendenti.
A quanto sembra, il programma sarebbe stato avviato addirittura nel 2.000 e consente ai dipendenti non solo di portare in ufficio i loro animali domestici, ma anche addirittura di ricevere dei piccoli incentivi per l’adozione di gatti in difficoltà. La società, infatti, offre 5.000 yen per ogni felino di cui i dipendenti si prendono cura.
La convivenza con i gatti in ufficio è del tutto pacifica e apprezzata, anche se di tanto in tanto può verificarsi qualche intoppo. È capitato che alcuni gatti facessero cadere telefoni o altre componenti elettroniche, altri pronti a interrompere telefonate di lavoro e, ancora, qualche computer di colpo spento poiché il felino di turno si è aggrappato al cavo di alimentazione.