Gatti e cordicelle: attenzione ai pericoli
I gatti adorano fili, cordicelle e gomitoli: il gioco, però, deve avvenire con la supervisione di un adulto, per il rischio di strangolamento e ingestione.
I gatti, soprattutto i cuccioli, sono uno degli animali più divertenti da osservare nelle fasi di gioco: sono curiosi, temerari, particolarmente creativi e buffi. E quale gioco più classico di una pallina e una cordicella può intrattenere il gatto per ore e ore di irrefrenabile divertimento? I veterinari però avvertono: fili, gomitoli e corde possono essere dannosi per il micio.
Non è ovviamente una dichiarazione allarmistica, tantomeno si deve privare al proprio gattino la gioia di sperimentare con il suo giocattolo preferito, si tratta solo di un monito di supervisione. A quanto pare, negli Stati Uniti sarebbero in aumento i casi veterinari di gatti feriti proprio da queste cordicelle.
Sono due i pericoli intrinsechi di questo gioco: lo strangolamento e l’ingestione accidentale. Il primo non ha di certo bisogno di troppe spiegazioni: durante i suoi balzi, il gatto potrebbe accidentalmente avvolgere il filo attorno al colo, soffocandosi. Se il gioco avviene in presenza dei proprietari, il problema è facilmente risolto. Ma se si lasciasse il micio libero di giocare da solo, ci si potrebbe imbattere in brutte sorprese. I giocattoli con filo, allora, è meglio che siano appesi e legati a un oggetto – il peso riduce le chance di avvolgimento – e la lunghezza del cavo deve essere minore della circonferenza del collo dell’animale.
L’ingestione, invece, è addirittura più frequente dei casi di soffocamento. Spesso i gatti inghiottiscono fili di lana perché gradevoli al gusto, scambiandoli per succulenti cibi. Un corpo estraneo di questo tipo è particolarmente dannoso e può portare alla morte. Lo spiegano i medici di PetMd, illustrando il caso della micia Luna, deceduta per una cordicella arrotolata attorno alla lingua. Luna, dopo una fase di gioco, ha cominciato a vomitare a ripetizione. La proprietaria non ha notato nulla di strano nelle sue fauci e, così, ha atteso ben due giorni prima di portare il micio dal veterinario, convinta si trattasse di una banale cattiva digestione. Il soccorso medico si è però rivelato troppo tardivo: Luna si sforzava al vomito per liberarsi dalla corda alla base della lingua, disidratandosi e soffocandosi con i suoi stessi acidi gastrici. In caso di dubbi, anche lievi, il consulto di uno specialista è quindi sempre irrinunciabile.