Garcinia Cambogia: proprietà, controindicazioni e fake news
La Garcinia Cambogia è una sostanza vegetale usata come integratore per i suoi presunti effetti dimagranti. Ma è importante sapere proprietà e rischi.
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La Garcinia Cambogia è una sostanza vegetale, estratta dall’omonima pianta tropicale, che viene comunemente utilizzata negli integratori alimentari per la perdita di peso. Avrebbe, infatti, il potere di agire sul metabolismo dei grassi e di ridurre il senso di fame, favorendo il dimagrimento.
Ma è davvero così? Gli integratori a base di Garcinia Cambogia, che soprattutto nell’ultimo decennio hanno riscosso un successo crescente come rimedi naturali per perdere peso facilmente e senza fatica, sono efficaci? Cosa ne pensa la scienza?
È importante conoscere sia i benefici sia i potenziali rischi di questo rimedio.
Per questo, facciamo chiarezza su proprietà, effetti e controindicazioni della Garcinia Cambogia.
Cos’è la Garcinia Cambogia
La Garcinia Cambogia è una pianta della famiglia delle Clusiaceae, nota anche come Garcinia gummi-gutta, Brindleberry e Malabar tamarindo, che cresce spontanea nei climi tropicali tipici dell’Indonesia, del Vietnam, della Cambogia, delle Filippine e delle regioni meridionali dell’India.
È un albero di dimensioni medie con tronco legnoso e frutti di colore verde-giallo chiaro, simili a piccole zucche. Dalla loro buccia si estrae la Garcinia, una sostanza biologicamente attiva a cui sono attribuite proprietà fitoterapiche e che viene utilizzata come rimedio negli integratori per favorire la perdita di peso.
I presunti effetti dimagranti della Garcinia deriverebbero dal suo contenuto di acido idrossicritico (HCA), un composto molto raro in natura, ma presente in abbondanza nei frutti delle piante appartenenti alla specie Garcinia.
Questo acido organico è in grado di bloccare alcuni meccanismi alla base della sintesi di colesterolo, trigliceridi e di altri grassi da parte dell’organismo. Modula anche i livelli di serotonina, un neurotrasmettitore che interviene nel controllo del comportamento alimentare, stimolando così il senso di sazietà. Grazie a questi effetti dell’acido idrossicitrico, la Garcinia contribuirebbe a favorire la perdita di peso.
Le proprietà della Garcinia Cambogia
In dettaglio, la Garcinia Cambogia avrebbe la capacità di:
- combattere l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia, ripristinando i normali valori di colesterolo e trigliceridi
- ridurre l’appetito
- stimolare e velocizzare il dimagrimento
- ridurre l’iperglicemia, normalizzando i livelli di glucosio nel sangue.
A questa sostanza sono, inoltre, attribuite proprietà:
- antinfiammatorie
- astringenti
- analgestiche
- tireostimolanti, ossia di regolazione degli ormoni tiroidei e di supporto della funzionalità della tiroide.
A cosa serve la Garcinia Cambogia e come assumerla
In virtù delle sue presunte proprietà dimagranti, la Garcinia Cambogia è spesso utilizzata da sola oppure combinata con altri composti, come la carnitina e la caffeina, all’interno di integratori alimentari per il trattamento del sovrappeso.
La dose giornaliera di Garcinia da assumere sotto forma di compresse o capsule oscilla tra i 500 e i 2000 mg di estratto secco, con una concentrazione di acido idrossicitrico al 50%.
Gli integratori di Garcinia sono venduti in erboristeria, in farmacia e nei supermercati con nomi come “Garcinia forte” o “Garcinia slim“.
Ma i tanto decantati effetti dimagranti della Garcinia Cambogia sono reali? O l’azione anti-obesità di questa sostanza è solo una fake news?
Garcinia per dimagrire: funziona davvero? Cosa ne pensa la comunità scientifica
La Garcinia Cambogia ha goduto di una crescente popolarità come integratore dagli effetti dimagranti a partire dal 2013. Tra i suoi più convinti sostenitori c’era il Dr. Oz, noto personaggio televisivo statunitense che la definì “un metodo rivoluzionario per sciogliere il grasso senza esercizio, senza dieta, senza sforzo”.
Non ci sono evidenze scientifiche però che provino l’efficacia della Garcinia Cambogia come agente dimagrante. Gli studi clinici effettuati su pazienti affetti da obesità a cui sono stati somministrati acido idrossicitrico o estratti di Garcinia Cambogia per valutarne l’impatto sulla perdita di peso sono pochi e hanno prodotto risultati discordanti.
Di fatto, mancano prove sufficienti per sostenere che gli integratori di Garcinia Cambogia siano in grado di produrre effetti significativi e certi sulla perdita di peso.
Una revisione degli studi sulla Garcinia come trattamento contro l’obesità, realizzata nel 2015 da centri di ricerca brasiliani specializzati in scienze biologiche e salute, ha evidenziato che in alcuni casi l’estratto mostrava effetti positivi sul processo di perdita di peso, diminuzione dell’appetito, riduzione della percentuale di grasso corporeo e dei livelli di trigliceridi, colesterolo e glucosio, mentre in altri non aveva alcun effetto.
