Gatti e reni: 5 problemi comuni
Le problematiche reali colpiscono il gatto in età avanzata e possono giungere in modo improvviso oppure cronicizzarsi nel tempo: intervenire è importante.
Le problematiche renali possono condizionare l’esistenza del gatto di casa, magari in età avanzata, perché riducono la possibilità di eliminare le scorie attraverso le urine con la conseguente intossicazione sanguigna e del corpo. La malattia si può palesare in modo improvviso oppure diventare cronica, è quindi importante riconoscere i sintomi così da interpellare tempestivamente il veterinario. Una serie di esami e visite approfondite, una cura adeguata, potranno riportare equilibrio nella vita del micio. Benché questi disturbi tendono a non essere completamente guaribili, si possono controllare nel tempo, così da assicurare all’amico una vita qualitativamente buona e serena.
Cause e sintomi
Le cause principali che possono incidere o corrompere la salute renale dei gatti possono derivare da una serie di infezioni, malattie congenite e immunologiche, pressione alta, cancro, ostruzioni urinarie causate da calcoli, flusso sanguigno minore nella zona renale, ma anche traumi di natura varia localizzati sulla parte interessata, quindi ingestione di prodotti tossici.
Sete e fame
Tra i segnali principali legati a una problematica renale si può individuare un aumento della sete: il gatto beve con più frequenza rispetto al consueto. Al contempo, si può notare una diminuzione della fame e dall’interesse verso il cibo, conseguente anche a una forte infiammazione allo stomaco, quindi la formazione di ulcere in bocca e sulla lingua. Malessere diffuso con gengive doloranti, difficoltà a trattenere la saliva e alito cattivo. Il gatto potrebbe vomitare, anche liquido con tracce di sangue, a conferma della presenza di un’ulcera nello stomaco.
Pelo, sonno e movimento
Il micio appare visibilmente più stanco e fiacco, con pochissima energia e con una forte predisposizione verso il sonno. Fufi non prova interesse verso giochi e attività ludiche, ma preferisce sonnecchiare anche per lunghissimo tempo. Le palpebre appaiono bianche e, mentre il movimento appare più letargico, il gatto non riesce a sollevare più di tanto la testa che appare pesante. Anche il pelo ne risente, perché il gatto fatica ad affrontare la routine quotidiana legata alla pulizia personale, e così appare più opaco, sporco e trasandato. La pelle è meno tonica ed elastica perché il micio è disidratato, perché i liquidi assorbiti non vengono trattenuti in modo corretto.
Lettiera e problematiche
L’infezione urinaria porta il gatto a rifiutare la lettiera, la minzione può risultare abbondante ma anche torbida, dolorosa con relativa perdita di sangue. Il micio preferisce urinare in posti diversi e insoliti dal consueto. Inoltre possono esserci casi di diarrea improvvisa, che aumentano lo stato di disidratazione dell’animale.
Cure
Dopo le analisi del sangue, delle urine e le visite di rito, il medico potrà consigliare la cura più adatta per migliorare la salute del quadrupede. Le più adatte contemplano la somministrazione di medicinali che possano agire sull’anemia conseguente al problema renale, sulle infezioni, la pressione alta, ma anche per migliorare la condizione urinaria, eventuali intossicazioni, stipsi e vomito. Il veterinario potrà proporre la fluidoterapia, la dialisi, un trapianto renale quindi consigliare una dieta specifica che possa favorire il benessere del gatto e una corretta idratazione.