La comunità scientifica è quindi concorde nel mettere in guardia nei confronti dell’utilizzo di integratori per dimagrire contenenti Garcinia Cambogia, sia da sola che in formulazioni multicomponenti, cioè abbinata ad altri composti.
In letteratura la loro efficacia non è dimostrata e, anche ammesso che possano avere un qualche effetto, sono preparati da assumere sempre dietro stretto controllo medico, evitando il fai da te, e nel contesto di una dieta sana e di una vita attiva. Nessun integratore, infatti, può risultare utile contro la perdita di peso senza un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare.
Effetti collaterali
In linea generale, l’assunzione di prodotti a base di Garcinia Cambogia non ha evidenziato significativi effetti collaterali. I più comuni sono di lieve entità e includono mal di testa e disturbi dell’apparato gastrointestinale, come vomito, diarrea e crampi.
È stata però osservata una possibile tossicità associata all’uso regolare di integratori alimentari a base di Garcinia Cambogia, in particolare a carico del fegato a causa dell’azione epatotossica dell’acido idrossicitrico.
Garcinia Cambogia e rischio di danno epatico
Da quanto si legge su Farmacovigilanza.eu, portale del Centro Regionale di Farmacovigilanza della Regione Veneto, una recente ricerca condotta sul database delle sospette reazioni avverse a prodotti della medicina integrativa, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità, ha individuato 4 casi di insufficienza epatica acuta successiva all’utilizzo di integratori contenenti Garcinia Cambogia.
La storia clinica delle pazienti non presentava episodi precedenti di danni al fegato e le loro condizioni di salute sono migliorate dopo la sospensione dell’assunzione dell’integratore. Gli estratti di Garcinia, che erano stati utilizzati per un periodo variabile da uno a due mesi, sono stati quindi identificati come probabile causa del danno epatico.
La ricerca ha inoltre evidenziato una trentina di lavori scientifici che riportavano eventi avversi correlabili con l’utilizzo di integratori alimentari a scopo dimagrante contenenti Garcinia Cambogia. Tra questi, miocardite, cardiomiopatia, pancreatite, chetoacidosi diabetica, oltre a 50 casi di epatotossicità, che in 8 pazienti ha richiesto un trapianto di fegato e in 2 ha portato al decesso.
A giugno 2021, il Ministero della Salute ha inviato un’informativa agli operatori del settore integratori chiedendo loro di “valutare la sospensione in via cautelativa della commercializzazione, inclusa l’eventuale vendita online, degli integratori contenenti Garcinia Cambogia e/o di adottare le opportune misure per affrontare gli eventuali problemi di sicurezza correlati al prodotto”.
L’allarme è stato lanciato dopo un grave episodio di epatotossicità che si era verificato in Spagna.
Non è stato possibile individuare, in questo caso, un nesso di causalità che giustificasse l’interruzione della commercializzazione di questi prodotti. Tuttavia, il Ministero della Salute, con un decreto dell’agosto 2021, ha ritenuto opportuno prevedere l’inserimento di un’avvertenza nelle etichette degli integratori contenenti Garcinia Cambogia.
Si invitano i consumatori a interromperne l’utilizzo e a consultare il medico in caso di disturbi, per esempio a carico della funzione epatica.
Controindicazioni
Gli integratori a base di Garcinia Cambogia sono controindicati:
- in presenza di ipersensibilità o allergia accertate o presunte ai componenti di questi prodotti
- in caso di diabete, perché la Garcinia Cambogia potrebbe alterare la glicemia
- in presenza di epatopatie, per la potenziale azione epatotossica dell’acido idrossicitrico
- in gravidanza e allattamento, dato che non sono disponibili informazioni sufficienti per confermare la sicurezza di questi preparati.
Se si è in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti comunemente usati per il diabete di tipo 2, si deve prestare attenzione. Dato che l’acido idrossicitrico sembra ridurre i livelli di glucosio nel sangue, potrebbe verificarsi un effetto sinergico della terapia antidiabetica e degli integratori contenenti Garcinia nella diminuzione della glicemia.
L’eventuale utilizzo combinato di integratori a base di Garcinia e di altri integratori dall’azione potenzialmente dimagrante, inoltre, potrebbe comportare una combinazione degli effetti collaterali delle singole sostanze.
Per concludere, oltre a non avere un impatto scientificamente dimostrato sulla perdita di peso, l’uso di integratori alimentari contenenti Garcinia Cambogia non è esente da rischi. Un motivo sufficiente per raccomandare la massima prudenza nell’impiego di questi preparati.
La loro origine naturale non è, infatti, garanzia di sicurezza. Il consiglio è quello di non assumerli senza consultare il medico e di informarlo subito di qualunque effetto avverso. L’ampia disponibilità di questi prodotti nei canali di distribuzione e il dimagrimento facile e veloce che promettono porta spesso a usarli senza precauzioni oppure ad abusarne.
Come abbiamo già detto, invece, l’unico metodo per perdere peso in modo sano è seguire una dieta bilanciata e condurre una vita attiva. Gli integratori dimagranti a base di Garcinia potrebbero essere di aiuto, anche se la scienza non l’ha dimostrato con certezza.
Ma senza un corretto stile di vita e un’alimentazione equilibrata, rappresentano una scorciatoia che può rivelarsi inefficace e potenzialmente pericolosa.